Bollette, addio al mercato tutelato dal 2024: cosa cambia e per chi

Entro il 10 gennaio 2024 è previsto il passaggio obbligatorio al mercato libero delle utenze che usufruiscono delle tariffe a maggior tutela: ecco le condizioni

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Sono circa 9,5 milioni gli italiani che beneficiano delle tariffe a maggiore tutela sulle bollette delle luce, mentre 6,5 milioni coloro che ne usufruiscono per il gas. In entrambi i casi le utenze dovranno passare al mercato libero entro il 10 gennaio 2024 per evitare di finire all’asta. Coloro che non faranno il passaggio non subiranno l’interruzione delle forniture, ma avranno la possibilità di aderire al servizio a tutele graduali (Stg), della durata fino a quattro anni. Discorso diverso per i clienti considerati vulnerabili, che rimarranno invece transitoriamente riforniti nell’attuale servizio di maggior tutela, in attesa di un provvedimento mirato dell’Autorità per l’energia, Arera.

Il servizio a tutele graduali

Inizialmente previsto per luglio 2019, l’obbligo del passaggio al mercato libero delle utenze di gas e luce, quello in cui le condizioni dei contratti sono fissati dagli operatori, è stato rinviato fino all’ultima scadenza delle tariffe a maggior tutela fissata per il 31 dicembre 2023, con il termine del 10 gennaio 2024 per decidere a quale operatore passare (qui avevamo parlato dell’ultima proroga del mercato tutelato).

A inizio agosto l’Arera ha approvato a inizio una delibera in base alla quale si stabilisce che per la selezione degli operatori chiamati a fornire il servizio tutele graduali ai clienti cosiddetti “non vulnerabili”, saranno indette delle aste tra gli operatori con un sistema a turno unico, a busta chiusa e simultaneo per ciascuna delle 26 aree territoriali in cui è stata divisa l’Italia.

Ognuna di queste zone ha una media di 220mila unità e gli operatori che parteciperanno alle aste potranno ricevere l’assegnazione di un massimo del 30% delle aree e dovranno rispettare rigidi requisiti di solidità economico-finanziaria, gestionale ed operativa. Per le aree rimaste senza assegnazione si potrà ricorrere ad un’asta di “riparazione”.

Il prezzo applicato sarà unico in tutto il Paese con un sistema di perequazione per i venditori. Le condizioni contrattuali applicate al Stg saranno simili a quelle delle offerte ‘Placet’, nelle quali la tariffa è decisa liberamente dal venditore e rinnovata ogni 12 mesi, mentre la struttura del prezzo è stabilita dall’Autorità e inderogabile come le condizioni contrattuali (ad esempio garanzie, rateizzazione) (qui avevamo dell’ultima impennata del gas, mentre qui abbiamo spiegato cosa succederà alle bollette dopo la scadenza del bonus sociale).

L’operatore che fornisce il cliente nell’ambito della maggior tutela dovrà allegare ad almeno due bollette (tra settembre 2023 e marzo 2024) una specifica informativa, distinguendo tra clienti vulnerabili e clienti non vulnerabili. A quest’ultima categoria il fornitore dovrà poi comunicare in maniera chiara il cambio verso il fornitore del Stg selezionato tramite asta.

Chi sono i clienti vulnerabili

L’Arera specifica che si considerano clienti vulnerabili:

  • chi ha un’età superiore ai 75 anni;
  • chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio è percettore di bonus energia);
  • chi versa in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate dall’energia elettrica o i soggetti presso i quali sono presenti persone che versano in tali condizioni; chi è un soggetto con disabilità ai sensi della legge 104/92;
  • chi si trova in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi; chi si trova in un’isola minore non interconnessa.