Luce e gas, il Governo prepara la rivoluzione del mercato

L'amministrazione Meloni prepara un nuovo Decreto Energia con grandi novità per famiglie e nel campo delle rinnovabili. In vista della fine del mercato tutelato di luce e gas

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Il Governo Meloni promette importanti novità nel settore dell’energia. Dal Consiglio dei ministri si attende l’approvazione di un nuovo decreto che ha l’obiettivo di riformare – o addirittura “rivoluzionare” – il mercato domestico di luce e gas (ancora aumenti in arrivo, bollette +10% in autunno).

Il tutto entro la fine di settembre e in vista del 10 gennaio 2024, data che segnerà la fine del mercato tutelato, con un ampio focus su fonti rinnovabili e in particolare su eolico offshore. L’iter è già avviato e molte norme già definite. Eccole di seguito, nella versione circolata nella bozza del provvedimento

Il nuovo Decreto Energia

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha annunciato il decreto durante un convegno a Roma al Gse (Gestore dei servizi energetici) parlando dell’imminente stop al mercato tutelato di luce e gas, in virtù del quale i prezzi delle forniture vengono stabiliti dall’autorità pubblica Arera. Alcune novità sono meno urgenti di altre, e probabilmente potrebbero essere presentate sotto forma di disegno di legge.

Al centro del summit e del provvedimento ci sono le cosiddette Comunità energetiche rinnovabili. L’intervento del Governo si inserisce in questo senso “nella liberalizzazione per le famiglie, in un momento in cui non c’è la certezza che il quadro geopolitico tenga, e che quindi i prezzi possano essere previsti”, ha sottolineato il ministro.

La fine del mercato tutelato e il nucleare

Come abbiamo spiegato qui, la seconda settimana del 2024 cesserà di esistere il mercato tutelato di luce e gas. Gli utenti “in regime di maggior tutela” (al momento circa un terzo del totale) dovranno quindi passare al mercato libero. Chi non provvederà al passaggio, si vedrà attribuire un operatore in automatico tramite il “Servizio a tutele graduali”, della validità di tre anni. Il nuovo Decreto Energia interviene proprio su questo punto, regolamentando il passaggio con tutele e garanzie per i contribuenti.

Il provvedimento consentirà inoltre ai Comuni di autocandidarsi per ospitare la discarica nazionale dei rifiuti nucleari. Anche in questo caso il Ministero conferma la linea del Governo: la necessità di stabilire dove collocare l’impianto nel quale saranno stoccati 78mila metri cubi di rifiuti radioattivi a bassa e media intensità. Ce ne sono poi 17mila invece classificati “ad alta intensità” e sono prodotti dalle quattro ex centrali e da altri impianti. Si vuole dunque ampliare l’attuale lista di 67 siti individuati da Sogin, l’azienda pubblica incaricata dello smantellamento nucleare.

Nelle intenzioni della maggioranza c’è anche la proroga del bonus sociale bollette, tramite il quale chi ha un ISEE fino a 15mila euro (o fino a 30mila euro per le famiglia con quattro o più figli, che comunque manterranno il bonus fino al 31 dicembre 2023) ottiene direttamente lo sconto in bolletta, senza dover fare domanda.

Le novità per le energie rinnovabili

Uno dei grandi focus del decreto legge riguarda, come abbiamo accennato, il settore delle rinnovabili. Come riferito da Pichetto Fratin, il testo “interviene sulla definizione delle aree idonee per le rinnovabili e per l’eolico offshore. Dobbiamo produrre senza devastare il territorio”.

In accordo col Ministero della Cultura, si è deciso di porre dei paletti per il posizionamento di parco energetico: la distanza minima è di 3 chilometri dal più vicino centro abitato, mentre è ancora in via di definizione la questione delle aree agricole. Per quanto riguarda l’offshore, e dunque l’installazione di impianti in mare, l’Esecutivo studia i contorni legislativi per il posizionamento di grandi piattaforme di eolico “fino a 50 chilometri quadrati”.