Quanto costa il gas al metro cubo e cosa influenza il prezzo

Il prezzo del metano al metro cubo dipende dall'andamento di domanda e offerta. Ma viene influenzato anche da una serie di altri fattori fra i quali la situazione geopolitica e la scelta del fornitore

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La bolletta del gas è una delle principali voci di spesa nel bilancio delle famiglie italiane. Ma non solo: l’andamento del prezzo del gas si ripercuote su tutta l’economia dal momento che il prezzo finale dei beni di consumo è correlato ai costi di produzione sostenuti dalle aziende. Più sale il prezzo del metano, più aumentano i costi in negozi e supermercati. Scopriamo quanto costa mediamente il gas al metro cubo e quali fattori ne determinano il prezzo.

Quanto costa il gas al metro cubo

In base alle stime di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti), una famiglia tipo consuma annualmente 1.400 m³ di gas per la cottura dei cibi, per la produzione di acqua calda e per il riscaldamento. Ciò significa un esborso di 670,60 euro all’anno. Il costo attuale del gas è di 0,479 euro al metro cubo, mentre quello medio da inizio anno 2023 è di 0,579 euro al metro cubo.

La tendenza è al ribasso, anche se il suo valore è ancora lontano dal ritornare al livello di aprile 2021, quando il gas costava 0,229 centesimi al metro cubo. Di lì in poi, il prezzo è lievitato fino a raggiungere quota 2,498 euro nell’agosto 2022.

volatilità prezzo gas
Gli elementi che influenzano il prezzo del gas

I fattori che determinano il prezzo del gas

L’alta volatilità del prezzo del metano dipende da diversi fattori, in primis dalle variazioni della domanda e dell’offerta che risente dei consumi e della disponibilità del prodotto sul mercato.

Situazione internazionale

Un altro fattore determinante riguarda gli accordi internazionali di fornitura e le crisi geopolitiche. Per fare un esempio, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio 2022 la fornitura di gas dalla Russia all’Europa è andata progressivamente diminuendo per una contrazione della domanda. I Paesi dell’Unione europea hanno deciso di acquistare ingenti quantitativi di gas naturale da altri fornitori. Questo ha portato a maggiori costi di trasporto e distribuzione.

Clima e stagionalità

Anche le condizioni meteorologiche influenzano la domanda di gas naturale dal momento che durante l’inverno la richiesta si impenna per sostenere il riscaldamento delle famiglie, mentre in primavera e in estate crolla perché i termosifoni e le caldaie sono spente. Ma non solo: le settimane più calde dell’estate, in cui le famiglie consumano preferibilmente piatti freddi, fanno crollare anche la richiesta di gas per alimentare i fornelli delle cucine.

Costo del petrolio

Il prezzo del petrolio influisce sul costo del gas perché un aumento o una diminuzione del suo prezzo può influire sulle decisioni generali degli acquirenti nel settore energetico.

Scelte politiche

Le decisioni politiche e regolamentari in materia di energia possono influenzare il prezzo del gas naturale. Ad esempio, le politiche che favoriscono l’uso del gas come fonte di energia introducendo sconti, bonus e detrazioni possono aumentarne la domanda e quindi il prezzo.

Forza della moneta

Se il gas naturale viene importato o esportato, le fluttuazioni valutarie possono influenzare il suo prezzo. Se la valuta del paese di origine si apprezza rispetto alla valuta di destinazione, il prezzo del gas naturale inevitabilmente aumenta.

Cosa sono gli oneri di sistema

Oltre alla spesa per la materia prima e per il trasporto e la gestione, la bolletta del gas è influenzata anche dagli oneri di sistema. Si tratta di un obbligo di natura contributiva finalizzato alla copertura di attività di interesse generale per il sistema gas e luce. L’importo viene stabilito trimestralmente dall’ARERA sia per gli utenti del mercato libero che tutelato. Nel 2023 gli oneri di sistema sulla bolletta del gas sono stati reintrodotti dal Decreto bollette dopo lo sconto voluto dal governo Draghi, aumentando mediamente le tariffe del 5%.

La differenza fra mercato libero e mercato tutelato

Il mercato tutelato dell’energia, definito anche come servizio di maggior tutela o mercato di maggior tutela, è stato per anni l’unica scelta a disposizione per i consumatori in merito alla fornitura di gas e di corrente elettrica. In questo mercato le condizioni economiche contrattuali che determinano poi i prezzi finali per gli utenti che hanno accesso all’energia vengono fissate da ARERA.

Con cadenza trimestrale l’Autorità regola i prezzi dell’energia in base alle fluttuazioni del costo delle materie prime sul mercato e all’andamento sociopolitico sugli scenari internazionali. Oggi, con la liberalizzazione del mercato di luce e gas naturale, il servizio di maggior tutela è rivolto ai consumatori che non hanno ancora scelto un operatore del mercato libero.

L’1 gennaio 2023 ha segnato la data di scadenza del mercato tutelato (poi prorogata al 10 gennaio 2024) e i cittadini sono stati chiamati a scegliere un operatore per il passaggio al mercato libero.

Il mercato libero dell’energia è nato dalla liberalizzazione del settore messa in atto dal decreto Bersani bis (decreto legge 31 gennaio 2007 n. 7 poi convertito nella legge 2 aprile 2007 n. 40). Nel mercato libero i prezzi di luce e gas non sono più dettati dall’ARERA ma dalle compagnie energetiche che sono libere di proporre le loro offerte sul mercato, facendosi concorrenza.

Nel rispetto delle regole di condotta fissate dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema Idrico a tutela dei consumatori, le società energetiche possono operare in regime di concorrenza ritoccando in autonomia i loro prezzi e proponendo, ad esempio, offerte legate a determinate fasce orarie o bloccando i prezzi per un determinato numero di anni, facendo offerte combinate su luce e gas e offrendo sconti di benvenuto ai nuovi utenti. Alcune società offrono anche benefit non legati all’offerta di luce e gas, come ad esempio buoni spesa e buoni carburante, ma anche la possibilità di sottoscrivere polizze assicurative.

Come risparmiare sulla bolletta del gas?

Il gas è un bene primario, ma il suo consumo può essere diminuito se vengono messi in atto determinati accorgimenti.

Efficienza energetica

Ridurre il consumo energetico è una delle principali strategie per risparmiare sulla bolletta del gas. Una casa ben isolata, con finestre efficienti e pareti sottoposte a trattamenti per l’isolamento termico, si riscalda in minor tempo e mantiene il calore più a lungo. Il minor calore in casa può essere contrastato con indumenti e coperte più pesanti.

Il governo e le autorità locali mettono occasionalmente a disposizione dei cittadini dei programmi per promuovere l’efficienza energetica degli edifici e degli impianti di riscaldamento, sotto forma di sgravi fiscali o finanziamenti. Negli ultimi tempi le iniziative volte alla riqualificazione energetica degli edifici sono state il Superbonus 110% e l’Ecobonus casa.

Abbassare il termostato

Abbassare solo di pochi gradi il riscaldamento permette di ottenere sensibili risparmi in bolletta sul lungo periodo. L’installazione di termostati programmabili per regolare la temperatura può essere d’aiuto. Alcuni impianti permettono il controllo da remoto, tramite app sul cellulare.

Manutenzione degli impianti

La manutenzione regolare dell’impianto di riscaldamento permette di ottimizzare il riscaldamento domestico. I filtri dell’aria vanno puliti regolarmente e i radiatori vanno liberati da eventuali bolle d’aria.

Risparmiare gas in cucina

In cucina sono essenzialmente tre le strategie per risparmiare gas: chi utilizzi il forno a gas può privilegiare altri metodi di cottura più rapidi (microonde o fornello). Cucinare una sola volta al giorno e un po’ di più, per coprire anche il pasto successivo, dimezza i consumi di gas. Anche aggiungere alla propria dieta qualche piatto freddo può essere un’opzione.

Tenere traccia dei consumi

Monitorare i propri consumi permette di tenerne traccia avendone una maggiore comprensione.

Comparazione delle tariffe

Comparare le tariffe energetiche nel mercato libero confrontando le offerte dei diversi fornitori di gas aiuta a trovare l’offerta più adatta alle proprie abitudini, tenendo presente una serie di fattori come costo di accensione del contratto, costi di fornitura e spese accessorie.

Contrattazione

Nel mercato libero i consumatori hanno un limitato margine di contrattazione delle tariffe: alcuni fornitori sono disposti a offrire condizioni migliori o sconti ai clienti che manifestano la volontà di cambiare fornitore.