L’oro si conferma sui massimi di tutti i tempi alla ripresa delle trattazioni sui mercati internazionali, ad un soffio dai 3.000 dollari l’oncia. Un tetto che il metallo prezioso potrebbe facilmente sfondare a breve, grazie alla sua natura di bene rifugio, alimentata dalle tensioni geopolitiche e dalla guerra commerciale fra Usa e Cina, che hanno fatto impennare la domanda, ben oltre i record raggiunti nel 2024. Il future sull’oro scambia questa mattina a 2.916,21 dollari, nuovo massimo di tutti i tempi, mentre il prezzo spot si è attestato a 2.891,63 dollari (+1%).
Il programma “pilota” della Cina
La Cina ha annunciato venerdì scorso un programma “pilota” per il settore assicurativo, che consentirà alle compagnie di investire oltre 27 miliardi di dollari in oro, con l’intento di consentire loro di diversificare gli investimenti. Secondo la National Financial Regulatory Administration, la mossa mira ad ampliare i canali attraverso i quali i fondi assicurativi possono essere utilizzati, ottimizzare l’allocazione delle attività assicurative e migliorare le capacità di gestione delle attività e delle passività delle compagnie assicurative.
Grazie al piano messo a punto dalle autorità cinesi, dieci compagnie assicurative incluse le due maggiori – PICC Property & Casualty Co. e China Life – potranno investire sino all’1% dei loro asset in monete d’oro (oro spot) acquistate allo Shanghai Gold Exchange o in contratti a termine (future) e swap. Ciò si traduce in un investimento potenziale a medio-lungo termine del valore di 200 miliardi di yuan, pari a 27,4 miliardi di dollari. Il piano annunciato da Pechino si tradurrà in un forte aumento della domanda di oro, che si era impennata già nel 2024, per effetto delle tensioni internazionali.
Domanda raggiunge picco nel 2024
Frattanto, la domanda di oro ha toccato un picco nel 2024, secondo le ultime statistiche del World Gold Council, attestandosi a 4.974 tonnellate, dopo aver riportato una crescita record dell’1% nel quarto trimestre. Una domanda spinta soprattutto dalle banche centrali, che lo scorso anno hanno acquistato 1.000 tonnellate di oro, ma è crescita anche la domanda per investimenti, che ha raggiunto 1.180 tonnellate (+25%). La domanda di oro per la gioielleria si è ridotta invece dell’11% a 1.877 tonnellate e questo perché è cresciuto il prezzo della materia prima. Infatti, il valore della spesa per gioielleria è salito del 9% a 144 miliardi di dollari.
Bank of England conferma aumento ritiri
La Bank of England la scorsa settimana ha confermato di aver ricevuto una forte domanda di ritiro di oro fisico nelle ultime settimane, ma ha smentito le voci che parlavano di un azzeramento delle riserve in oro. Le riserve – ha precisato il vice governatore Dave Ramsden – sono calate di circa il 2%, ribadendo che la BoE è in grado di far fronte a questo aumento della domanda, seppur con un allungamento dei tempi di consegna, e smentendo invece i rumors che parlavano di un esaurimento delle riserve.
“Quello che sta succedendo va inquadrato nel contesto di quello che sta accadendo nell’economia globale”, ha spiegato Ramsden, notando che “il mercato Usa dell’oro fisico offre un sovrapprezzo rispetto a quello di Londra” e quindi gli operatori stanno cercando di “ottenere vantaggi da questo differenziale”.