Tim Cook, Ceo di Apple, ha deciso di donare personalmente 1 milione di dollari al fondo per l’insediamento presidenziale di Donald Trump, come riportato da Axios. Si tratta di un contributo privato e diretto da parte di Cook, senza alcun coinvolgimento della compagnia Apple. Dopo la vittoria di Trump alle elezioni, Cook lo aveva pubblicamente congratulato su X e, successivamente, aveva partecipato a una cena a Mar-a-Lago, la residenza privata di Trump, nel dicembre dello scorso anno.
I motivi della donazione
La decisione di Tim Cook non rappresenta un fatto così eccezionale se contestualizzato nel panorama attuale. In fondo, ci troviamo di fronte a un’impresa che, inevitabilmente, dovrà relazionarsi con un governo con cui dovrà stabilire accordi.
Noto per le sue posizioni progressiste e il suo impegno su temi come i diritti Lgbtq+, Cook potrebbe interpretare questa donazione come un’opportunità per costruire ponti in un panorama politico sempre più polarizzato. In un contesto in cui le divisioni ideologiche sono sempre più marcate, Cook potrebbe considerare il gesto come un modo per mantenere il dialogo con l’amministrazione Trump, cercando di bilanciare i propri valori con le necessità pragmatiche di un’impresa globale come Apple.
Cook aveva già fatto pubblicamente le sue congratulazioni a Trump su X dopo la sua vittoria e, nel mese di dicembre, ha partecipato a una cena a Mar-a-Lago con il futuro presidente. Già durante il precedente mandato, Cook e Trump avevano trovato un terreno comune. Considerando la portata di Apple come una delle più grandi imprese americane e il ruolo di Trump come presidente, entrambi hanno interesse a mantenere rapporti positivi e produttivi.
I magnati del tech che hanno donato
In uno statement, gli addetti stampa del Ceo di Apple hanno detto che “Tim Cook, un orgoglioso nativo dell’Alabama, crede che l’inaugurazione presidenziale sia una grande tradizione americana, e sta effettuando questa donazione al fondo inaugurale di Donald Trump con uno spirito di unità“.
L’inaugurazione della presidenza di Donald Trump avrà luogo il 20 gennaio, subito dopo che il voto degli elettori sarà ratificato dal Congresso. Nei mesi precedenti, numerosi Ceo della Silicon Valley e delle Big Tech hanno effettuato generose donazioni a Trump o si sono recati alla sua residenza di Mar-a-Lago per colloqui privati. Un esempio di questo avvicinamento risale all’inizio di dicembre, quando Trump ha incontrato Mark Zuckerberg.
Come se la sta passando Apple
La donazione di Tim Cook arriva in un momento critico per Apple, che si trova a dover affrontare pesanti pressioni regolatorie, sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. Nel marzo 2024, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa contro Apple per presunte violazioni delle leggi antitrust, accusandola di pratiche anticoncorrenziali legate alle sue piattaforme.
Con Trump di nuovo alla Casa Bianca, sarà interessante osservare come questa battaglia legale impatterà sul gigante di Cupertino. Sebbene la donazione di Cook possa sembrare un gesto simbolico, alcuni analisti ritengono che potrebbe anche rappresentare un tentativo di mantenere aperti i canali di comunicazione con l’amministrazione, in vista delle sfide legali e politiche a venire.