L’Ue fissa un tetto ai contanti uguale per tutti i Paesi: cosa cambia adesso

Il Consiglio europeo ha emanato una direttiva in cui fissa un limite massimo per l'uso dei pagamenti cash, in contanti, uguale per tutti i 27 Paesi Ue

Mentre in Italia non è ancora stato sciolto l’intricatissimo nodo del tetto al contante fissato in Manovra dal governo, dalla Ue arriva una presa di posizione forte e chiara conto l’evasione fiscale. Proprio nell’ottica di proteggere i cittadini e il sistema finanziario europeo dal rischio riciclaggio e finanziamento del terrorismo, il Consiglio Ue ha appena emanato una direttiva che andrà a completare il nuovo quadro normativo antiriciclaggio europeo.

Il 20 luglio 2021 la Commissione aveva presentato un pacchetto antiriciclaggio che comprendeva, tra le altre cose, la nuova Autorità antiriciclaggio dell’UE (AMLA), con anche il potere di imporre sanzioni, un regolamento che rifonde il regolamento sui trasferimenti di fondi, inteso a rendere i trasferimenti di cripto-attività più trasparenti e pienamente tracciabili, un regolamento sugli obblighi in materia di lotta al riciclaggio applicabili al settore privato e una direttiva relativa ai meccanismi antiriciclaggio.

Qui vi abbiamo spiegato perché i contanti costano di più di carte e bancomat e come favoriscono l’evasione. Questo uno dei motivi principali per cui Bankitalia ha bocciato la Manovra del governo Meloni.

Nuovo tetto Ue al contante: ecco qual è il limite per pagare cash

Ora, il Consiglio è pronto ad avviare i negoziati con il Parlamento europeo. “I terroristi e coloro che li finanziano non sono benvenuti in Europa. Per riciclare il denaro sporco, i singoli criminali e le organizzazioni criminali hanno dovuto cercare lacune nelle nostre norme vigenti, che sono già piuttosto rigorose. Ma la nostra intenzione è di colmare ulteriormente queste lacune e applicare norme ancora più rigorose in tutti gli Stati membri dell’UE”.

A parlare è il ministro delle Finanze della Repubblica ceca Zbyněk Stanjura, che annuncia che l’Ue ora è pronta ad abbassare il tetto al contante e renderlo uguale in tutta l’Unione europea: il limite è fissato a 10mila euro. Ciò significa che i pagamenti in contanti di importo superiore ai 10mila euro non potranno più essere accettati in nessun Paese europeo. Gli Stati membri hanno però la possibilità di imporre un limite massimo inferiore ai 10mila euro.

E in Italia?

Per quanto riguarda l’Italia, 10mila euro è il tetto del contante fissato anche nel disegno di legge di bilancio dal governo. Si tratta quindi di una misura in linea con quanto previsto a livello comunitario, tenuto presente però che in Italia abbiamo il tasso di evasione fiscale più alto di tutta l’area a 27.

Negli allegati alla NADEF 2022 si trovano le stime dei livelli di evasione, e si vede che l’evasione stimata scende nel 2019 per la prima volta è scesa la soglia dei 100 miliardi, sfiorando i 99 miliardi, meno 4 miliardi rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2015, la riduzione coinvolge quasi tutti i tipi di tasse, con effetti particolarmente rilevanti per IVA, locazioni e canone Rai.

Ma attenzione: un’eccezione molto rilevante c’è, ed è rappresentata dai redditi da lavoro autonomo e da impresa soggetti a IRPEF, la cui propensione all’evasione continua ad aumentare, con circa il 68% delle imposte non pagate e una perdita di gettito di 32 miliardi di euro nel 2019. Gli studi del Ministero dell’Economia evidenziano che l’introduzione della flat tax al 15% nel 2019 per le partite IVA al di sotto dei 65mila euro di fatturato ha rappresentato di fatto un incentivo alla sotto-fatturazione, proprio per consentire a partite Iva e autonomi di rientrare nel sistema forfettario.

Qui il grafico su dove si evade di più, che ha smentito la premier Meloni.

Le altre misure antiriciclaggio

Tornando alle nuove norme Ue in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo, queste saranno estese all’intero settore delle cripto-attività, obbligando i prestatori di servizi collegati alle criptovalute a fare tutte le dovute verifiche dei propri clienti.

Il Consiglio chiede ai prestatori di servizi di criptovalute di applicare misure di adeguata verifica della clientela già quando eseguono operazioni per un importo pari o superiore a 1.000 euro. Inoltre, ha deciso di rafforzare i controlli per quanto riguarda i rapporti di corrispondenza transfrontalieri per i prestatori di servizi per le cripto-attività.

Tradotto, significa anche che sarà molto più difficile cercare di mantenere l’anonimato quando si acquistano o si vendono cripto-attività. “Non sarà più possibile nascondersi dietro vari livelli di proprietà delle società. Diventerà difficile anche riciclare denaro sporco attraverso gioiellieri o orafi” chiarisce Stanjura.

Anche gli intermediari finanziari terzi e le persone che commerciano metalli preziosi, pietre preziose e beni culturali saranno soggetti agli obblighi del regolamento, così come i gioiellieri, gli orologiai e gli orafi.

Inoltre, i Paesi terzi inseriti nelle liste del Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI, l’ente di riferimento a livello internazionale in materia di norme antiriciclaggio) saranno inseriti anche in quelle dell’UE. Esisteranno quindi due liste UE, una “lista nera” e una “lista grigia”, corrispondenti alle liste del GAFI. Quando un Paese terzo comparirà su una di queste liste, l’UE applicherà misure proporzionate ai rischi presentati dal Paese.

Non solo. Il Consiglio europeo ha anche deciso di rendere più trasparenti e armoniche le norme sulla titolarità effettiva. In particolare, la titolarità effettiva si basa ora su due componenti — la proprietà e il controllo — che devono essere analizzati per valutare in che modo viene esercitato il controllo su una persona giuridica e per identificare tutte le persone fisiche che sono titolari effettivi di questa persona giuridica.

Gli Stati membri dovrebbero garantire che qualsiasi persona fisica o giuridica in grado di dimostrare un interesse legittimo abbia accesso alle informazioni contenute nei registri dei titolari effettivi, e queste persone dovrebbero comprendere i giornalisti e le organizzazioni della società civile che hanno un collegamento con la prevenzione e la lotta contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo.

Il pacchetto anti-riciclaggio messo a punto dall’Europa chiarisce infine le disposizioni in materia di esternalizzazione e i poteri dei supervisori, stabilisce un insieme minimo di informazioni a cui possono accedere tutte le unità di informazione finanziaria (centri nazionali per la ricezione e l’analisi delle segnalazioni di operazioni sospette e delle pertinenti informazioni sul riciclaggio) e prevede una migliore cooperazione tra le autorità.