Sono 10 milioni gli italiani che nel 2025 hanno deciso di trascorrere le festività natalizie fuori casa. È quanto emerge dall’indagine commissionata da Facile.it a EMG Different, che fotografa un netto aumento delle intenzioni di viaggio rispetto all’anno precedente. Il budget medio destinato alla vacanza è pari a 440 euro, mentre la spesa complessiva supera i 5 miliardi, con una crescita del 31% rispetto al 2024. Un dato significativo, soprattutto se inserito in un contesto di costi in aumento, che però non frena il desiderio di viaggiare. Dall’analisi emerge che più di un italiano su quattro (26%) approfitterà delle vacanze di Natale per partire. Il fenomeno riguarda in particolare i giovani: nella fascia 18-24 anni, il 43% ha programmato almeno una vacanza.
Aumenti per aerei, treni e strutture ricettive
Tra le aree geografiche, spiccano i residenti del Centro Italia, dove il 30% ha dichiarato di voler viaggiare. Il mezzo di trasporto più utilizzato sarà l’automobile, scelta dal 60% degli intervistati, con una percorrenza media di 646 km. Facile.it ha rilevato che, nonostante un leggero aumento dei listini a novembre, la benzina costa meno rispetto al 2024 (-2%), mentre il diesel registra un aumento del 3%. Per un viaggio natalizio in auto, la spesa stimata è di 74 euro per la benzina e 60 euro per il gasolio. La situazione diventa più onerosa per chi sceglie di spostarsi in aereo o in treno. Secondo Consumerismo No Profit, tra l’elevatissima domanda e gli adeguamenti tariffari, in alcuni giorni e tratte gli aumenti possono arrivare al 300%.
Anche il pernottamento registra prezzi più alti del solito. Circa 2,8 milioni di italiani alloggeranno da parenti o amici, azzerando la spesa per dormire. Ben 7,3 milioni hanno invece prenotato hotel, B&B o case vacanza, dove i costi risultano spesso superiori alla media stagionale. Consumerismo No Profit evidenzia che pacchetti natalizi in strutture di fascia media possono superare i 150 euro a notte a persona, non solo nelle località montane, ma anche nei centri d’arte e nelle aree termali.
L’allarme truffe: oltre 7,8 milioni di vittime o tentativi
L’aumento dei prezzi spinge molti a cercare offerte convenienti, ma questo comportamento, unito alla forte domanda, sta alimentando il rischio di incorrere in truffe. Secondo il report, oltre 7.890.000 italiani hanno subito o evitato per poco una frode legata a viaggi e alloggi nell’ultimo anno. Il fenomeno riguarda vari aspetti della prenotazione:
- biglietti aerei inesistenti;
- auto a noleggio che non risultano da nessuna parte;
- escursioni che non corrispondono alla descrizione;
- strutture fantasma o già occupate.
Nel solo ambito delle strutture ricettive, 4 milioni di persone hanno sperimentato una truffa o un tentativo di frode. Tra questi:
- 1,5 milioni hanno perso soldi ancor prima di partire;
- 165.000 se ne sono accorti solo arrivati sul posto;
- 712.000 hanno trovato una sistemazione molto diversa da quella pubblicizzata;
- 771.000 hanno scoperto che l’alloggio era già occupato.
I portali online sono il canale più utilizzato per le truffe, ma i social network rappresentano un vettore sempre più diffuso (38%). Seguono finte agenzie di viaggio (16%) e portali immobiliari o di annunci (11%). Il danno economico medio per chi cade nella trappola è di 507 euro. Nonostante ciò, solo il 26% denuncia l’accaduto, portando il danno complessivo stimato a 381 milioni di euro.