Esposto Banco BPM alla Consob. Ma Unicredit sale al 28% di Commerzbank

Mentre il Banco BPM presenta un esposto all'Autorità di regolamentazione di mercato, un blitz della banca di Piazza Gae Aulenti porta la quota in Commerzbank al 28%

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Redazione

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Pubblicato: 18 Dicembre 2024 09:45

Nuovi colpi di scena nel risiko bancario. Il Banco BPM ha presentato un esposto alla Consob contro l’offerta presentata da Unicredit, giudicata troppo bassa e senza premio rispetto alla quotazione del titolo antecedente l’annuncio, la Banca di Piazza Gae Aulenti continua a giocare su più fronti e conferma l’aumento della sua partecipazione in Commerzbank sino al 28%.

Colpo di scena: Unicredit sale ancora in Commerzbank

UniCredit ha annunciato stamattina di aver sottoscritto nuovi strumenti finanziari relativi alle azioni Commerzbank, in linea con l’obiettivo precedentemente dichiarato di raggiungere una quota fino al 29,9%. La posizione complessiva di UniCredit ammonta ora a circa il 28%, di cui il 9,5% attraverso la partecipazione diretta e circa il 18,5% attraverso strumenti derivati.

Il prezzo medio di ingresso di UniCredit per l’intera posizione è inferiore alle attuali quotazioni e soddisfa tutti i parametri finanziari che la banca è si impegnata rispettare nei confronti degli azionisti”, afferma la Banca, aggiungendo che la sua esposizione è “quasi completamente coperta, dimostrando prudenza nell’approccio e garantendo piena flessibilità e opzionalità”.

Questa operazione – si afferma – “conferma l’opinione di UniCredit che all’interno di Commerzbank vi sia un valore significativo che deve essere consolidato” e “riflette la fiducia nella Germania, nelle sue imprese e nelle sue comunità”, anche se la posizione di Unicredit rimane al momento “solo un investimento e non ha alcun impatto sull’offerta pubblica di scambio con Banco BPM”.

Banco BPM ricorre alla Consob

La banca popolare ha annunciato di aver richiesto alla Consob l’adozione di provvedimenti a tutela di tutti gli stakeholder e del mercato in relazione all’offerta di scambio presentata da Unicredit, giudicata troppo bassa rispetto alla valutazione del titolo in Borsa.

Banco BPM afferma, innanzitutto, che il riferimento fatto da Unicredit al prezzo delle azioni BPM del 22 novembre 2024, ultima data antecedente l’annuncio dell’offerta, definito da Unicredit ‘undisturbed’, risulta “inappropriato e non pertinente”, poiché il valore del titolo BBPM, in quella data, già incorporava l’impatto della diffusione dei risultati trimestrali e l’annuncio dell’OPA su Anima e dell’acquisto del 5% del capitale di MPS.

“Inoltre, il premio determinato sulla base del prezzo ufficiale delle azioni Unicredit al 22 novembre rispetto al prezzo ufficiale delle azioni BBPM al 6 novembre – si sottolinea – non è il 14,8% riportato nel comunicato: il dato corretto è pari al 3,9%. Sulla base dei prezzi ufficiali di ieri, lo sconto (e non il premio) implicito nel corrispettivo annunciato da UniCredit lo scorso 25 novembre è salito al 14,2%”.

Castagna protesta: offerta non trasparente

L’operazione proposta da UniCredit non riconosce un premio a favore dei nostri azionisti, come confermato dal giudizio del mercato che sin dal primo giorno valuta il concambio a sconto”, commenta l’AD Giuseppe Castagna, aggiungendo “alla luce delle dichiarazioni rese in numerose occasioni e riportate dagli organi di stampa, non crediamo possa giovare alla trasparenza del mercato annunciare un corrispettivo facendo presupporre allo stesso tempo che potrebbe essere rivisto”.

“Siamo sorpresi dai continui riferimenti ad una nostra ventilata underperformance: trimestre dopo trimestre, con il lavoro di banca commerciale di territorio e il contributo delle nostre fabbriche prodotto, abbiamo garantito agli azionisti una crescita forte e continua, consentendo di triplicare il proprio investimento negli ultimi tre anni”, ha proseguito l’Ad, ricordando che “nel corso del 2024 Banco BPM ha corrisposto agli azionisti 1,45 miliardi di euro, pari a oltre il 15% della capitalizzazione di Borsa” in dividendi.

“Il fatto che Banco BPM abbia un così forte radicamento nel Nord Italia, in una delle aree più dinamiche e industrializzate d’Europa, ci consente di affrontare serenamente il futuro, al riparo dall’incertezza che caratterizza invece la presenza di UniCredit in Paesi come la Germania, alcune nazioni dell’Est Europa e soprattutto la Russia”, conclude il manager.