Arriva il carrello anti-inflazione: dal 1° ottobre nei supermercati

Prezzi calmierati su un paniere di prodotti di largo consumo grazie all'accordo fra MIMIT e associazioni del commercio e della distribuzione ma per i consumatori è "una sceneggiata"

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Redazione

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Per accelerare il processo di rientro dell’inflazione  arriva l’accordo di massima fra il MIMIT – ministero delle Imprese e del made in Italy –  e le associazioni della distribuzione moderna e del commercio tradizionale, che si cono impegnati  a trovare un’intesa entro il 10 settembre. In base all’accordo partirà dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre il “trimestre anti-inflazione” con un carrello della spesa a prezzi calmierati, contenente prodotti di più largo e generale consumo, compresi i prodotti per l’infanzia (Qui gli effetti dell’inflazione sul potere d’acquisto). La dichiarazione congiunta è stata sottoscritta questa mattina dal Mimit e dalle associazione della distribuzione e del commercio, ma non è stata siglata dall’industria e dai produttori. Nel dettaglio la dichiarazione congiunta con il ministero guidato da Adolfo Urso è stata sottoscritta da Federdistribuzione, Ancc-Coop, Ancd Conad, Confcommercio, Federazione italiana esercenti settore Alimentare, Federfarma, AssoFarm, Federazione farmacisti e disabilità, il Movimento nazionale liberi farmacisti, le Parafarmacie italiane, la Federazione nazionale parafarmacie italiane e l’Unione nazionale farmacisti titolari di sola parafarmacia.

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Verso un rallentamento dell’inflazione

Il rallentamento dell’inflazione – spiega la dichiarazione – “risulta raggiunto anche grazie al lodevole sforzo delle associazioni e delle imprese della distribuzione che hanno sottolineato come i dati statistici indichino che nel corso degli ultimi diciotto mesi le stesse abbiano assorbito una parte dell’aumento dei costi di acquisto dei prodotti destinati al consumo, svolgendo un ruolo fondamentale – attraverso una efficace campagna di iniziative commerciali a vantaggio dei consumatori e cittadini – nel contenimento dei prezzi dei beni di largo consumo e nella tutela del potere di acquisto delle famiglie”. Le associazioni della distribuzione moderna e del commercio tradizionale, ricorda la dichiarazione, hanno altresì contribuito alle attività messe in campo dal ministero delle Imprese per il monitoraggio e sorveglianza dei prezzi, attraverso azioni di trasparenza nei settori di maggiore rilievo per gli acquisti delle famiglie, tra cui, il settore alimentare, l’ortofrutta e i prodotti per l’infanzia.

Prezzi calmierati su una selezione di prodotti

L’obiettivo condiviso tra il ministero e le associazioni firmatarie “è quello di offrire prezzi calmierati su una selezione di articoli rientranti nel cosiddetto carrello della spesa e di prima necessità, nel rispetto della libertà di impresa e delle singole strategie di mercato”. Questo risultato – si legge – “potrà essere perseguito attraverso modalità flessibili, purché sussumibili sotto l’egida dell’iniziativa anti-inflazione del Mimit (ad esempio mediante l’applicazione di prezzi fissi, attività promozionali sulle referenze individuate, ovvero mediante iniziative sulla gamma di prodotti a marchio, la cosiddetta private label, carrelli a prezzo scontato o unico)”.

Federdistribuzione: “Obiettivo di tutelare le famiglie e la tenuta dei consumi”

“Con la firma della lettera d’intenti sull’iniziativa ‘Trimestre anti-inflazione’, le aziende della Distribuzione Moderna rinnovano la propria disponibilità a collaborare con il Governo per contrastare gli effetti dell’inflazione sul potere d’acquisto degli italiani. Nei giorni scorsi, – spiega il presidente di Federdistribuzione Carlo Alberto Buttarelli – avevamo condiviso con il Governo i contenuti di un protocollo anti-inflazione ed eravamo pronti a firmare, ma abbiamo dovuto prendere atto del no da parte dell’industria di trasformazione. Ciononostante, con grande senso di responsabilità, abbiamo deciso di proseguire il percorso già iniziato per trovare insieme alle istituzioni soluzioni concrete di contrasto all’inflazione, con l’obiettivo di tutelare le famiglie e la tenuta dei consumi. Ne è un altro esempio il supporto dato dalla Distribuzione Moderna all’iniziativa ‘Dedicata a te’, la carta istituita dal Governo a sostegno delle famiglie più fragili e a basso reddito per l’acquisto di beni di prima necessità. L’impegno del settore nel contrasto all’aumento dei prezzi dura ormai da diciotto mesi, in cui le aziende distributive hanno messo in campo uno sforzo economico straordinario, sacrificando i propri margini, per contenere il più possibile l’impatto inflattivo al consumo derivante dai rincari dei prezzi di produzione”.

Confcommercio: “Tutti facciano la propria parte”

“Le federazioni della filiera aderenti al nostro sistema associativo hanno manifestato interesse a collaborare al patto anti-inflazione, proposto dal Ministero delle imprese e del made in Italy, per tenere bassi i prezzi dei prodotti di largo consumo. Per questo, Confcommercio ha responsabilmente aderito. Ancora una volta facciamo la nostra parte, anche riducendo i margini operativi, per tutelare il potere d’acquisto delle famiglie. Auspichiamo che questo impegno sia condiviso anche dall’industria” ha affermato Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio, commentando la dichiarazione congiunta firmata oggi dal Ministro Urso e dalle associazioni della distribuzione.

Le critiche dei consumatori. Unc: “Una sceneggiata”

Una sceneggiata! Un’operazione di marketing e di facciata fatta dal ministro Urso solo per poter dire agli italiani, attraverso spot su tutti i canali media, di essere intervenuto contro l’inflazione ma che è priva di qualunque impegno concreto e di effetti reali per le tasche degli italiani”. Questo il commento di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Si tratta – prosegue Dona – di una letterina a Babbo Natale in cui tutti si impegnano genericamente a diventare più buoni, ma senza dire come, in che modo. Una presa in giro e un insulto per quelle famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese“.

Carovita emergenza paragonabile al Covid

In tale scenario Assoutenti punta il dito contro produttori e industrie che si oppongono al paniere anti-inflazione varato dal Governo. “Stiamo valutando un esposto all’Antitrust per la possibile fattispecie di cartello a danno dei consumatori” fa sapere Assoutenti, che sta studiando le azioni legali da intraprendere contro chi ostacola il paniere salva spesa e le misure per tutelare le tasche delle famiglie italiane. “L’industria alimentare italiana è al primo posto per fatturato dei settori manifatturieri d’Italia, raggiungendo i 179 miliardi di euro all’anno, con un export che supera i 50 miliardi di euro – spiega il presidente Furio Truzzi –. Il settore food ha registrato una crescita del 12% nel 2022, che proseguirà nel biennio 2023-2024 con tassi superiori al PIL. Dati che attestano come ci siano margini per una riduzione dei prezzi nel comparto alimentare rinunciando ad una parte dei profitti, e come l’ostruzionismo di industria e produttori verso iniziative tese a far scendere i listini al dettaglio sia del tutto pretestuoso. Il carovita – sottolinea Truzzi – è una emergenza nazionale paragonabile al Covid e al cambiamento climatico, e in quanto tale il Governo deve mettere in campo ogni sforzo possibile attribuendo più poteri a Mister prezzi e bloccando le speculazioni che si registrano in settori strategici e poco concorrenziali come carburanti, energia, assicurazioni e banche che negli ultimi due anni hanno registrato extra-profitti mai raggiunti in precedenza, ricavati soprattutto sulla pelle dei consumatori.”.