Menù a prezzi calmierati contro il caro-ristoranti: il piano del Governo

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy sarebbe al lavoro su un'iniziativa rivolta alle famiglie con bambini per tagliare i prezzi al ristorante.

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Menù per bambini a meno di 10 euro e piatti del territorio a prezzi scontati. Sulla falsariga del patto anti-inflazione per il carrello della spesa, il ministero delle Imprese e del Made in Italy starebbe preparando un’altra iniziativa per fronteggiare il caro prezzi nei ristoranti. Il piano sarebbe stato battezzato ‘Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più’ e avrebbe l’obiettivo di spingere sempre più famiglie con figli a mangiare fuori casa a costi calmierati.

L’incontro

Secondo quanto appreso da ‘Ansa’ dai partecipanti alle riunioni, al dicastero guidato dal ministro Adolfo Urso si sono già svolti i primi incontri con le associazioni delle imprese della ristorazione e delle famiglie per redigere un protocollo analogo a quello siglato con la grande distribuzione sul trimestre anti-inflazione per i beni di prima necessità.

Come riportato nel verbale del 7 novembre di uno dei tavoli di confronto che ha avuto luogo al Mimit, “la riunione nasce con l’obiettivo di promuovere nuove idee affinché i gruppi familiari (soprattutto quelli numerosi) possano frequentare i ristoranti che, invece, molto spesso sono oggetto di segnalazioni legate a prezzi elevati“.

Nel testo il ministero indica come scopo “quello di definire un protocollo che consenta l’attivazione e l’annuncio dell’iniziativa a partire dai primi giorni di dicembre“.

Stando alle prime informazioni emerse sull’iniziativa, tra le misure pensate finora ci sarebbe la proposta di menù per bambini a meno di 10 euro, sconti su altri menù e prezzi ribassati per piatti del territorio.

Per il ministero delle Imprese e del Made in Italy sarebbe “strategicamente utile” fare partire il piano da gennaio 2024 per farlo durare lungo tutto il primo quadrimestre dell’anno, in modo assicurare la più larga partecipazione possibile da parte dei ristoratori.

La proposta sarebbe sviluppata “al fine di garantire un effetto calmierante sui prezzi della ristorazione”, contribuendo così a “raffreddare la spinta inflazionistica”.

“Nel contempo – spiegano dal Mimit – l’iniziativa si aggancerebbe alla realizzazione di un nuovo rapporto di fiducia tra esercenti e famiglie invogliate a tornare a frequentare i locali della ristorazione, attraverso una campagna di comunicazione”.

Il patto anti-inflazione

La nuova campagna pensata dal ministero di Adolfo Urso si inserisce nel solco delle politiche messe in atto dal Governo Meloni per tentare di contrastare gli effetti del carovita e spingere in consumi, come il patto anti-inflazione che avevamo annunciato qui riportando l’elenco dei supermercati che hanno aderito per primi all’iniziativa.

L’accordo sottoscritto dal Mimit insieme alle principali associazioni della Grande distribuzione, delle industria alimentari delle coperative e alcuni tra i maggiori marchi, è in vigore dall’1 ottobre fino al 31 dicembre 2023 e prevede l’offerta a prezzi calmierati di prodotti alimentari, di beni di prima necessità e di largo consumo.

Secondo uno studio della società di ricerche di mercato NielsenIQ, la misura ha portato a una riduzione di due punti percentuali dell’indice dei prezzi, passando, tra settembre e ottobre, dal 7% al 5%.

Il report, che analizza nel dettaglio l’andamento dei consumi delle famiglie italiane focalizzando l’attenzione sui volumi di vendita, l’acquisto di prodotti e il livello delle promozioni, registra inoltre nel mese di ottobre un aumento dei volumi di vendita del +1,7%, con un aumento del 1,2% delle offerte lanciate in tutti i canali distributivi della GDO del comparto dei beni di largo consumo (qui avevamo parlato del rischio flop del cosiddetto ‘paniere tricolore’).