Price cap inutile? Che effetti ha avuto sui prezzi del gas

Il price cap, cioè il tetto sui prezzi del gas deciso dall'Unione Europea, non ha avuto effetti significativi da quando è stato introdotto, il mese scorso

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Secondo l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Acer) e l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma), la regolamentazione dei prezzi del gas nell’UE, nota come price cap, non ha ancora avuto un impatto rilevante sul mercato europeo del gas. Questa è la loro prima valutazione d’impatto del meccanismo di correzione dei prezzi, che è entrato in vigore il 15 febbraio. Le due agenzie non hanno identificato alcun “impatto significativo in positivo o in negativo che possa essere inequivocabilmente e direttamente attribuito all’adozione del tetto”. Tuttavia, non escludono la possibilità che gli effetti possano essere osservati “in futuro”.

Cos’è e come funziona il price cap sul gas

Il 19 dicembre 2022, il Consiglio Affari Energia dell’Unione Europea ha raggiunto un accordo sul price cap, il tetto massimo sui prezzi del gas. L’accordo prevede un tetto massimo di 180 euro, che può essere attivato per un massimo di 20 giorni, a partire da febbraio 2023.

Il tetto massimo viene imposto se il prezzo del gas all’ingrosso supera i 180 euro per MWh per tre giorni lavorativi e se è superiore di 35 euro rispetto al prezzo del gas naturale liquefatto (gnl) sui mercati globali. Il tetto fa riferimento al Ttf (Title Transfer Facility), ovvero la borsa virtuale del gas di Amsterdam.

Una volta attivato, impedisce le transazioni sui futures del gas naturale che superano il “limite di offerta dinamica”. L’accordo prevede inoltre che il meccanismo di correzione del mercato sia monitorato dall’agenzia europea per l’energia Acer. In caso di emergenza nella sicurezza dell’approvvigionamento, il tetto massimo può essere disattivato immediatamente. L’accordo comprende anche l’ipotesi che possa essere applicato alle transazioni fuori dalla borsa.

Dubbi e possibili effetti negativi del price gas

Nonostante non siano stati ancora rilevati effetti positivi del price cap, considerando che non è ancora stato attivato e i prezzi non sono mai aumentati così tanto da renderne necessaria l’attivazione, è possibile che si verifichino invece, anche in assenza del raggiungimento delle soglie, degli effetti negativi. Inizialmente sono state espresse molte perplessità a livello europeo sulle possibile conseguenze di questa misura.

I fornitori di gas potrebbero essere indotti dal price cap a smettere di vendere futures sulla piattaforma di scambio del Vecchio Continente, il che potrebbe portare a un aumento dei prezzi. L’Associazione delle Borse Europee dell’Energia aveva affermato che il piano dell’Ue potrebbe rappresentare un grave rischio per la stabilità finanziaria dei mercati energetici europei e indurre le utility a passare a un trading privato più rischioso per evitare il tetto.

Timm Kehler, amministratore delegato del gruppo tedesco dell’industria del gas Zukunft Gas, aveva criticato l’intera manovra definendola una “illusione politica” che non “sopravviverà alla prova della realtà”. E aveva sostenuto che i prezzi avrebbero dovuto essere determinati dalla domanda e dall’offerta, piuttosto che da decreti comunitari, perché ci troviamo “in un’economia di mercato“.

Qua vi abbiamo riassunto tutti i dubbi sul price cap. Che ha fatto infuriare la Russia. Qua la decisione di Vladimir Putin per fare fronte al tetto sui prezzi deciso dall’Ue. Abbiamo invece analizzato qua gli effetti possibili del price gas sulle bollette del gas.