Abusivismo finanziario, Consob oscura altri 4 siti: le frodi più frequenti

Oltre 1.000 siti oscurati dalla Consob. Focus su Cfd, forex e opzioni binarie, ma attenzione anche alle sedicenti piattaforme di crowdfunding

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Redazione

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Con il più recente ordine di oscuramento da parte di Consob di 4 nuovi siti web che offrono abusivamente servizi finanziari, sale a 1079 il numero dei siti complessivamente oscurati dalla Commissione a partire da luglio 2019, da quando l’Autorità è stata dotata del potere di ordinare l’oscuramento dei siti web degli intermediari finanziari abusivi. I siti per i quali la Consob nei giorni scorsi ha disposto l’oscuramento sono “Toroassets”, “Interactive”, “CFD Active”, “XTXMK”.

L’Autorità si è avvalsa dei poteri derivanti dal decreto legge crescita, in base ai quali Consob può ordinare ai fornitori di servizi di connettività Internet di inibire l’accesso dall’Italia ai siti web tramite cui vengono offerti servizi finanziari senza la dovuta autorizzazione.

Abusivismo finanziario: le fattispecie più frequenti

Le fattispecie più frequenti in materia di abusiva prestazione di servizi d’investimento sono le attività di trading sul forex e le opzioni binarie. Al riguardo, Consob precisa che “questi strumenti non sono di per sé illeciti; lo diventano se offerti da soggetti non autorizzati” sottolineando, tuttacia, che “il forex e le opzioni binarie sono strumenti finanziari altamente rischiosi” la cui  diffusione è dilagante.

Forex

Per Forex, in generale, si intendono i contratti di acquisto e vendita di valute regolati per differenza. Pertanto, quando si fa riferimento al c.d. “mercato forex”, – sottolinea la Consob – si è soliti intendere il mercato dei cambi, ossia un mercato finanziario globale fuori borsa (OTC) in cui gli operatori negoziano direttamente fra loro. Questo in realtà non è un vero e proprio mercato o, almeno, è un mercato assai diverso da quelli che generalmente conosciamo, come possono essere la Borsa di Milano o quella di New York. Il mercato forex, infatti, non ha un listino prezzi ma è una rete internazionale “decentrata”, in cui gli operatori (ad es. banche, imprese d’investimento, fondi speculativi, e i singoli investitori) acquistano, vendono e scambiano valute 24 ore su 24.

L’investimento nel forex è spesso presentato come un’attività semplice e che dà immediati guadagni ma – avverte la Consob – non si deve mai scordare la volatilità delle valute (rilevanti e improvvisi movimenti del prezzo della valuta) e, soprattutto, la leva finanziaria. L’effetto leva, infatti, permette anche con piccole somme investite di esporsi su grandi volumi di valuta e ciò comporta che, sia i guadagni, sia soprattutto le perdite, sono amplificati, rischiando di perdere con una certa facilità l’intera somma investita.

Sempre più frequenti sono poi le imprese che propongono agli investitori software che generano automaticamente operazioni su valute sulla base di algoritmi predefiniti. Affidandoci a tali strumenti – sottolinea la Consob – “si finisce per perdere completamente il controllo sui nostri investimenti, i quali possono essere effettuati anche quando noi non siamo al computer”.

Con il forex – si legge nelle linee guida della Consob – si possono perdere anche tanti soldi: secondo uno studio dell’AMF (l’Autorita francese dei mercati finanziari) è emerso che su 10 persone che investono sul forex, e si badi bene con società autorizzate, 9 perdono. Si può ben comprendere come il rischio sia ancora più elevato se la società è abusiva, perché in questo caso potrebbe anche essere probabile che le somme non siano realmente investite dalle società o che i software di trading siano manipolati.

Opzioni binarie

Forse ancora più insidiose del forex sono le opzioni binarie, strumenti finanziari che si stanno sempre più diffondendo in ragione della loro apparente semplicità. Le opzioni binarie – spiega la Consob – presentano una struttura (e quindi anche i rischi) simile a quella di una scommessa in quanto assicurano il pagamento di un importo predeterminato se l’evento (raggiungimento di un determinato livello di prezzo del titolo, indice o altro sottostante) si verifica entro una determinata scadenza temporale. Nel caso in cui l’evento non si verifichi, l’investitore perde tutta la somma investita.

Le opzioni binarie possono essere di vario tipo. Le più frequenti sono quelle alto/basso, tocca/non tocca e intervallo, ma in tutti i casi chi investe sa già prima quale sarà il suo eventuale guadagno (percentuale fissa del prezzo dell’opzione) e la sua eventuale perdita (intero prezzo dell’investimento). Un esempio di opzione binaria può essere il seguente: il valore del rame tra una settimana sarà più alto o più basso di quello di oggi? Se l’investitore per esempio scommette (è il caso di dirlo) che sarà più alto e indovina guadagnerà magari l’80% di quanto investito; nel caso contrario perderà tutto.

Ultimamente si stanno diffondendo opzioni binarie con una durata sempre più breve, ad esempio un’ora o un minuto. In tal modo si accentua all’estremo il loro carattere di scommessa perché è davvero difficile, se non impossibile, fare previsioni con un minimo di fondamento a così breve periodo.

Sedicenti piattaforme di crowdfunding

Quando un fenomeno è ancora poco conosciuto dalla gente è più facile introdursi nel sistema con condotte truffaldine. Ed è così che, con l’avvento dell’equity crowdfunding regolamentato dalla Consob, sono da subito parallelamente emerse sedicenti piattaforme di crowdfunding abusivo.  Occorre innanzi tutto precisare che il crowdfunding regolamentato dalla Consob è, ad oggi, solo l’equity crowdfunding, strumento che consente alle imprese che possano qualificarsi come start-up innovative di raccogliere capitale di rischio tramite portali on-line, nel rispetto di tutta una serie di accorgimenti a tutela dei possibili investitori.

Le imprese start up innovative, per poter accedere a tale possibilità di finanziamento, devono offrire le proprie azioni o quote solo attraverso i gestori di portali di crowdfunding autorizzati dalla Consob.

“Se quindi il gestore del portale (ossia il sito internet) con cui entrate in contatto non è ricompreso nell’albo dei portali disponibile sul nostro sito, – avverte la Consob – è possibile che vi troviate di fronte ad un’attività abusiva e, probabilmente, ad una truffa. Fate quindi molta attenzione!”