Fatturato record per questa azienda: +101%

Ricavi da record per Nvidia nel secondo trimestre 2023 a 13,51 miliardi di dollari

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Nvidia è inarrestabile nel suo percorso di successo. Nel secondo trimestre dell’anno, concluso il 30 luglio 2023, l’azienda nel campo tecnologico ha conseguito risultati eccezionali. Il fatturato ha toccato la cifra notevole di 13,51 miliardi di dollari, registrando un sorprendente aumento del 101% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un notevole incremento dell’88% rispetto al trimestre precedente. Un trimestre d’oro per Nvidia, che alla data del 30 luglio, il fatturato ha raggiunto la notevole cifra di 13,51 miliardi di dollari, segnando un impressionante incremento del 101% rispetto all’anno precedente e un notevole aumento dell’88% rispetto al trimestre precedente. L’utile per azione è balzato a 2,48 dollari, evidenziando un strabiliante incremento dell’854% rispetto all’anno scorso e un notevole aumento del 202% rispetto al trimestre precedente.

Trimestrale d’oro per Nvidia

È soprattutto l’area data center di Nvidia, che comprende anche la sua unità di intelligenza artificiale, a trainare i risultati straordinari. Questo settore ha registrato ricavi eccezionali pari a 10,32 miliardi di dollari, dimostrando un incredibile aumento del 171% rispetto all’anno passato. Inoltre, Nvidia ha espresso la previsione di generare vendite per un valore di 16 miliardi di dollari nel trimestre attuale, superando così la stima degli analisti, che si attestava a 12,6 miliardi di dollari. In questo momento, le azioni di Nvidia stanno mostrando una previsione di crescita superiore al 9%. La sua traiettoria ascendente sembra quindi inarrestabile.

I risultati conseguiti hanno catalizzato un notevole aumento dell’8% del valore delle azioni nelle negoziazioni after-hours al Nasdaq. La pubblicazione dei dati trimestrali di Nvidia era attesa con grande interesse dal mercato, principalmente a causa del suo potenziale impatto sui listini e sulle prospettive del settore. Le azioni stanno registrando un incremento di oltre il 200% dall’inizio dell’anno, grazie all’entusiasmo suscitato dalle prospettive legate all’intelligenza artificiale.

Questo settore è caratterizzato da grande fermento, in particolar modo in seguito all’annuncio del futuro debutto di Arm Holdings al Nyse. Questo movimento è destinato a diventare l’operazione di Initial Public Offering (IPO) più imponente dell’anno negli Stati Uniti, generando ulteriore agitazione e interesse all’interno del settore.

Superate le previsioni degli analisti

Nelle giornate antecedenti alla divulgazione dei risultati trimestrali di NVIDIA, gli analisti avevano previsto un incremento delle entrate e dell’EPS da parte dell’azienda, ma le loro aspettative non erano così sorprendentemente elevate. Il valore effettivo delle entrate è stato di 13,51 miliardi di dollari, superando notevolmente la loro stima di 11,1 miliardi di dollari. Questo dato rappresenta un notevole balzo rispetto ai 6,7 miliardi di dollari registrati nel trimestre dell’anno precedente.

Tra gli analisti consultati da Bloomberg, quelli meno ottimisti avevano previsto ricavi pari a 11,04 miliardi di dollari. Questa previsione si basava sui dati di NVIDIA pubblicati a maggio, che stimavano ricavi compresi tra 10,78 e 11,22 miliardi di dollari per il secondo trimestre fiscale. Riguardo all’EPS, il dato reale per il secondo trimestre si è attestato a 2,70 dollari, superando l’ipotesi iniziale di 2,07 dollari. Questa stima già rappresentava un incremento del 305% rispetto all’anno precedente (0,51 dollari) per il secondo trimestre fiscale del 2023.

Sul fronte delle prospettive future, sempre Bloomberg ha indicato che per il trimestre in corso si prevedevano ricavi pari a 12,51 miliardi di dollari, con un margine lordo del 70,5% e spese operative di soli 2,05 miliardi.

Nel complesso, nell’arco dell’anno, il valore delle azioni di NVIDIA è più che triplicato dall’inizio dell’anno, segnando un incremento del 212%. Questo guadagno rappresenta la crescita più significativa tra le aziende componenti dell’indice S&P 500, ed è interessante notare che il prezzo delle opzioni call (opzioni che conferiscono il diritto di acquistare) è superiore a quello delle opzioni put (opzioni che conferiscono il diritto di vendere), suggerendo una forte aspettativa di ulteriori rialzi rispetto a possibili ribassi.

La posizione di Nvidia nell’IA

L’ottimismo espresso dagli analisti e i risultati finanziari riportati nei trimestrali di Nvidia contribuiranno ad aumentare la comprensione dell’attuale trend nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Praticamente tutte le principali aziende informatiche stanno investendo ingenti somme nel settore, ma in passato diversi esperti hanno espresso preoccupazione riguardo a un possibile gonfiarsi di una bolla finanziaria dietro a questo fervore, destinata a scoppiare. Questi timori sono stati alimentati dai dubbi sulla reale capacità di Nvidia di garantire un’offerta sufficiente per soddisfare la crescente e insaziabile domanda di apparecchiature per i data center dedicati all’intelligenza artificiale.

Si tratta di una dinamica di corsa tra domanda e offerta, così fondamentale che può rappresentare una minaccia anche per aziende di dimensioni considerevoli come Nvidia . Fin dall’analisi iniziale, c’era la supposizione che la richiesta di chip per l’intelligenza artificiale generativa, utilizzati in strumenti come ChatGPT, fosse ancora solida. Era emerso che Nvidia potesse non riuscire a far fronte a questa domanda in rapido aumento, con una richiesta di chip IA superiore del 50% rispetto all’offerta aziendale.

Tuttavia, l’attrattiva dei chip Nvidia è universale: sia fornitori di servizi cloud come Microsoft e Apple, che aziende di tutto il mondo, ambiscono a questa tecnologia. Anche in paesi come la Cina la richiesta è in aumento, tanto che le aziende locali stanno effettuando ordini urgenti per accumulare scorte di chip prima che possano entrare in vigore restrizioni alle esportazioni statunitensi.

L’andamento attuale riflette una situazione complessa in cui il bilanciamento tra l’entusiasmo per l’intelligenza artificiale e la capacità dell’industria di soddisfare la crescente domanda rappresenta una sfida cruciale.

Jensen Huang, il fondatore di Nvidia

Jensen Huang, un visionario di spicco nella Silicon Valley, è noto come fondatore e CEO di Nvidia, azienda che ha rivoluzionato grazie all’intuizione sull’Intelligenza Artificiale (IA). Nato nel 1963 a Tainan, Taiwan, emigrò negli USA a 10 anni a causa delle tensioni politiche. La sua educazione nell’istituto “Oneida Baptist” nel Kentucky fu difficoltosa, affrontando un ambiente scolastico complicato e il bullismo.

All’Università dell’Oregon si laureò in ingegneria elettrica e informatica, poi alla Stanford si specializzò nei semiconduttori. Qui nacque l’idea di Nvidia, preceduta da esperienze in aziende come AMD.

Nel 1993, assieme a Chris Malachowsky e Curtis Priem, creò Nvidia per innovare l’elaborazione grafica. Nel 1999 lanciarono la GeForce 256, rivoluzionaria GPU che ridefinì i videogiochi e l’elaborazione grafica.

Huang continuò ad innovare, portando Nvidia oltre le GPU tradizionali, focalizzandosi sull’IA negli ultimi 10 anni. Le GPU Nvidia divennero potenti strumenti per l’addestramento delle reti neurali dell’IA, posizionando Nvidia come partner chiave per sfide d’intelligenza artificiale. Grazie a ciò, l’azienda crebbe da startup promettente a gigante globale, con capitalizzazione di oltre un trilione di dollari, guidata dalla visione di Huang.