Accordo storico per i trasporti: come cambiano

Il gruppo Msc acquisterà dal gruppo americano Gip circa il 50% delle azioni di Italo Ntv, che include anche Itabus

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Mediterranean Shipping Company (MSC), la vasta compagnia di navigazione di origine italiana, di proprietà della famiglia Aponte, ha ufficializzato l’acquisizione del 50% delle azioni di Italo NTV, un’azienda operante nel settore dei trasporti ferroviari ad alta velocità in Italia. Questa operazione rientra in un più ampio processo di espansione di MSC nel panorama della logistica a livello europeo e globale. L’obiettivo di MSC è ampliare la sua presenza in settori diversi da quello della navigazione marittima.

L’ingresso di MSC in Italo apre nuove prospettive nel settore dei trasporti ferroviari, ma al momento sembra che il servizio ferroviario non subirà riduzioni o interruzioni significative. La nuova proprietà ha dichiarato di pianificare investimenti per potenziare le connessioni ferroviarie in Italia, il che dovrebbe tradursi in un miglioramento complessivo del servizio senza tagli alle tratte esistenti.

I dettagli dell’accordo

Le cifre precise dell’accordo non sono state ancora comunicate, anche si basano su un valore della società di circa 4,2 miliardi di euro, a cui vanno tolti però 900 milioni di di euro di debiti. Italo è riconosciuta come uno dei principali operatori privati di treni ad alta velocità in Europa. Gestisce una flotta di 51 treni elettrici altamente efficienti dal punto di vista energetico e offre servizi che collegano 51 città in tutta Italia, servendo oltre 20 milioni di passeggeri ogni anno.

Luca Cordero di Montezemolo, il presidente di Italo, che manterrà il suo ruolo con la conferma di Giambattista La Rocca come amministratore delegato, ha dichiarato che questa operazione darà vita al “primo gruppo intermodale in Europa”, con l’obiettivo di offrire un servizio di mobilità integrata che includa treni, navi e autobus, vantaggioso per il paese, i viaggiatori e i turisti. Anche Diego Aponte, presidente del gruppo MSC, ha espresso fiducia nel potenziale di Italo nel rafforzare la connettività ferroviaria in Italia e nel mercato turistico nazionale.

“Restano in azienda – afferma Cordero di Montezemolo a Il Foglio – soci del primo giorno, come Isabella Seragnoli e Alberto Bombassei, oltre a me stesso, e anche Allianz, che era socia di Gip, e resta nella nuova compagine. Questo vuol dire, e rappresentare con scelte imprenditoriali, che c’è fiducia nella possibilità di creare un gruppo in grado di sostenere davvero la mobilità business e il turismo in Italia, con la forza dei servizi e delle infrastrutture

Cosa cambia per i trasporti

È ancora troppo presto per valutare l’impatto preciso di questa acquisizione sulle strategie commerciali di Italo e, di conseguenza, sui suoi clienti abituali. Tuttavia, dalle prime dichiarazioni sembra che l’attenzione rimarrà centrata sui trasporti all’interno dell’Italia. Almeno inizialmente, non sembrano essere previsti tagli alle tratte o altre misure per ridurre i costi. In futuro, potrebbero essere avviate iniziative volte a integrare i servizi ferroviari e di autobus con quelli offerti dalle navi di MSC, il che potrebbe portare a una maggiore diversificazione e a una migliore connettività nei trasporti a livello nazionale e internazionale.

Msc era, ed è, anche in ballo per prendere Ita e quindi integrarsi anche con il trasporto aereo passeggeri. Questa mossa avrebbe il potenziale per creare un gruppo di trasporti estremamente strutturato e diversificato, in grado di offrire una gamma completa di servizi di trasporto, che includerebbe il trasporto marittimo, ferroviario e aereo. “Msc è un grande gruppo internazionale – continua Cordero di Montezemolo a Il Foglio – tra l’altro con un leader che io stimo moltissimo da molti anni, come Gianluigi Aponte, un imprenditore eccezionale. E questo è un punto di grande rilievo, anche perché resta l’italianità di fondo di questa azienda”