Non solo la Francia, ma anche la Gran Bretagna si prepara ad affrontare un autunno caldo. Il caso francese, in realtà, è stato solamente amplificato dall’instabilità politica, che ha costretto alle dimissioni del Primo Ministro Francois Bayrou. Non va meglio per Londra, dopo le voci di dimissioni del Cancellerie dello Scacchiere Rachel Reeves, che si sono rincorse per mesi.
Si entra dunque in un periodo caldo, in vista della presentazione, il prossimo 26 novembre, del Budget d’autunno, che si muove in un corridoio troppo stretto di fronte alle pressioni fiscali che il governo si trova di nuovo ad affrontare. Secondo una analisi di Goldman Sachs, le numerose inversioni di rotta delle politiche sul welfare, i rendimenti più elevati dei titoli di stato, i cambiamenti nella politica commerciale statunitense ed una modesta revisione al ribasso delle previsioni di crescita da parte dell’Ufficio di Bilancio ridurranno il margine di manovra fiscale di circa 20 miliardi di sterline.
Le opzioni in mano alla Reeves
Le inversioni di tendenza sulle riforme del welfare ed i tagli ai pagamenti per carburante da riscaldamento potrebbero generare risparmi per circa 6 miliardi di sterline. I cambiamenti nella politica commerciale statunitense peseranno sulle proiezioni di crescita con un impatto fiscale stimato a metà dell’intervallo tra 2,5 e 9,5 miliardi di sterline, quantificato dall’Ufficio di Bilancio in primavera. I rendimenti dei Gilt (titoli di stato britannici) sono leggermente superiori alle ipotesi formulate nella dichiarazione di primavera, con un potenziale aumento degli interessi pagati sul debito, nell’anno fiscale 2029, di circa 3 miliardi di sterline.
Necessario attivare la leva fiscale
Secondo gli esperti della banca d’affari americana, la risposta per far quadrare il bilancio non potrà che essere trovata nella leva fiscale, attraverso l’estensione dell’attuale periodo di imposta al 2030, che vale fino a 10 miliardi di sterline. Il Regno Unito infatti, non ha ancora esteso la soglia fiscale al 2030 ed ha congelato la no tax area e l’imposta di successione fino ad aprile 2028.
L’altra posta ricca sono le pensioni e le tasse patrimoniali. Il governo britannico, infatti, ha anche la possibilità di raccogliere somme aggiuntive significative da una modifica alle pensioni e alla tassazione patrimoniale, mentre il Cancelliere dello Scacchiere rischia di raccogliere somme minori da modifiche alle tasse sul gioco d’azzardo o da misure volte a ridurre l’elusione fiscale.
Impatto modesto sui consumi
Si prevede che l’aumento delle tasse eserciterà un modesto freno alla domanda, pari a circa lo 0,2% nei prossimi anni, sebbene l’impatto potrebbe essere probabilmente limitato. Tale freno alla domanda aumenta la probabilità che la Banca d’Inghilterra tagli i tassi di interesse, più di quanto stimato dal mercato. Ma l’impatto sulla politica monetaria dipende in modo significativo dall’attuazione da parte del governo di misure fiscali che riducono la domanda o che aumentano l’inflazione. Goldman ritiene che il governo eviterà misure che aumentano la pressione sui prezzi, dati i recenti commenti del Cancelliere, ma l’inflazione rimane un rischio.
Serve un consolidamento fiscale più incisivo
Gli aumenti delle tasse implicherebbero un consolidamento fiscale un po’ più marcato in futuro, poiché il governo è spinto a definire un piano che rispetti le regole fiscali in base a ipotesi di crescita tendenziale leggermente meno ottimistiche. Detto questo, la traiettoria fiscale dipende in modo significativo dall’andamento dei tassi di interesse, e quindi l’impatto del Bilancio sulle finanze pubbliche dipende in parte dal suo impatto sull’inflazione.