Rivoluzione Bitcoin: via libera Sec a primo ETF a Wall Street

Criptovaluta sui 46mila dollari, in linea con i valori di ieri, dopo la storica decisione della Sec di aprire il mondo cripto al grande pubblico.

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Redazione

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Pubblicato: 11 Gennaio 2024 09:13

Svolta nel mondo degli asset digitali. La Sec, autorità di vigilanza finanziaria statunitense, ha approvato la commercializzazione di prodotti di investimento basati sul Bitcoin, noti come fondi negoziati in borsa (Etf).

Rivoluzione Bitcoin

La Consob americana ha dato il via libera alle 11 proposte che sono arrivate sul suo tavolo, aprendo la strada agli scambi già da giovedì. Tra le 11 case di investimento coinvolte, è presente anche BlackRock, ovvero il primo fondo al mondo per masse amministrate per un importo complessivo di quasi 10 mila miliardi di dollari.
L’annuncio segnala una netta inversione di rotta da parte della Sec che, per anni, ha opposto resistenza agli asset cripto ritenendoli troppo rischiosi e soggetti a frode e manipolazione del mercato. Gli Etf, fondi quotati a Wall Street, seguiranno il più fedelmente possibile la performance della prima e più famosa criptovaluta al mondo, il cui valore è aumentato di quasi il 160% nel 2023.
L’autorizzazione di questi Etf consentirà agli investitori istituzionali e al dettaglio di investire facilmente in questa criptovaluta attraverso prodotti di risparmio regolamentati, senza dover detenere direttamente i Bitcoin. “L’approvazione si traduce in una maggiore supervisione”, ha affermato il presidente della Consob americana, Gary Gensler, invitando comunque gli investitori alla cautela con gli asset cripto.

Il cambio di rotta

Dopo aver resistito per anni agli Etf sul Bitcoin, la Consob americana è stata messa all’angolo da una corte di appello federale, secondo la quale la bocciatura nel 2022 della richiesta presentata da Grayscale è stata “arbitraria e capricciosa”. E così la Sec si è trovata a prendere la decisione storica di aprire il mondo cripto al grande pubblico.

L’annuncio “fake” su X

Poco dopo le ore 16 di martedì un post sull’account X della Sec annunciava che l’Etf sul Bitcoin era stato approvato. Il messaggio era però falso: l’account della Consob americana era stato infatti hackerato, gettando nel caos il mondo del Bitcoin. L’incidente ha alimentato le preoccupazioni sulle sicurezza di X nella gestione di Elon Musk ed è sembrato incarnare i maggiori timori della Sec sul mondo digitale.

Un hackeraggio mentre era attesa una delle decisioni più importanti nei 15 anni di vita del Bitcoin da parte di una consob americana apparentemente scettica delle critpovalute è stata infatti una beffa per la Sec e il suo presidente, da sempre preoccupato dalla manipolazione di mercato e da altre forme di cattiva condotta nel mondo della valute digitali. Le indagini sull’hackeraggio sono in corso, con l’Fbi in campo. Secondo gli esami preliminari di X, l’account non è stato compromesso per problemi ai sistemi della piattaforma ma da un individuo che è riuscito a ottenere il controllo di un numero di telefono associato a SECGov tramite parti terze.

La quotazione della criptovaluta

Dopo che la Sec statunitense ha dato il via libera alla quotazione del primo Etf sul Bitcoin, la quotazione della criptovaluta rimane calma sui mercati telematici: in apertura di giornata in Europa il Bitcoin si muove attorno ai 46mila dollari, in linea con i valori di ieri.

La posizione della Bce

“È molto improbabile che la Bce acquisti mai Bitcoin” ha commentato Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della Bce rispondendo, via X, a chi le chiede quando l’istituzione monetaria potrebbe acquistare il criptoasset.
“Il Bitcoin – ha aggiunto Schnabel in un altro messaggio sul social – è un asset speculativo che non ha nostri criteri per le riserve in valuta estera”. L’obiettivo della gestione delle riserve in valuta estera della Bce è, infatti, quello di disporre di liquidità, titoli e rendimenti.