Social Card, cosa si può comprare: prodotti vietati

Tutti i negozi di generi alimentari accetteranno la Social Card del governo: ecco tutti i divieti previsti e le incongruenze inspiegabili

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Luca Incoronato

Giornalista pubblicista

Giornalista pubblicista ed esperto copywriter, ho accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter

Avete di certo sentito parlare della social card voluta dal governo Meloni. Un metodo ideato per offrire un sostegno economico a più di un milione di famiglie. Elemento in comune? Tutti i nuclei devono avere un ISEE inferiore a 15mila euro.

L’obiettivo concreto è quello di tendere la mano in merito all’acquisto di generi alimentari di prima necessità. Come avvenuto al tempo per il Reddito di Cittadinanza, però, in tantissimi non possono fare a meno di chiedersi quale sia l’elenco dei prodotti che è possibile acquistare. Il dubbio è che esista una lista di cibi e bevande inseriti in un elenco vietato.

Le cose stanno esattamente così. Non tutto ciò che rientra nella categoria cibi e bevande è acquistabile con la social card. Vediamo quindi nel dettaglio in che modo muoversi per usare correttamente questo strumento.

Cos’è la social card

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, si è espresso in merito all’uso della social card. Ci ha tenuto a sottolineare, rispondendo alle polemiche, come il governo Meloni non miri affatto a decidere ciò che gli italiani debbano o meno mangiare.

Ovvio, però, che dei limiti siano stati posti, evitando in questo modo che l’aiuto venga sperperato (vedremo in seguito come, ndr). Ecco le sue parole: “Ci sono quasi tutti i prodotti dell’alimentazione. Figuriamoci se imponiamo ai cittadini cosa mangiare”.

La nuova carta acquisti sarà disponibile a partire dal 18 luglio. Il bonus porta il nome di Dedicata a te e, come detto, mira a consentire l’acquisto di beni di prima necessità.  Le famiglie coinvolte sono 1.3 milioni, scelte in base ai dati ISEE. A dire il vero, però, i nuclei che non superano quota 15mila euro sarebbero di più. Il sostegno economico, però, è stato attivato unicamente per i soggetti che non ricevono altri tipi di aiuti o indennità.

Dal 18 luglio sarà resa disponibile una carta prepagata PostePay, il cui valore è di 382.50 euro. Questa potrà essere utilizzata soltanto entro il 31 dicembre.

Cibi e bevande consentiti e vietati

Nell’elenco dei cibi consentiti con la Social Card ci sono tutti i tipi di carni, dalle suine alle ovine, dalle bovine alle caprine, fino ad avicole e cunicole. Spazio poi al pescato fresco, così come alle uova, al latte e ai suoi derivati.

Non sono stati esclusi i prodotti di panetteria, pasticceria e biscotteria. Sarà inoltre possibile comprare: paste alimentari, avena, malto, farro e mais. Nessun divieto sul fronte dei cereali e delle farine di cereali.

Ortaggi freschi e lavorati potranno rientrare nella propria spesa assistita. Pelati e conserve sono consentiti, così come legumi, frutti oleosi, semi e, in generale, la frutta di ogni tipologia. Come potrebbe mancare l’acqua tra i prodotti di prima necessità. Quella minerale può andare nel carrello, così come caffè, tè e camomilla. I propri piatti potranno poi essere conditi con olio d’oliva e di semi.

Completiamo così l’elenco:

  • alimenti per bambini;
  • cibi per la prima infanzia;
  • miele naturale;
  • lieviti naturali;
  • zuccheri;
  • cioccolato;
  • cacao in polvere.

Non sono mancate ovviamente delle critiche, dal momento che i cibi surgelati, che consentono di risparmiare, vengono esclusi dall’elenco dei prodotti acquistabili. Su questo aspetto il governo predilige i prodotti freschi, e così anche il tonno in scatola è bandito.

Abbiamo così iniziato a parlare dei prodotti vietati, che non è possibile acquistare con la Social Card. Vere e proprie incongruenze, dal momento che il cioccolato e il cacao, così come il miele, vengono ben accolti. Nulla da fare, invece, per le marmellate. Il tè e la camomilla potranno rientrare nel carrello ma nulla da fare per le tisane. L’ultima incongruenza, infine, è legata a zucchero e sale. Dei due va bene soltanto il primo.

Come detto, la carta del governo si potrà usare soltanto per cibi e bevande, quindi niente abiti, anche se cose fondamentali come intimo, pannolini o altro. Divieto assoluto, poi, per bevande alcoliche e tabacco. Rassicurante però il fatto di non dover lottare per individuare un esercizio aderente all’iniziativa. La Social Card sarà accettata in tutti gli esercizi di beni alimentari.