Non era così basso da dicembre 2021, oltre un anno fa, e il trend in calo sembra dover continuare. La parabola del prezzo del gas sembra dare un po’ di tregua ai consumatori, che vedranno una diminuzione anche dell’importo delle bollette (ecco il bonus 2023, a chi spetta e come richiederlo: le novità).
Con il prossimo aggiornamento, previsto per i primi di febbraio, le tariffe del metano intestato a famiglie e piccole imprese sono infatti destinate a calare in misura maggiore rispetto all’energia elettrica (-19,5% nel primo trimestre 2023). A confermarlo è stato anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Cosa succede al prezzo del gas
Il prezzo internazionale del gas naturale ha di fatto annullato l’effetto Ucraina, tornando ai livelli pre-guerra. Martedì 17 gennaio il contratto future di febbraio sul mercato europeo di riferimento, il Ttf di Amsterdam, ha toccato ha toccato un minimo a 53 euro/Mwh, salvo poi risalire poco sopra i 59 euro al megawattora. I dati confermano comunque il trend osservato da inizio gennaio, quando le quotazioni erano intorno a 77 euro a MWh, per un calo di circa il 25%.
Le tariffe sono più contenute anche sul mercato italiano all’ingrosso, il Psv (come avevamo già rilevato qui), che da ottobre è il riferimento in base al quale vengono stabiliti i listini da Arera per quanto riguarda le bollette del gas, diventate mensili e retroattive. Il prezzo all’ingrosso del gas nel nostro Paese nella seconda settimana di gennaio di quest’anno, 70,4 euro/Mwh, è risultato inferiore del 21,2% rispetto allo stesso periodo del 2022 (89,3 euro/Mwh). Il costo medio del metano nelle prime due settimane del 2023 si è attestato a 69,8 euro/Mwh.
Per vedere gli effetti già su gennaio, per quei 7,3 milioni di famiglie in regime di maggior tutela, bisognerà aspettare i primi di febbraio. Gli esperti prevedono un deciso “sollievo” per gli utenti, dopo i rincari record delineati dall’ultimo aggiornamento tariffario (ne avevamo parlato anche qui). Lo stesso discorso vale anche per chi detiene contratti nel mercato libero, se il prezzo della materia prima è indicizzato a un listino, come il Psv italiano o il Ttf olandese.
Cosa accadrà alle bollette
La portata del calo appare più netta ed evidente se si confrontano i dati odierni con quelli del 24 febbraio 2022, giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, quando il prezzo del gas schizzò fino a 127 euro a megawattora. Il costo medio del gas in Italia si è mantenuto su livelli molto alti fino a dicembre 2022, toccando i 116 euro per megawattora. Anche in questo caso, per comprendere le dimensioni del fenomeno, è utile fare un confronto con lo scorso anno: secondo Arera, una famiglia tipo è arrivata a sborsare 1.866 euro a causa dell’aumento delle bollette, con una stangata del +64,8% rispetto al 2021.
Ma la vera domanda è: ora cosa succederà? Basandosi sui dati, a rispondere sono stati anche il ministro Pichetto Fratin e il presidente di Arera, Stefano Besseghini. Secondo il primo, intervenuto al convegno di Confindustria Energia “Infrastrutture energetiche per una transizione sicura e sostenibile”, le attuali quotazioni del metano dovrebbero “avere come conseguenza l’abbassamento delle bollette del gas“. Non solo: la diminuzione si osserverà anche sul costo dell’elettricità, col PUN italiano che il 18 gennaio ha raggiunto i 149,38 euro per megawattora, scendendo dai 169,15 euro/MWh precedenti. “C’è già stato un primo passaggio sull’elettrico, ora dovrebbe esserci anche sul gas”, ha sottolineato il ministro dell’Ambiente.
La revisione al ribasso delle bollette è condivisa anche da Besseghini. “Se il trend del prezzo del metano dovesse confermarsi, dovremmo vedere una significativa riduzione. Un inverno così mite aiuta di tenere bassi i consumi e gli stoccaggi pieni“. Ma l’inverno non è finito. “Se continuiamo con questo abbrivio la situazione è positiva, ma ci vuole cautela“, ha concluso il presidente dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.