L’estate italiana delle foto agli scontrini pazzi e degli addebiti “creativi”, come l’ormai celebre taglio del tramezzino, ha solleticato l’attenzione della CNN. “Una vacanza italiana può essere un’esperienza impagabile per coloro che hanno goduto di tutto ciò che questo Paese ha da offrire. Ma l’estate del 2023 diventerà una delle più costose della storia dopo una serie di scandali sui prezzi in bar e ristoranti che hanno colpito allo stesso modo turisti stranieri e italiani” scrive Barbie Latza Nadeau sulle prime pagine del colosso dell’informazione mondiale.
Gli scontrini più pazzi della calda estate italiana
La giornalista americana passa in rassegna i casi mediatici più eclatanti del rovente agosto-salasso italiano (qui la top 20 dei rincari rispetto al 2022): dalla coppia che ha ha dovuto sborsare 2 euro per vedersi tagliare a metà il toast sulle rive del Lago di Como alla giovane madre di Ostia cui hanno fatto pagare 2 euro per riscaldare il biberon del bambino nel microonde; dalla coppia di turisti cui sono stati addebitati 60 euro per due caffè e due bottigliette d’acqua all’Hotel Cervo in Sardegna (anche se il proprietario ha detto alla CNN che i prezzi erano chiaramente indicati e l’addebito è principalmente dovuto alla vista sui costosi yacht del vicino porto) ai turisti cui sono stati segnati sullo scontrino 2 euro in più per un secondo piatto (vuoto) vicino a Portofino.
E ancora un extra di 10 centesimi per una spolverata di cacao su un cappuccino in un bar del Lago di Como (“I caffè italiani usano raramente il cacao sui cappuccini” si sarebbe difeso il barista) e, non da ultimo – anche se la CNN quest’ultimo non lo cita – lo scontrino della vergogna presentato da un un ristorante nel centro di Siracusa dove un gruppo di cinque amici per una cena a base di pesce ha dovuto sborsare la cifra di 476 euro. E ok che l’astice è carissimo, ma si parla pur sempre di uno spaghetto con un po’ di condimento, che i poveri clienti hanno pagato ben 126 euro ognuno.
Tra i casi peggiori, prosegue la CNN, ci sono gli stabilimenti balneari. In Puglia, documenta ancora la reporter, il noleggio giornaliero di due lettini e un ombrellone durante la settimana è in media di 50 euro, e quasi il doppio nel fine settimana, ma più a nord il prezzo per sedersi in prima fila in una spiaggia affollata può essere il triplo, partendo da circa 150 euro al giorno durante la settimana, soprattutto nelle zone più esclusive come la Liguria, Portofino in primis.
Questi casi, gli “scontrini pazzi” appunto, sono stati documentati tra gli altri dal gruppo di protezione dei consumatori Consumerism No Profit, che segnala un incredibile aumento del 130% dei prezzi nelle zone turistiche in Italia quest’estate, scrive la CNN.
La difesa dei ristoratori
I ristoratori dal canto loro si difendono citando tutti gli aumenti che hanno dovuto subire. Dalla farina +200% rispetto al 2022 alla mozzarella +60% all’affitto dei locali +30% in dieci anni e la lista è lunga e potrebbe continuare, ha spiegato qualche giorno da una nota di Tni Ristoratori Italia.
“Non si parla di questo, ma di uno scontrino di 2 euro per un piatto condiviso. Guarda caso questi polveroni vengono sollevati proprio nel momento in cui si deve far dimenticare il grosso dramma di inflazione, mutui alle stelle, speculazioni e aiuto forzato alle povere banche. Basta mettere in croce e colpire l’intera categoria di ristoratori per due o tre scontrini. Sono casi isolati e comunque ogni ristorante – ha spiegato Raffaele Madeo, presidente di Tni Ristoratori Italia – ha tutti i prezzi ben visibili sui menù”. A prescindere dalla visibilità o meno, restano cifre esorbitanti.
Turismo italiano salvo grazie agli stranieri
Ad ogni modo, continua la CNN, “non sono solo i ristoratori a guidare i prezzi. I prezzi elevati del carburante e dell’energia hanno reso l’estate incredibilmente costosa”.
I prezzi in Italia sono diventati così fuori controllo – circa il 240% più alti rispetto ad altre destinazioni del Mediterraneo – che molti italiani stanno abbandonando le loro solite mete, optando invece per Paesi vicini come l’Albania e il Montenegro, “che non offrono esattamente lo stesso fascino o la cucina italiana, ma sono abbordabili”. Anche la premier Giorgia Meloni d’altronde ne ha approfittato per una breve vacanza al mare in Albania, e ha persino pagato il conto agli italiani che sono scappati dal ristorante senza saldare, come farebbe “una buona madre severa” hanno scritto i media albanesi.
A “salvare” l’estate italiana ci hanno pensato gli stranieri. I turisti che arrivano da oltreconfine hanno più che compensato il calo, con il Ministero del Turismo italiano che prevede che 68 milioni di turisti visiteranno l’Italia durante l’estate, oltre 3 milioni in più rispetto alle cifre pre-pandemia. I turisti americani e asiatici sono arrivati a frotte quest’anno, affermano dal ministero, sostituendo i turisti russi che tendevano a spendere di più e rimanere più a lungo, ma che quest’anno sono assenti a causa degli ovvi motivi collegati alla guerra in Ucraina.
Quanti italiani in vacanza
Nel terzo anno più bollente per il pianeta, dopo 2016 e 2020, sono comunque oltre 20 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza quest’anno nel mese di agosto, in aumento del 25% rispetto a luglio. A luglio gli italiani in vacanza sono stati 15,6 milioni, con un aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Quanto emerge dall’ultima analisi Coldiretti/Ixè fotografa la grande voglia di ferie degli italiani ad agosto, nonostante il traffico da bollino rosso, il clima pazzo (o dovremmo dire semplicemente tropicale, ormai), il caro prezzi che dissangua i risparmi, a partire da benzina e gasolio alle stelle.
Agosto, dedicato tradizionalmente a vacanze e gite, registra quest’anno una netta preferenza sulle mete nazionali – sottolinea Coldiretti – spinta da una maggiore prossimità ai luoghi di residenza, “dal desiderio di riscoprire le bellezze d’Italia o dalla voglia di ritornare in posti già conosciuti dove ci si è trovati bene negli anni precedenti e si è più tranquilli rispetto ad ambiente, servizi e persone”. Ma “c’è anche una quota del 29% di italiani, tra coloro che viaggiano, che ha deciso di trascorrere una vacanza all’estero nonostante i timori legati alla problematica situazione internazionale con la guerra in Ucraina”.
Per la maggioranza degli italiani in viaggio (50%) la durata della vacanza è inferiore alla settimana, mentre per quasi un italiano su tre (25%) è compresa tra 1 e 2 settimane, ma c’è un fortunatissimo 4% che starà fuori addirittura oltre un mese. La meta preferita è sempre il mare, ma piace anche molto l’Italia “minore”, quella dei parchi, della campagna, dalla montagna e dei piccoli borghi che ben il 72% degli italiani in vacanza dichiara di visitare, anche solo per un giorno.