Dove si evade in Italia, classifica delle regioni con più nero

Uno studio mostra dove si evade di più in Italia: il Meridione supera il Nord per tasso di evasione fiscale. Irpef e Iva le misure più odiate.

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

L’evasione fiscale in Italia rappresenta una piaga annosa contro la quale ogni nuovo governo annuncia iniziative più o meno dure. La Cgia di Mestre (Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato) ha estrapolato alcuni dati dai report dell’Istat per creare la fotografia dell’evasione fiscale italiana.

L’evasione fiscale in Italia

La stima è stata fatta sull’anno 2020, l’ultimo del quale siano disponibili i dati. Si tratta comunque di un anno particolare perché flagellato dal pieno della pandemia.

Dallo studio emerge come in media in Italia vengano evasi 13,2 euro su ogni transazione da 100 euro. I dati aggregati per territorio raccontano come l’evasione fiscale vada aumentando progressivamente man mano che ci si sposta dal Nord al Sud dello Stivale:

  • nelle regioni del Nordovest l’evasione media è di 10,3 euro ogni 100 euro di transazioni, pari a 23,4 miliardi di gettito fiscale eroso dagli evasori;
  • nel Nordest si parla di 11,1 euro persi per lo Stato ogni 100 euro, pari a 17,6 miliardi di gettito;
  • al Centro l’evasione media sale a 13,6 euro, per 19,8 miliardi di gettito perso;
  • nel Mezzogiorno l’evasione schizza a 19 euro ogni 100 euro, pari a 29,1 miliardi di gettito andato in fumo per lo Stato.

A evasioni più basse possono corrispondere mancati gettiti più alti perché i dati vanno rapportati al volume totale delle transazioni legate all’economia del territorio.

Dove si evade di più in Italia

L’analisi sulle singole regioni (e province autonome) evidenzia come le aree meno virtuose del Sud registrano un’evasione stimata doppia rispetto ai territori più virtuosi del Nord. Ecco la classifica dell’evasione fiscale in Italia aggiornata all’anno 2020:

  1. Calabria – 21,3
  2. Campania – 20
  3. Puglia – 19,2
  4. Sicilia –  19
  5. Sardegna – 17,8
  6. Molise – 17,4
  7. Basilicata – 16,5
  8. Umbria – 15,5
  9. Abruzzo – 15,4
  10. Marche – 14,9
  11. Toscana – 14,1
  12. Liguria – 13,3
  13. Lazio – 12,8
  14. Valle d’Aosta – 11,9
  15. Piemonte – 11,7
  16. Emilia-Romagna e Veneto – 11,4
  17. Friuli Venezia Giulia – 10,6
  18. Provincia autonoma di Trento – 10,2
  19. Lombardia – 9,5
  20. Provincia autonoma di Bolzano – 9,3

Per approfondire si rimanda all’ultimo report sull’evasione fiscale della Cgia di Mestre.

Bankitalia ha lanciato il suo monito sull’utilizzo del contante, considerato incentivo all’evasione fiscale. E nella sua Legge finanziaria l’esecutivo Meloni ha parlato di evasione fiscale per necessità e ha introdotto il concetto di lotta all’evasione “preventiva”.

Ma la situazione raccontata dal centro studi degli artigiani di Mestre sembra procedere verso un miglioramento costante, sebbene lento: nel 2022 la lotta all’evasione fiscale ha visto il recupero di oltre 20 miliardi di euro. E, complessivamente, tra il 2015 e il 2021 l’evasione in Italia è scesa di 16,3 miliardi di euro.

A quanto ammonta l’evasione fiscale in Italia

Per anni l’evasione fiscale stimata in Italia si è aggirata attorno alla stratosferica cifra di 100 miliardi di euro. Solo a partire dall’anno fiscale 2019 la lotta al fenomeno ha permesso di scendere sotto tale soglia psicologica, sebbene di poco (99 miliardi). Di tale cifra circa 86,5 miliardi erano attribuiti all’evasione dei tributi e i rimanenti 12,6 miliardi facevano riferimento ai contributi non versati.

Rispetto a quell’anno le tre voci a guidare gli adempimenti più evasi erano Irpef, Iva e obblighi contributivi a carico dei datori di lavoro. Ecco la classifica completa, in milioni di euro:

  1. Irpef – 32.078
  2. Iva – 27.708
  3. Entrate contributive a carico del datore di lavoro – 9.719
  4. Ires – 8.720
  5. Irap – 5.026
  6. Imi e Tasi – 4.932
  7. Irpef da lavoro dipendente irregolare – 4.589
  8. Entrate contributive a carico del lavoratore dipendente – 2.965
  9. Accise sui prodotti energetici – 1.914
  10. Addizionali locali Irpef per lavoro dipendente – 803
  11. Locazioni – 551
  12. Canone Rai – 239