Gas, prezzi mai così bassi: quanto costa adesso. La crisi è finita?

Il costo del gas è ancora in calo, dato che fa ben sperare l'Europa e i governi degli Stati membri: la crisi è davvero giunta al termine?

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il 2022 è stato l’anno della grande crisi, il 2023 inizia invece sotto i migliori auspici. In estrema sintesi, infatti, questo potrebbe essere il quadro che da qui in avanti potrebbe prospettarsi agli occhi dell’Europa in materia di gas e materie prime, col prezzo del combustibile che cala via via sempre più facendo tornare il sorriso sulle labbra dell’Ue. La crisi non è di certo finita, attenzione, ma il costo ai minimi rispetto al pre-guerra fa ben sperare.

Gas mai così giù, prezzo ai minimi

Come abbiamo più volte ricordato, il 2022 è di certo l’anno che passerà alla storia con un semplice termine che può racchiudere mille significati: crisi. È stata la crisi in Ucraina, con lo scoppio della guerra con la Russia, che ha portato ad altrettante situazioni allarmanti come il caro carburanti, gas e la conseguente crisi economica che ha messo gli europei in ginocchio. In Italia, dove il Governo è cambiato a cavallo tra settembre e ottobre, la stangata è arrivata anche nei supermercati e fronte gas è stato ripensato un modello per poter affrontare l’inverno senza subire una batosta nelle bollette.

Eppure oggi, a quasi un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, una di queste crisi sembra essere pronta a rientrare. Usiamo i condizionali del caso, come gli esperti consigliano, in quanto di uscita dall’emergenza ancora non se ne può parlare. Ma guardando i prezzi del gas sorridere e guardare con maggior speranza al quadro che si prospetta mese dopo mese non costa nulla.

I prezzi europei, infatti, sono ai minimi da dicembre 2021, ovvero il periodo pre-guerra. Al Ttf il contratto futures con scadenza marzo 2023 ha perso il 4,3% e ha chiuso a 51,6 euro al Megawattora, toccando un nuovo minimo che permette all’Europa di sperare. Sorrisi che si sommano a quelli che già sono stati messi in archivio grazie agli stoccaggi pieni a circa al 66%, molto al di sopra della media decennale del 54% per questo periodo dell’anno, per “merito” di temperature più calde del solito, importazioni record di Gnl (gas naturale liquefatto) e un aumento della produzione di energia da fonti energetiche alternative.

Il perché del calo: vietato sbilanciarsi

Ma come mai il costo del gas è calato ancora e ha toccato un nuovo minimo? Il calo è stato favorito dalla ripresa parziale delle esportazioni dal terminal Freeport Lng negli Stati Uniti dopo otto mesi di stop. Il blocco aveva fatto temere il peggio per marzo 2023, ma le riserve sono bastate e ora il calo dei prezzi comincia a manifestarsi anche nelle bollette del gas.

Questa diminuzione dei prezzi potrebbe ora consentire ai governi di eliminare gradualmente le misure di sostegno all’energia e di rendere più mirate quelle rimanenti, come sottolineato dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, intervenuto nella conferenza finale dell’Eurogruppo di Bruxelles. L’ex premier italiano non canta però vittoria: “Per essere chiari, non siamo ancora fuori dai guai“.

Secondo Gentiloni, infatti, i prezzi dell’energia “rimangono ben al di sopra dei livelli visti negli ultimi anni e potrebbero rimanere volatili”. L’ex presidente del Consiglio ha quindi spiegato che l’intenzione è quella di “mettere in atto uno strumento di acquisto congiunto entro la fine di questo trimestre, per sostenere il riempimento degli stoccaggi di gas in vista della prossima stagione di riempimento”.