Gas, è la fine del mercato tutelato: cosa succede ora

Nel 2024 scatterà il passaggio obbligato al mercato libero delle bollette di luce e gas. Ma cosa vuol dire nel concreto? Cosa cambia per gli italiani?

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Ormai ci siamo: la fine del mercato tutelato del gas è sempre più vicina. La deadline è stabilita all’alba del 2024. Dopodiché resterà in piedi soltanto il regime di mercato libero, con conseguente cambiamento radicale delle abitudini di consumo energetico degli italiani. Cosa succederà con l’avvento del nuovo anno per quanto riguarda le utenze domestiche?

Cosa cambia nel 2024

Mentre il Governo Meloni valuta come traghettare i contribuenti di luce e gas attraverso questa epocale transizione, l’attenzione è rivolta in particolare ai clienti vulnerabili, “tenendo conto dell’instabilità dei prezzi dell’energia in questa fase storica”. Tale categoria potranno godere ancora del servizio di maggior tutela, in attesa di un provvedimento mirato dell’Autorità per l’energia (Arera). Il tutto senza escludere un eventuale (ulteriore) rinvio o proroga della scadenza del mercato tutelato per tutti gli utenti.

Entro il 10 gennaio i clienti dovranno formalizzare il passaggio al mercato libero, pena la fine dell’utenza all’asta. Coloro che non effettueranno il passaggio non subiranno l’interruzione delle forniture, bensì avranno la possibilità di aderire al Servizio a tutele graduali (Stg, ne avevamo parlato qui) fino a un massimo di quattro anni. Discorso diverso per i clienti considerati vulnerabili, che rimarranno invece transitoriamente riforniti nell’attuale servizio di maggior tutela, in attesa di un provvedimento mirato dell’Autorità per l’energia.

Cosa si intende per clienti vulnerabili

Sono considerati tecnicamente clienti vulnerabili le seguenti categorie:

  • chi ha un’età superiore ai 75 anni;
  • chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio è percettore di bonus energia);
  • chi versa in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate dall’energia elettrica o i soggetti presso i quali sono presenti persone che versano in tali condizioni;
  • chi è un soggetto con disabilità ai sensi della legge 104/92;
  • chi si trova in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • chi si trova in un’isola minore non interconnessa.

Come funzionano mercato libero e mercato tutelato

Stando ai dati più aggiornati dell’Arera, nel 2022 la quota delle famiglie che hanno acquistato il gas in regime di maggior tutela è calata al 33,2%, pari praticamente a un terzo degli italiani. Parliamo di circa 9,5 milioni di utenti per quanto riguarda la luce e di 6,5 milioni per il gas.

Sul sito ufficiale dell’Arera si precisa cosa si intende con “servizio di maggior tutela” nell’ambito delle bollette energetiche. Si tratta di “servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche (prezzo) e contrattuali definite dall’Autorità destinati ai clienti finali di piccole dimensioni (quali famiglie e microimprese) che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero”. Il prezzo è stabilito ogni trimestre sulla base di vari fattori, tra cui il costo dell’energia, le spese di rete e di distribuzione.

Il mercato libero dell’energia fa invece la sua comparsa con il Decreto Bersani del 1999, che recepiva una direttiva Ue in tema di liberalizzazioni. Il sistema prevede che i prezzi siano la risultante della mutua interazione di produttori e consumatori. Per definizione, nel libero mercato venditori e acquirenti non si forzano o ingannano a vicenda, né sono forzati da terzi. A dispetto del nome, questa “nuova” forma dovrebbe tutelare maggiormente i contribuenti rispetto al regime di maggior tutela.

Come passare al mercato libero

Ma come si passa concretamente al mercato libero nel 2024? La transizione è gratuita e può essere effettuata in qualsiasi momento. Bisognerà contattare un fornitore di energia elettrica del mercato libero e richiedere un’offerta. Se non si passa al mercato libero entro le date stabilite, si verrà automaticamente trasferiti a un fornitore del mercato libero che sarà scelto direttamente dall’Arera.

Pro e contro del “nuovo” sistema

Il perché è presto detto: nel corso degli anni le società fornitrici si sono moltiplicate, e col passaggio al mercato libero saranno in concorrenza per offrire agli utenti la soluzione migliore e più conveniente. In altre parole: si aprirà la strada a maggiori sconti e promozioni, con la possibilità inoltre di poter cambiare fornitore in qualunque momento.

C’è tuttavia, come sempre, anche il rovescio della medaglia. Essendo un sistema in cui i prezzi vengono determinati dalle logiche di mercato, il regime “libero” impone all’utente il continuo confronto delle offerte dei diversi fornitori (che dovrà fare per conto suo) e la gestione totale del contratto di fornitura.