Glifosato, Bayer spende più in cause che in ricerca: “Senza pesticida famiglie più povere”

Bayer spende troppo per le cause legali, così si riduce la fetta di profitto da destinare alla ricerca. Dunque, anche volendo, ci sono meno possibilità di trovare alternative al glifosato

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il glifosato è da anni al centro di una serie di cause legali: privati e associazioni hanno portato sul banco degli imputati il Roundup, il diserbante prodotto dalla Bayer, denunciando effetti cancerogeni del prodotto. La multinazionale tedesca ha rivelato di avere messo da parte un fondo di garanzia destinato alle cause legali e di spendere più in tribunali che in ricerca scientifica. E ha aggiunto che eliminare il glifosato significherebbe alzare del 40% il costo dei generi alimentari di prima necessità.

Il glifosato è cancerogeno?

Test di laboratorio hanno evidenziato come il glifosato provochi danni genetici e stress ossidativo. Negli studi sugli esseri umani, tuttavia, la cancerogenicità non è stata ancora dimostrata con assoluta certezza come evidenzia la Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro.

Il costo delle cause per Bayer

Il diserbante a base di glifosato “è un tema esistenziale per la nostra azienda, perché minaccia di eliminare la nostra capacità di continuare a innovare per gli agricoltori e per la sicurezza alimentare”. Così ha dichiararlo il Ceo di Bayer, Bill Anderson, in un intervento a Chicago. Bayer ha acquisito la Monsanto e con essa il brevetto per il pesticida al glifosato (le cui tracce occasionalmente vengono trovate in prodotti alimentari).

Bayer spende oggi più per le cause legali che per la ricerca e lo sviluppo, per la quale ogni anno stanzia 2,4 miliardi di euro. A causa dei numerosi problemi legali correlati al diserbante Roundup, Bayer ha accantonato 16 miliardi. E 10 miliardi, presi da quel fondo, sono stati già spesi.

Secondo le previsioni di Bayer, un eventuale abbandono del pesticida Roundup avrebbe ricadute devastanti sul portafoglio dei cittadini: “È stato stimato – ha dichiarato Anderson – che il costo di generi alimentari per una famiglia media di quattro persone negli Stati Uniti aumenterebbe di oltre il 40% se il glifosato venisse eliminato dal sistema agricolo”.

Diverse sentenze delle Corti di giustizia Usa hanno stabilito una correlazione tra il glifosato e l’insorgenza di tumori, ma l’utilizzo della molecola è stato autorizzato per altri 10 anni. Nel 2015, l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) aveva classificato per la prima volta il glifosato come “sostanza probabilmente cancerogena”.

Nel Vecchio Continente, la Commissione Ue ha fissato alcuni limiti. Ad esempio, ne è stato vietato l’utilizzo per il disseccamento del raccolto dei cereali. E per ridurre il rischio che la sostanza si disperda altrove, gli agricoltori devono prevedere nei campi fasce tampone di almeno 5-10 metri. Gli Stati dell’Unione devono poi garantire che l’uso dei pesticidi al glifosato sia ridotto al minimo o del tutto vietato nei parchi pubblici.

La pronuncia dell’Efsa

A luglio 2023 l’Efsa, (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha dichiarato di non aver individuato alcuna “area critica di preoccupazione” per gli effetti del glifosato nell’uomo, negli animali e nell’ambiente che possa impedire l’autorizzazione del diserbante.

Ma allo stesso tempo l’Efsa ha segnalato “alcune lacune nei dati che la Commissione Europea e gli Stati membri dovranno prendere in considerazione nella prossima fase del processo di rinnovo dell’approvazione”. Si tratta di domande alle quali non è stato possibile rispondere o questioni rimaste in sospeso.