Ecco le migliori aziende italiane secondo Deloitte: sono 79 le “Best Managed” 2022

Pubblicato il nuovo Best Managed Companies Award: 79 le società premiate da Deloitte. Tra queste, 26 conquistano il prestigioso riconoscimento per la 4a volta consecutiva

Pubblicato: 7 Ottobre 2022 13:18

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Sono 79, provengono da tutte le regioni italiane tranne quattro (quelle fuori sono Valle d’Aosta, Umbria, Molise e Basilicata), e hanno una distribuzione geografica concentrata per il 43% al Nord Ovest, per il 30% al Nord Est, per il 14% al Centro e per il 13% al Sud. Questa la fotografia scattata da Deloitte, che come ogni anno premia le migliori aziende italiane con il suo Best Managed Companies Award.

Organizzato da Deloitte Private, con la partecipazione di ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ELITE-Gruppo Euronext e Piccola Industria Confindustria, il Best Managed Companies Award non rappresenta solo un riconoscimento per le migliori aziende, ma un vero e proprio programma di crescita in cui le imprese partecipanti vengono affiancate dagli esperti di Deloitte Private in un percorso mirato allo sviluppo economico, strategico e di competenze.

Come sono le migliori aziende italiane

Le tre regioni sul podio dell’eccellenza imprenditoriale di questa quinta edizione del premio sono la Lombardia, dove si concentrano il 28% delle società premiate, l’Emilia-Romagna, dove è basato il 16% delle aziende premiate, e il Piemonte, dove ha sede il 13% dei premiati.

Metà delle aziende BMC sono a conduzione familiare e circa 1 su 2 ha partecipato al programma Elite di Borsa Italiana-Euronext. Il 18% è partecipata da un fondo di Private Equity e una su 10 è quotata in Borsa, di cui il 43% su AIM e 57% su MTA. La fetta più grande di Best Managed Companies, pari al 48%, ha almeno 250 dipendenti e il 46% ne ha tra i 50 e i 249. Il 5% è rappresentato da aziende con un numero di persone tra 10 e 49, mentre solo l’1% ne ha meno di 10.

Più della metà, pari al 53%, sono aziende del settore manifatturiero, il 19% si dedica ai servizi e il 9% al commercio. Il 5% si occupa di fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata e un altro 9% è attivo nel settore costruzioni. Un 3% è impegnato nella sanità e assistenza sociale e un altro 3% opera nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche. Rappresentano l’1% dei premiati i settori trasporto e magazzinaggio, agricoltura, silvicoltura e pesca e difesa.

Quali problemi devono affrontare le aziende

Nel 2022 le aziende vincitrici hanno subito, in modo più accentuato rispetto al 2021, l’aumento dei costi. In particolare, nel 2022 a pesare sul bilancio delle imprese è il rincaro dei costi delle materie prime, l’aumento dei costi dei semilavorati e difficoltà nell’approvvigionamento e l’impennata dei prezzi delle bollette per l’energia elettrica e il gas, spiega Ernesto Lanzillo, Partner Deloitte e Leader di Deloitte Private dell’area Central Mediterranean.

Anche i costi di trasporto e spedizione sono stati oggetto di un trend di crescita elevato, che ha interessato il 46% delle imprese, con un incremento del 19% rispetto al 2021. Per non parlare della crisi legata ai blocchi della supply chain che, quest’anno, ha interessato il 46% delle aziende, con una crescita di ben 10 punti percentuali rispetto al 2021.

Nonostante questo contesto, “le aziende premiate hanno dimostrato capacità di reazione, innovazione e mantenuto standard di eccellenza assoluti”, aggiunge Andrea Restelli, Partner di Deloitte e responsabile Italia del programma Best Managed Companies. Qui le professioni e i lavori più richiesti nel 2022.

I parametri di valutazione delle Best Managed Companies di Deloitte

Le aziende sono state valutate su 7 parametri.

Strategia

Alla domanda su quale siano i principali fattori differenzianti per la propria strategia aziendale, il 73% delle aziende ha risposto “prodotti e servizi unici ed eccellenti” e “impegno e cultura aziendale” e il 72% ha sottolineato l’importanza del “forte coinvolgimento e impegno dei dipendenti”.

Quanto alle sfide future, l’80% pensa che sarà impegnata a “sviluppare nuovi prodotti e servizi”, il 71% vuole “rafforzare e sviluppare il management” e il 70% darà priorità a “individuare, assumere e trattenere nuovi talenti”. Tra gli elementi che impatteranno di più sul business, vengono indicati la disponibilità di talenti (67%) e le tecnologie in rapida evoluzione (65%).

Competenze e innovazione

Per migliorare la produttività si investe soprattutto in innovazione, tecnologia e miglioramento della struttura organizzativa.

Per incoraggiare nuove idee di business la maggior parte delle aziende (75%) ha implementato un processo formale. Gli sforzi innovativi si concentrano soprattutto su “ricerca & sviluppo” (94%), “operations” (73%) e sulla “acquisizione e sviluppo di tecnologie avanzate” (61%). Tra gli investimenti tecnologici ritenuti più probabili nei prossimi 12 mesi spiccano i “data analytics” (72%), il “Customer Relationship Management” (72%) e l’“automazione dei processi di business” (66%). Della rivoluzione in atto nel mondo del lavoro, degli scenari, dei lavori del futuro e delle skill irrinunciabili sia per i lavoratori che per i manager abbiamo parlato qui.

Impegno e cultura aziendale

L’elemento più importante per il successo imprenditoriale è la cultura aziendale per ben l’80% degli intervistati, che ha classificato come “molto importante” questa componente del successo aziendale. La maggioranza delle BMC, infatti, dichiara che lo sviluppo dei dipendenti è una priorità strategica e il 55% ha condotto almeno un questionario sulla soddisfazione dei dipendenti negli ultimi 12 mesi.

Il 96% ha organizzato training per le proprie persone, il 66% ha previsto eventi riservati ai dipendenti. Inoltre, nella maggior parte delle aziende, almeno una volta all’anno si svolge la valutazione della performance dei dipendenti e si adottano strategie mirate a trattenere i talenti, che si basano soprattutto su una comunicazione aperta e trasparente (97%). Qui abbiamo parlato del nuovo fenomeno del Quiet Quitting che sta interessando sempre più lavoratori.

Governance e misurazione delle performance

Come si diventa un’ottima azienda, e chi lo decide? Sicuramente anche il livello di soddisfazione per il funzionamento della governance, che è elevata, e con la misurazione delle performance. meeting periodici sono lo strumento principale di condivisione delle decisioni prese dal management (91%).

Di fronte allo scenario attuale, per gestire il rischio d’impresa il 94% punta a un mantenimento di un bilancio solido, l’86% presta attenzione a sviluppare solide relazioni con gli stakeholder per garantire stabilità finanziaria e il 76% guarda a un efficace processo di gestione finanziaria per mitigare il rischio.

Sostenibilità

Al centro di tutte le società c’è anche il tema della sostenibilità, considerata “fondamentale” per il 58% delle aziende.

Filiera

Decisamente rilevante anche il tema della filiera. Il 29% delle BMC appartiene a una filiera e il 13% a più di una, mentre il 5% sta valutando l’ingresso in una filiera. Il 52% delle imprese appartiene a una filiera industriale, il 21% a una agro-alimentare, il 12% a una tecnologica e il restante 15% a una filiera di altra tipologia.

I benefici? Potenziamento della competitività (15%), accelerazione dei processi di trasferimento tecnologico (14%) e incremento della qualità del prodotto (14%).

Internazionalizzazione

Infine, la maggioranza delle aziende BMC (54%) opera prevalentemente in Italia, il 20% ha un raggio operativo europeo e guarda all’estero soprattutto per l’espansione delle vendite.

L’esportazione diretta è la modalità di ingresso nei mercati esteri prediletta dalle vincitrici BMC (46%). Il 22% opta per l’esportazione indiretta tramite consorzi per l’esportazione, trading company, buyer e importatori. Il 17% si è impegnata in investimenti diretti all’estero e il 16% tramite accordi strategici (Joint Ventures, Licensing, Franchising).

Le 79 aziende premiate come Best Managed 2022

Ecco le 79 aziende vincitrici del Best Managed Companies Award 2022:

Alma Petroli, Alpac, Andriani, Beautynova, Beta 80 Group, Biesse, Calligaris Group, Callipo Conserve Alimentari, Candioli Pharma, Convergenze, Custom, D’Amico D&D Italia, Damiano, DIESSE Diagnostica Senese, Ebano, ECOPACK, Elettronica, Enegan, Epta, Essetre, Eurofork, F.lli Ibba, Fantini Group, Faravelli, Farmol, Ferrari Group, Ferrari Trento, FiloBlu, Flash Battery, Florim, Fluid-o-Tech, Franchi Umberto Marmi, Friul Intagli Industries, Gessi, Gibus, Giorgetti, Gruppo Alfaparf Milano, Gruppo Fervo, Gruppo SGR, Gruppo Teddy, Intesi Group, Irritec, Italian Design Brands, L.M.A., Laica, Lincotek Group, Logistica Mediterranea, Lombardini22, Magazzini Gabrielli, Manuli Ryco Group, Marazzato Soluzioni Ambientali, Master Italy, Molteni&C, MOVI, Mutti, Landoll (Nashi), NT Food, NTE Process, NWG Energia, Opocrin, OVERMACH, Pietro Fiorentini, PQE Group, Raselli Franco, RDR, Readytec, ROELMI HPC, SABAF, San Marco Group, Sanlorenzo, SCM Group, SECO, TAPÌ, Tecno, TESI Group, TESYA Group, Unox, Vici & C., Webranking.