Bitcoin ancora in calo: il piano Trump delude

Il Bitcoin perde anche questa mattina il 5%. Cali anche maggiori per le altre quattro cryptovalute escluse dalla riserva del governo

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Redazione

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Pubblicato: 10 Marzo 2025 09:41

Inizio di settimana difficile per il mercato delle cryptovalute, che scontano gli eccessivi limiti posti dal governo USA al progetto della riserva di Bitcoin. Una riserva che sarà appunto limitata alla detenzione di Bitcoin e non comprenderà altri asset e che non potrà essere alimentata con nuovi acquisti.  Die dettagli che gli operatori dlel’industria degli asset digitali non hanno digerito e che rischiano di limitare molto l’efficacia della riserva. I dettagli del Piano messo a punto dal Presidente Trump sono stati svelati venerdì durante un summit con i player del settore.

Le quotazioni delle crypto vanno giù

Questa mattina il Bitcoin, che il mese scorso si era catapultato oltre i 100.000 dollari, paga dazio e registra un ulteriore ribasso del 4,54% a 75.832 dollari. Una performance che conferma l’ampia volatilità di questo mercato. Male anche le altre quattro valute che erano candidate all’inclusione nella riserva e sono state escluse: Ether cede il 5,48%,  XRP scivola del 7,27%, Cardano dell’8,45% e Solana dell’8,59%.

Il summit di Trump

Il presidente Trump venerdì scorso ha ospitato un summit dell’industria delle cryptovalute alla casa Bianca, per discutere del progetto di creazione di una riserva di asset digitali di proprietà del governo. Fra gli altri ha partecipato Zach Witkoff, gande esperto del settore e co-fondatore di World Liberty Financial, la cryptovaluta dlela famiglia Trump. Presenti funzionari e legislatori dell’Amministrazione Trump ed  altri nomi noti del settore come il Ceo di MicroStrategy, Michael Saylor, il co-fondatore e Ceo di Coinbase, Brian Armstrong, i fratelli Winklevoss, noti investitori di crypto e l’imprenditore David Bailey.

Come sarà la riserva del governo

I dettagli del progetto, invece, hanno deluso a causa dei numerosi paletti posti dal Presidente. Innanzitutto, sono state esclude dalla riserva le quattro valute digitali che erano candidate ad affiancare il Bitcoin, come Ether, XRP, Cardano e Solana, che quindi non faranno parte degli asset inclusi.

Trump ha poi chiarito che i soldi dei contribuenti americani non saranno spesi per l’acquisto di cryptovalute e quindi non sarà possibile neanche acquistare Bitcoin. Gli unici Bitcoin che faranno parte della riserva sono quelli di cui è stato disposto il sequestro dai tribunali, quale refurtiva di frodi, o comunque confiscati dal governo federale nel corso di procedimenti penali o civili.

L’ordine esecutivo di Trump

L’ordine esecutivo per la costituzione di una riserva governativa di Bitcoin è stato firmato da Tump giovedì scorso e impegna i funzionari del Tesoro a sviluppare “strategie neutrali per il bilancio”, in modo da accrescere la riserva, senza “costi incrementali” per i contribuenti. Pertanto, i fondi dei contribuenti non saranno impiegati per acquistare Bitcoin e nesusn Bicoin apparenenete alla riserva potrà mai essere venduto.

Il Segretario del Tesoro Scott Bessent ha spiegato che gli Stati Uniti intendono mantenere il dollaro come valuta di riserva mondiale e pensano di utilizzare le stablecoin per farlo.