Le due alluvioni che hanno flagellato l’Emilia-Romagna a inizio e a metà maggio hanno causato morti, devastato il territorio e messo in ginocchio l’economia di una delle regioni più produttive d’Italia. Il governo tende una mano agli emiliani per aiutarli a ripartire. L’annuncio è stato fatto in conferenza stampa, ora si attende il decreto legge.
Consiglio dei Ministri sull’Emilia-Romagna
Salvo imprevisti, la misura sarà approvata nel Consiglio dei Ministri di martedì 23 maggio. Due i filoni di intervento: uno è volto alla messa in sicurezza delle persone e del territorio e prevede lo stanziamento di almeno 20 milioni di euro, come richiesto da Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare; il secondo filone prevede, come annunciato dal viceministro per l’Economia Maurizio Leo, la sospensione dei versamenti tributari per tutti i cittadini e le società delle zone colpite dalla furia dell’acqua. Sul tavolo anche lo stop alle rate dei mutui, provvedimento per il quale è in corso un tavolo con l’Associazione bancaria italiana.
Leo ha spiegato che è “in corso il lavoro di ricognizione dei Comuni della Regione che saranno interessati da eventi calamitosi”. “Una volta fatta questa puntuale ricognizione” si procederà a “limitare la sospensione di tutti gli adempimenti tributari, sia in termini di versamento che di ulteriori adempimenti, per aver una mappatura completa dell’evento”.
La ministra del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone prevede poi la sospensione degli adempimenti e dei versamenti in materia previdenziale e assistenziale.
Si aggiunge il ministro della Giustizia Carlo Nordio che annuncia di voler proporre la sospensione delle udienze civili e penali, nonché lo stop ai termini per gli adempimenti contrattuali, delle cambiali e di tutti gli atti esecutivi. “Si tratta di aprire una parentesi necessitata da questa emergenza e di chiuderla nel più breve tempo possibile, quando sarà finita”, ha dichiarato Nordio.
Aiuti economici dopo l’alluvione
Previsto l’ampliamento delle misure assistenziali già stanziate per i lavoratori agricoli danneggiati dalla prima alluvione di maggio.
“C’è la necessità però di una attenta ricognizione non solo dei territori ma anche delle aziende, delle tipologie di realtà interessate per delineare bene gli interventi nel prossimo decreto del governo”, ha dichiarato la ministra Calderone. “In più ragioniamo sull’utilizzo di ammortizzatori sociali per particolari situazioni e categorie di lavoratori come gli operai a tempo determinato in agricoltura. Abbiamo bisogno di capire la dimensione del fenomeno e dei numeri dei soggetti coinvolti”, ha precisato la ministra.
In Emilia-Romagna sono esondati 21 fiumi e si sono contate almeno 250 frane. Sono oltre 70 gli eventi climatici estremi da inizio anno, ma l’Italia è tuttora impreparata nonostante il PNRR abbia stanziato 2,49 miliardi per il contrasto al dissesto idrogeologico (di cui la fetta più grossa, 228 milioni, per l’Emilia-Romagna).
Nuovo piano sul dissesto idrogeologico
Oltre alle misure per tamponare l’emergenza umanitaria ed economica il governo, per bocca di Musumeci, annuncia un nuovo piano nazionale sul dissesto idrogeologico che sarà pronto entro la metà del 2024. Il piano porterà a interventi mirati, fra cui la realizzazione di nuove dighe e la riduzione degli sprechi d’acqua.