Bollette, tregua finita: in arrivo rincari del 7-10% per la luce

Nomisma Energia preannuncia il primo aumento "un po' pesante" di ottobre ma conferma che sono lontani i livelli del 2022

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Redazione

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Dal primo ottobre le bollette dell’energia elettrica aumenteranno tra il 7 e il 10%. È la stima effettuata da Nomisma Energia in coincidenza con l’ultimo aggiornamento trimestrale dell’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Aumenti che cadranno anche in coincidenza con lo scadere del bonus bollette.

Sui mercati internazionali il prezzo dell’elettricità è salito fino a 138 euro a MWh, mentre nella settimana da lunedì 21 a domenica 27 agosto, il Gme ha registrato un prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (Pun) pari a 137,67 euro a MWh, in rialzo del 29,9% rispetto ai 106 euro circa della settimana precedente. I volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del Gme sono risultati pari a 4,1 milioni di MWh, con la liquidità al 72,4%. In particolare, i prezzi medi di vendita, comunica il Gestore dei mercati elettrici, sono variati tra 136,25 euro a MWh del Nord e 144,16 euro a MWh della Sicilia.

Il caro bollette andrà così ad aggiungersi a tutti gli altri aumenti attesi in autunno, determinando una stangata sulle famiglie al rientro dalle vacanze.

Lontani dai picchi del 2022

Gli aumenti del gas e dell’elettricità, ad ogni modo, non sono nemmeno lontanamente paragonabili con le cifre registrate lo scorso anno di questo periodo. Ad agosto 2022 il Pun, cioè l’indice che indica il prezzo a cui si acquista l’energia sul mercato italiano, era arrivato a 543 euro al megawatt contro una media per il mese di agosto largamente inferiore e che prima dell’ultimo balzo in avanti è stata di 105 euro al megawatt. “Se rimangono questi prezzi è certo che ci sarà un aumento sulla prossima bolletta dell’elettricità”, ha comunque spiegato il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli. “Dal primo ottobre ci sarà un balzo fra il 7 e il 10% delle tariffe elettriche per l’ultimo trimestre, il primo aumento, un po’ pesante, del 2023”, ha sottolineato.

In aumento il prezzo del gas

Tabarelli ha sottolineato che nelle ultime settimane si è assistito a “un rincaro dei prezzi del gas” con un ritorno sopra i 30 euro per megawattora e “automaticamente quelli dell’elettricità salgono” dato che “metà della produzione italiana dell’elettricità si fa col gas”. Un anno fa il gas in Europa toccava il record storico di 340 euro per megawattora sulla scia della guerra in Ucraina. Poi è iniziata la fase discendente dopo che la stessa Europa è riuscita a sganciarsi gradualmente dalla morsa della Russia per gli approvvigionamenti. Oggi sul mercato di Amsterdam, riferimento per l’Europa, il future sul metano con consegna a settembre ha chiuso in calo dell’8% a 35 euro al Megawattora. Tabarelli ha aggiunto che a inizio settembre l’Arera “determinerà il prezzo di agosto del gas e si avrà solo un leggero aumento sotto il 2%“. Tuttavia, “le indicazioni per il prossimo inverno danno prezzi internazionali superiori del 40% rispetto a quelli attuali e se si dovessero verificare le tariffe del gas di quest’inverno sarebbero superiori anche del 20% rispetto alle attuali”, ha avvertito Tabarelli.

Passaggio al mercato libero

Si avvicina nel frattempo il 10 gennaio 2024, data entro la quale tutti gli italiani dovranno passare al mercato libero per quanto riguarda le bollette di luce e gas. Secondo un’indagine di Facile.it, sono infatti circa 9,5 milioni i consumatori domestici che ancora si trovano sul mercato tutelato per l’elettricità. Nel caso non si effettui il trasferimento in autonomia, la fornitura verrà assegnata d’ufficio e tramite asta a un nuovo operatore. Attualmente però non sono state stabilite le condizioni tariffarie a cui avranno accesso i clienti. L’unico modo per non “finire all’asta”, è fare il trasferimento prima della data dell’obbligo così da scegliere personalmente da quale fornitore acquistare energia. Per approfondire l’argomento mercato libero leggi qui.