Prezzi alle stelle per aerei e treni, quanto costano per Natale

Rincari e cifre folli per acquistare un biglietto aereo o di treno per tornare dal Nord al Centro o al Sud: polemica anche da Schifani

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Ogni anno, arrivati al periodo natalizio, impazza sempre più la polemica sul boom dei prezzi di voli e treni per il rientro a casa dei fuori sede. Milioni, infatti, sono gli italiani che lasciano le proprie città in cerca di fortuna al Nord e, arrivati al Natale, si trovano in difficoltà nel raggiungere le famiglie a causa del grave rincaro che numerose tratte subiscono nei giorni antecedenti al 25 dicembre.

Si tratta di aumenti che purtroppo, il più delle volte, portano i più giovani al desistere dal rientrare a casa, passando le feste lontane dai parenti e dagli amici pur di non spendere centinaia, se non addirittura migliaia di euro tra andata e ritorno di aerei e treni che non vengono quasi mai incontro con le tariffe.

Boom dei prezzi, quanto costa tornare a casa

A risentire parecchio degli aumenti, come detto, sono studenti più o meno giovani e lavoratori fuori sede che negli anni hanno lasciato il sud per cercare fortuna nelle città del nord. Tra questi, infatti, ci sono migliaia di persone che ogni anno sono costrette a fare i salti mortali pur di tornare dalle proprie famiglie a Natale dopo che, spulciando sul web le offerte per voli e treni, ci si rende conto che i prezzi raggiungono cifre monstre.

Nello specifico, per esempio, partire in aereo da Milano a Reggio Calabria durante le feste di Natale può costare anche 800 euro tra andata e ritorno, ma non se la passano bene neanche i siciliani in partenza dalla città meneghina che, ogni anno, vedono lievitare ancor di più le cifre dei voli. Chi riesce a risparmiare può portarsi a casa un volo, andata e ritorno, tra i 300 e 400 euro, ma in base agli orari e alle compagnie il biglietto può anche raggiungere cifre oltre i 500 euro.

Capitolo treni. Anche tornare in treno dal Nord al Centro o al Sud è spesso un terno a lotto. Già dai primi di dicembre il sito di Trenitalia non dà opzioni acquistabili per tornare da Milano a Bari in nessun giorno a partire da martedì 20 dicembre. L’unico giorno disponibile prima di Natale è lunedì 19 dicembre, con un biglietto di solo andata che va da un minimo di 79,50 euro a un massimo di 153 euro. Guardando ai viaggi verso il centro, un viaggio Milano-Ancona, andata e ritorno in data 23 dicembre e 8 gennaio può costare tra i 64 e i 138 euro, mentre chi da Milano torna a Roma può spendere tra i 170 e i 250 euro, se viaggia con Italo, intorno ai 200 euro se si opta per Trenitalia.

Le polemiche del presidente della Regione Sicilia

Se il caso degli aumenti dei biglietti di treni e aerei riguarda principalmente studenti e lavoratori fuori sede, in questo 2022 a sbattere contro il muro dei rincari è stato anche il neo presidente della Regione Sicilia Renato Schifani. L’ex presidente del Senato, che è costretto a fare la spola tra Palermo e Roma per impegni istituzionali, si è infatti trovato costretto a prendere la nave per rientrare in Sicilia a causa dei costi elevati dei biglietti aerei e, soprattutto, del cosiddetto cartello Ita-Ryanair sulle rotte da Fiumicino all’Isola.

C’è chi, facendo un confronto di prezzi, ha anche denunciato che spenderebbe di meno per un viaggio intercontinentale che da Milano o Roma, con cifre attorno ai 500-700 euro, porterebbe addirittura a New York. Schifani, a tal proposito, ha chiesto maggior tutela al Governo di Giorgia Meloni: “Lo scandalo del caro voli che da tempo colpisce i siciliani deve trovare una risposta immediata ed efficace. La Regione Sicilia denuncerà la questione all’autorità Antitrust, coinvolgendo i migliori avvocati del settore. Ma serve anche più attenzione da parte del governo”.