Trump supera Biden nelle donazioni: 100 milioni di dollari in più nel secondo trimestre

La campagna elettorale di Trump batte quella di Biden nella raccolta fondi ottenendo 100 milioni di dollari in più

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

La campagna elettorale di Donald Trump ha ricevuto, tra aprile e giugno, oltre 431 milioni di dollari in donazioni da parte dei suoi sostenitori, poco meno di 100 milioni in più rispetto a quanto raccolto da Joe Biden e dal Partito democratico. Il candidato repubblicano ha più che triplicato la sua raccolta fondi rispetto al trimestre precedente.

Le ragioni del crollo sono una serie di fattori in favore di Trump, che hanno portato attenzione verso la sua candidatura, ma soprattutto ha contribuito la pessima performance di Biden nel dibattito tra i due candidati. I dubbi sul possibile ritiro del candidato democratico e presidente uscente hanno frenato i sostenitori.

Trump supera Biden nelle donazioni: i numeri della raccolta fondi

Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump ha raccolto, durante il secondo trimestre del 2024, quello che va da aprile a giugno, 431 milioni di dollari in donazioni. Lo riporta uno studio del quotidiano britannico Financial Times, che ha rivelato gli ultimi dati raccolti sui finanziamenti della campagna elettorale americana.

Le donazioni dei privati sono fondamentali per il successo di una candidatura alla Casa Bianca. L’assenza di finanziamenti pubblici rende i partiti direttamente dipendenti dai propri donatori, grandi e piccoli, e la campagna elettorale ha costi spesso altissimi sia per l’ampio impiego di persone nelle attività di propaganda che per gli spostamenti a cui i candidati sono costretti fino all’inizio di novembre.

Per la prima volta, la campagna elettorale di Trump ha raccolto più denaro in un trimestre di quella di Joe Biden, il candidato democratico e presidente uscente. Trump ha triplicato le sue donazioni rispetto ai primi tre mesi del 2024, mentre Biden pur avendole aumentate non ha retto il passo del suo rivale. I repubblicano hanno staccato i rivali di quasi 100 milioni di dollari.

Le ragioni del sorpasso di Trump nei confronti di Biden

Gli ultimi mesi sono stati segnati da una incertezza costante attorno alla figura di Joe Biden come candidato alla Casa Bianca. La pessima performance del presidente uscente nel dibattito contro Trump ha attirato l’attenzione di molti leader del partito Democratico, che hanno iniziato a chiedere le sue dimissioni. Biden è l’unica persona che può decidere di non candidarsi, ma dovrebbe farlo, per evitare situazioni problematiche, entro la convention che dovrebbe nominarlo ufficialmente candidato, ai primi di agosto.

Con il passare delle settimane la sua posizione è diventata sempre meno stabile e ha preso quota la candidatura della sua vice, Kamala Harris. Questo però ha rallentato le donazioni, vista l’incertezza sul candidato alla presidenza. Ha pesato in questo senso anche un articolo dell’attore americano George Clooney, apparto sul New York Times il 10 luglio.

Oltre a essere un personaggio molto famoso, Clooney è un fervente sostenitore del Partito Democratico. Ha un ruolo cruciale nelle raccolte fondi, grazie alle sue conoscenze e anche alla sua fama. Nell’articolo, Clooney criticava la scelta di Biden di non ritirarsi dopo il dibattito perso contro Trump e lo invitava a ripensarci. Una voce che pesa fortemente all’interno dei donatori del partito e che quindi preannuncia un altro periodo difficile per le raccolte fondi democratiche, almeno finché il presidente uscente rimarrà candidato.