Gas, crolla il prezzo: ecco chi risparmierà 1.200 euro

Il prezzo del gas ha subito un crollo verticale anziché una semplice diminuzione. Dall'inizio dell'anno, le quotazioni sono scese da 140 a 24,8 euro

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il prezzo del gas ha subito un crollo verticale anziché una semplice diminuzione. Dall’inizio dell’anno, le quotazioni sono scese da 140 a 24,8 euro al megawattora, secondo i dati di chiusura delle contrattazioni del venerdì scorso. Questo valore ci riporta ai livelli di ottobre 2021, un periodo in cui ancora non si credeva possibile che la Russia potesse innescare una guerra che avrebbe quasi spinto l’economia globale verso una nuova recessione, a causa della crisi energetica.

Quanto si può risparmiare

Si tratta di una notizia estremamente positiva per i bilanci delle famiglie e delle imprese, oltre che per i governi che hanno dovuto sostenere aziende e cittadini durante l’ultimo anno e mezzo, affrontando l‘aumento esorbitante delle bollette energetiche.

Nel frattempo, mentre aspettiamo di capire quando e in che modo il crollo dei prezzi del gas avrà un impatto positivo anche sull’inflazione, possiamo iniziare a fare qualche stima sui risparmi in bolletta. Prendiamo ad esempio il caso dell’Italia. Se la tendenza attuale dovesse continuare, i minori costi per una famiglia media italiana potrebbero ammontare a circa 800-1.200 euro nel corso del 2023, secondo le stime di alcuni operatori. Questi calcoli tengono conto sia delle spese per l’elettricità che per il gas.

Tendenze dei prezzi del gas:  le previsioni

L’evoluzione della situazione economica e le condizioni climatiche dell’inverno prossimo avranno un grande impatto sui prezzi del gas. Attualmente, i futures sulla piattaforma Ttf in Olanda, che è un punto di riferimento per il mercato europeo, indicano un aumento del prezzo del gas solo a partire dall’autunno e non durante l’estate, quando di solito si acquista la materia prima per rifornire gli stoccaggi. Al momento, i depositi di gas, dove gli operatori immagazzinano il combustibile per l’inverno, sono in media al 67% in tutta l’Unione Europea e addirittura al 72% in Italia.

Raggiungere il 90% degli stoccaggi, come indicato dalla Commissione Europea, non porterà a un aumento dei prezzi come accaduto l’anno scorso, quando le quotazioni raggiunsero i 340 euro al megawattora alla fine di agosto, durante il picco della crisi energetica. In conclusione, al momento i prezzi per le consegne a ottobre si attestano a 33 euro al megawattora, con una media delle quotazioni per il prossimo inverno intorno ai 47 euro.

I possibili benefici per l’economia domestica

È corretto che l’incremento del prezzo del gas rispetto al livello attuale rappresenta un aumento del 90%, ma è importante sottolineare che siamo ancora lontani dai picchi di oltre 100 euro registrati durante l’inverno scorso. I primi risparmi dovrebbero diventare evidenti a breve.

L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), responsabile per legge della revisione delle tariffe, annuncerà il nuovo prezzo per la componente “materia prima” del gas il 4 giugno, che determinerà il costo del gas per il mese di maggio. Dato che il gas è il combustibile più utilizzato per la produzione di energia, il suo prezzo influisce sulle tariffe dell’elettricità. In questo caso, la prossima revisione delle tariffe per il terzo trimestre dell’anno sarà annunciata dalla stessa Arera alla fine di giugno. Sia per il gas che per l’elettricità, sono previsti cali nella spesa delle famiglie e delle piccole imprese.

Questo sarà anche il momento per iniziare a calcolare i possibili risparmi per famiglie, imprese e anche per le casse dello Stato. Nel 2022, i governi Draghi e Meloni hanno stanziato complessivamente 55 miliardi di euro per contrastare l’aumento dei costi dell’energia, di cui il 75% è stato destinato al contenimento delle spese per le bollette. Complessivamente, nel 2022, sono stati necessari 2.001 milioni di euro per il bonus elettrico e 1.830 milioni di euro per il bonus gas, al fine di rafforzare il sostegno sociale.

I costi record del 2022

Nel 2022, famiglie e imprese italiane hanno affrontato un significativo aumento dei costi a causa dell’aumento delle bollette di luce e gas, stimato a 91,5 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. Il costo dell’energia elettrica è aumentato del 109,5%, con un costo aggiuntivo di 58,9 miliardi di euro, mentre il prezzo del gas è salito del 126,4%, generando una spesa aggiuntiva di 32,6 miliardi di euro. Questi aumenti significativi hanno messo a dura prova i bilanci delle famiglie e delle imprese in Italia durante quell’anno.