Caro vita: arriva il carrello della spesa a prezzi calmierati

Un paniere a prezzi calmierati con i beni a più largo consumo come pasta, riso, latte, uova, olio. Il ministro Urso cerca un’intesa con la grande distribuzione.

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Redazione

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Il ministero delle Imprese e del made in Italy sta lavorando su un paniere di beni a prezzi calmierati che comprende i prodotti a più largo consumo come pasta, riso, latte, uova, olio. La misura dovrebbe arrivare insieme a un intervento contro le pratiche distorsive del mercato delle compagnie aeree  (per approfondire il tema del caro biglietti leggi qui). “Il mio impegno in questi giorni è fronteggiare l’inflazione, che si sta riducendo, ma deve accelerare la discesa, per non diventare strutturale”, ha spiegato il ministro Adolfo Urso prima di una serie di incontri in cui ha incontrato le aziende della filiera della pasta, la grande distribuzione e le realtà dei prodotti dell’infanzia.

La strategia di Urso

“È iniziato un confronto che dovrebbe portarci a un’intesa con la grande distribuzione, ma dobbiamo coinvolgere anche il sistema produttivo”, ha dichiarato Urso il ministro al termine degli incontri. “Penso che nella prossima settimana – ha aggiunto – entreremo nel vivo di questo confronto per raggiungere formalmente un’intesa che possa consentire ai cittadini di percepire una significativa riduzione dei prezzi dei beni a maggior consumo”. “Abbiamo fatto una proposta che riguarda un accordo che possa consentirci di fare delle campagne con un paniere con una serie di prodotti calmierati”, ha spiegato Urso aggiungendo che “questo si aggiunge all’iniziativa della social card per le famiglie più bisognose” (qui maggiori dettagli sulla misura di sostegno al reddito).

Quanto costa il “carrello della spesa”

Con un’inflazione di giugno scesa al 6,4% , i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” (l’insieme di beni che comprende gli alimentari e i prodotti per la cura della casa e della persona) hanno fatto registrare una frenata della crescita tendenziale (+10,5%). Nonostante i valori del comparto alimentari siano leggermente rallentati continuano a mostrare un andamento particolarmente “caldo”. Nel complesso, a livello tendenziale le quotazioni dei beni alimentari sono scese dal +11,4% di maggio al +10,7%, essenzialmente per effetto del rallentamento dei prezzi dei prodotti lavorati (da +13,2% a +11,5%), solo in parte compensata dall’accelerazione dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +8,8% a +9,4%).

L’intesa con la grande distribuzione

La prossima settimana potrebbe entrare nel vivo il confronto per arrivare a un’intesa con la grande distribuzione su un paniere di prodotti che possa consentire ai cittadini di percepire una “significativa” riduzione dei prezzi, nell’auspicio del ministro. Il progetto sui prodotti di largo consumo dovrebbe coinvolgere anche i produttori. Inoltre vi potrebbero aderire anche altri esercizi commerciali. Per Assoutenti l’iniziativa è un “importante successo”, ricordando come gli alimentari nell’ultimo anno hanno subito rincari per 846 euro di maggiore spesa a famiglia. Sospende il giudizio invece l’Unione nazionale consumatori che vede possibili rischi, come per esempio che il prezzo di alcuni prodotti venga congelato in un momento in cui invece dovrebbero iniziare a scendere.