Vacanze al mare salate: quanto costeranno in più in Italia

Vacanze estive con rincari in Italia e non solo, con gli italiani che saranno costretti a mettere mano al portafoglio per potersi godere qualche giorno di relax

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Con l’arrivo dell’estate, delle belle giornate, del gran caldo e soprattutto delle ferie, gli italiani lasciano le città verso i luoghi di villeggiatura per godersi al meglio i giorni lontani dal lavoro e dal caos dei grandi centri. E come ogni anno, come da prassi in questa stagione, la meta più ambita resta il mare, con le località balneari prese d’assedio da milioni di italiani e non solo. Ma l’estate 2023 sarà davvero salata, non solo per la salsedine sul corpo dei vacanzieri al mare.

Quanto aumenta la spesa al mare

Il mare, infatti, è il re incontrastato per le vacanze estive degli italiani, con le coste del centro e sud Italia prese d’assalto dai vacanzieri nostrani e stranieri. Ma come detto, come tutto nell’ultimo anno, anche le vacanze al mare hanno subito dei profondi rincari che porteranno gli italiani a dover spendere di più per godersi qualche giorno di relax.

Secondo quanto riferito da Panorama Turismo-Mare Italia, l’osservatorio elaborato da Jfc su un panel di 100 destinazioni balneari italiane, i prezzi sono aumentati rispetto all’anno scorso, facendo balzare la spesa a un +12,6% rispetto al 2022 che era già stato caro rispetto al 2021.

Ma per tutti coloro che vorrebbero fuggire dai rincari optando magari per una destinazione balneare estera arriva la beffa. Perché come riferito da Massimo Feruzzi, responsabile di Jfc e dell’osservatorio, il rincaro dei prezzi non sarà un affaire solo italiano, ma riguarderà anche i principali rivali come Spagna, Grecia, Croazia, Costa Azzurra.

Nel rapporto, oltre a sottolineare i rincari, si fanno però anche i conti in tasca al settore del turismo in estate, soprattutto per quanto riguarda le presenze sui litorali. Secondo lo studio in complesso nel 2023 si registreranno 32 miliardi e 911 milioni di fatturato, con un +9,1% rispetto al 2022 e un +3,3% rispetto al 2019. Sono poi previste poco più di 415 milioni di presenze con un incremento del 3,2% sul 2022 e un più modesto +0,8% sul 2019.

Quanto al fatturato, secondo lo studio dell’osservatorio, quello generato dalla clientela italiana sarà pari a 24 miliardi 871 milioni, mentre quello della clientela straniera pari a 8 miliardi 40 milioni.

Italiani a casa

Ma per tanti che partono, nonostante la crisi e i rincari subiti rispetto al 2022, ci sono anche tanti altri che resteranno a casa. Stando alle stime di una ricerca commissionata da Facile.it all’istituto EMG Different quest’estate quasi 9 milioni di italiani rinunceranno alle vacanze per motivi economici.

Il 16,9% degli italiani ha già deciso che sicuramente non partirà, mentre oltre 5 milioni di connazionali non andranno in ferie per via dell’aumento dei prezzi dei beni vissuto durante l’ultimo anno, soprattutto coloro che hanno tra i 45 e i 54 anni.

Secondo la ricerca a rinunciare alle vacanze saranno maggiormente gli abitanti del Sud Italia (59,1%) e delle Isole (60%). Il 35,8% degli intervistati nella ricerca resterà a casa a causa degli incrementi dei costi legati al viaggio, e tra questi ci sono tantissimi i giovani tra chi ha tra i 18 e i 24 anni. Ma oltre alle ragioni di tipo economico, 2,9 milioni di persone hanno deciso di andare in vacanza durante un altro periodo dell’anno, magari anche per risparmiare su destinazioni forse più ambite nel periodo d’alta stagione, mentre il 12% ha detto di non avere ferie.