Eni pianifica investimenti per 27 miliardi di euro entro il 2027

Nuovo piano di Eni per il 2024-2027: investimenti per 27 miliardi di euro. Si punta sulla transizione energetica

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Redazione

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Eni ha annunciato, nel suo piano strategico per il periodo 2024-2027, la volontà di fare investimenti netti totali di 27 miliardi di euro, al netto della cassa derivante dall’attività di portafoglio. Questo si traduce in una media annua di investimenti di circa 7 miliardi di euro, che rappresenta una riduzione di oltre il 20% rispetto al piano dello scorso anno. Questa riduzione è attribuita all’ottimizzazione della spesa, al miglioramento della qualità dei progetti e al maggiore contributo della gestione del portafoglio.

A fare la differenza sarà dove Eni sceglierà di investire i miliardi. Nella giornata dedicata alla presentazione del piano strategico 2024-2027, l’amministratore delegato Claudio Descalzi ha parlato alla comunità finanziaria. Come ha detto, la sua sarà una gestione molto oculata degli investimenti e su una serie di iniziative di efficienza nelle attività corporate che garantiranno, nell’arco del piano, 1,8 miliardi di euro di risparmi.

Descalzi punta sulla transizione energetica, che richiama nel suo discorso spiegando che può essere realizzabile se genera ritorni adeguati e sostenibili. In questo modo non vivrà di sussidi, continua l’amministratore delegato di Eni, ma “riuscirà a stare sul mercato” e saprà essere “un business in cui credere”.

Il piano 2024-2027 di Eni: investimenti per 27 miliardi

Sarà di 27 miliardi di euro il valore degli investimenti nel piano 2024-2027 di Eni. Questi saranno finalizzati a dare il miglior risultato per lo sviluppo dei business tradizionali, ma anche per accelerare la crescita di nuove prospettive legate alla transizione energetica. Come spiega l’ad Claudio Descalzi, sarà necessario mettere in campo una strategia oculata sul fronte dell’impegno finanziario.

La società si impegna quindi a garantire un potenziamento della remunerazione assicurata agli azionisti, mediante dividendi e buyback in aumento rispetto al precedente 25-30%; la cedola proposta toccherà un euro nel 2024, in aumento di oltre il 6%, mentre il riacquisto di azioni proprie sarà di 1,1 miliardi. Anche la gestione del portafoglio si vuole più efficiente, da questo si prevede un contributo netto in termini di cassa di 8 miliardi, come prodotto del bilanciamento tra dismissioni ed eventuali acquisizioni.

“Grazie a queste azioni, stiamo rendendo Eni ancora più profittevole, meglio diversificata e con fondamentali più solidi, potenziando la remunerazione agli azionisti. Riteniamo – dice Claudio Descalzi – che la transizione energetica possa essere realizzabile se genera ritorni adeguati e sostenibili, e pone le basi per nuove e profittevoli forme di business. Ed è proprio quello che stiamo facendo”.

La strategia per il 2024-2027: Enilive e Plenitude

Nel piano è stato dato spazio alla transizione energetica, che in casa Eni passa attraverso Enilive e Plenitude. In particolare la bioraffinazione di Enilive prevede una capacità di oltre 3 Mtpa (milioni di tonnellate l’anno) al 2026 e di oltre 5 Mtpa al 2030, con un tasso di crescita di circa il 20%. Le stime sono quindi in crescita, con 1 miliardi di euro nel 2024 e 1,6 miliardi per il 2027. Un risultato che sarà ottenuto con la crescita della capacità di bioraffinazione, l’attività di rebranding delle stazioni di servizio e all’aumento del contributo dei servizi non-oil.

Anche per Plenitude è prevista una crescita, con una capacità installata di energia rinnovabile che sarà pari a 4 gigawatt nel 2024, e più raddoppiata a oltre 8 GW nel 2027, per poi raggiungere gli oltre 15 GW entro il 2030. Spunta anche sui punti di ricarica per veicoli elettrici, che saranno circa 24 mila nel 2024 e più che raddoppiati entro il 2027.