Ita Airways amplia flotta aerea e destinazioni: le nuove rotte dal 2023

A partire dall’anno prossimo la compagnia di bandiera avrà 39 nuovi aeromobili e altre 6 destinazioni: “Mantenuti gli impegni di crescita”

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Nonostante lo stallo sulla vendita a seguito dello stop alla trattativa esclusiva con il fondo statunitense Certares, Ita Airways guarda al futuro con ottimismo. La compagnia di bandiera dopo aver ricevuto dal nuovo governo la seconda tranche da 400 milioni del finanziamento complessivo di circa 1 miliardo di euro, ha annunciato per il 2023 l’ampliamento della sua flotta e ha lanciato nuove prestigiose rotte. Come auspicato dai sindacati, la crescita della società sarà accompagnata da nuove assunzioni.

I nuovi aerei in arrivo

A partire dall’anno prossimo saranno operativi 39 nuovi aeromobili di ultima generazione. Di questi, 9 saranno wide body (a fusoliera larga, con doppio corridoio) e 30 saranno narrow body (a fusoliera stretta, con corridoio singolo).

In contemporanea all’ampliamento della flotta andranno in soffitta i velivoli della precedente generazione. Ita Airways ha specificato attraverso una nota che gli impegni sottoscritti determineranno “un incremento pari al 73% rispetto al 2022 della capacità in termini di posti offerti per km sull’intero network”.

Uno sviluppo che secondo quanto sottolineato è “principalmente guidato dalla capacità sulle rotte di lungo raggio, che registreranno addirittura un +107%”.

Ita Airways sempre più green

La crescita della compagnia aerea di Stato tiene conto anche del rispetto dell’ambiente. L’ampliamento della sua flotta rappresenta infatti un ulteriore passo in avanti nella progressiva riduzione del livello di inquinamento.

Secondo quanto annunciato, Ita Airways è destinata a diventare nel 2026 la compagnia più green d’Europa. Questo grazie all’80% di flotta aerea di nuova generazione, che porterà a un conseguente abbattimento di 1,3 milioni di tonnellate di emissione di Co2.

Stando alle previsioni della società, già alla fine del 2023 la metà degli aeromobili sarà “green”, con un totale di 96 mezzi.

Le nuove rotte del 2023

Per quanto riguarda le rotte del 2023, la compagnia aerea tricolore ha confermato tutti i collegamenti di lungo raggio lanciati nel corso del 2022 e ha annunciato le aperture di nuove destinazioni intercontinentali.

In programma a partire dalla stagione estiva voli diretti operati da Roma Fiumicino verso San Francisco e Washington (negli Stati Uniti), e a partire da novembre verso Rio de Janeiro (in Brasile). Prevista poi l’apertura a nuove destinazioni in Medio Oriente: il network sarà ampliato con Riyadh, Jeddah e Kuwait City, sempre attraverso l’hub di Roma Fiumicino.

L’obiettivo di Ita Airways è diventare “l’operatore di riferimento per la mobilità degli italiani”, tenendo conto di due aspetti: da una parte “la soddisfazione delle diverse esigenze della clientela”, dall’altro “il business della compagnia”, con un progressivo incremento della redditività.

Nel 2025 le destinazioni saliranno a 74, con 89 rotte domestiche, internazionali e intercontinentali. Ad oggi, dopo due anni di attività, l’azienda “dimostra di aver mantenuto gli impegni di crescita e di aver gettato le basi per un ulteriore incremento della propria presenza sul mercato”.

Il nodo della privatizzazione

La questione della privatizzazione della compagnia di bandiera, o meglio della cessione della sua maggioranza, è ancora aperta. Ricordiamo che si tratta di una società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’esercizio dell’attività nel settore del trasporto aereo.

Dopo i 700 milioni del 2021 e i 400 milioni del 2022 per l’aumento di capitale, è attesa nel primo trimestre del 2023 una nuova tranche di finanziamento da 250 milioni di euro.

Intanto a seguito dell’interruzione delle trattative con il fondo Usa Certares (decisa dal governo di Giorgia Meloni lo scorso 31 ottobre), resta in piedi la pista che porta alla cordata Msc-Lufthansa. Secondo le indiscrezioni potrebbe però inserirsi nella corsa anche un altro fondo degli Stati Uniti, Indigo Partners.