Vladimir Putin ha approvato una normativa che cambia il volto del settore bancario russo, permettendo per la prima volta alle banche estere di aprire filiali nel Paese. Questa mossa, che arriva in un momento delicato per l’economia globale, è importante perché rappresenta un’apertura verso il mercato internazionale. Le regole, però, sono precise e ben definite. Limitanti anche, da un certo punto di vista.
Il provvedimento, pubblicato sul portale ufficiale di informazione legale della Russia, mira a regolamentare l’ingresso di istituzioni finanziarie straniere nel mercato russo.
Le filiali straniere avranno delle limitazioni operative
La legge è stata concepita con l’intento di favorire lo sviluppo di un sistema di regolamenti internazionali e attrarre investitori stranieri. Secondo la nota esplicativa allegata al documento, le filiali delle banche estere saranno indirizzate a sostenere questi obiettivi specifici. Ma, le loro operazioni saranno limitate rispetto a quelle delle banche tradizionali presenti nel paese.
Per esempio, le nuove norme stabiliscono che le filiali delle banche estere non avranno la facoltà di offrire una serie di servizi comunemente disponibili nelle banche locali. Tra le attività precluse vi sono:
- l’apertura di conti per privati e imprese;
- la gestione di depositi in metalli preziosi;
- il servizio di gestione fiduciaria di denaro e beni.
Conformità alle leggi russe: un imperativo per le filiali che guardano a est
La nuova legge approvata da Putin stabilisce che ogni banca straniera potrà aprire una sola filiale in Russia. Tuttavia, non si tratta di un’operazione semplice. Il nome della filiale deve essere interamente tradotto in russo, segno dell’importanza attribuita alla lingua e alla cultura locali. Ma c’è di più: almeno la metà del personale dovrà essere costituita da cittadini russi.
Le banche straniere che apriranno filiali in Russia dovranno rispettare rigorosamente le leggi del Paese, in particolare quelle relative alle politiche anti-sanzioni. Inoltre, ogni filiale sarà tenuta a gestire un sito web ufficiale, che dovrà essere ospitato su un dominio registrato in Russia.
Per ottenere l’autorizzazione a operare in Russia, le banche straniere dovranno dimostrare solidità e affidabilità. In particolare, dovranno aver operato nel loro paese d’origine per almeno tre anni e possedere un rating creditizio che risponda agli standard stabiliti dalla Banca Centrale russa. Solo le istituzioni finanziarie che rispondono a questi requisiti potranno aprire una filiale in Russia.
Un altro aspetto rilevante della nuova legge è il potere di controllo conferito alla Banca Centrale russa. Questa avrà la facoltà di nominare propri rappresentanti all’interno delle filiali delle banche estere. I rappresentanti della Banca Centrale avranno accesso a riunioni strategiche e ai documenti relativi alle operazioni bancarie, oltre alla possibilità di richiedere informazioni dettagliate sulle transazioni.
Procedura di accreditamento e restrizioni specifiche
Gli emendamenti alla legge “Sulle banche e le attività bancarie”, promossi dal governo russo, delineano la procedura di accreditamento delle filiali delle banche straniere. Queste dovranno ottenere una licenza dalla Banca di Russia per poter operare. Le operazioni autorizzate includeranno trasferimenti di fondi senza apertura di conti e la compravendita di valuta per trasferimenti, sempre senza apertura di conti.
Le filiali estere non potranno:
- aprire e gestire conti di persone giuridiche;
- trasferire fondi per loro conto, né offrire servizi di cassa o di garanzia;
- fornire consulenze o servizi informativi;
- operare nel settore del leasing;
- mettere a disposizione spazi e cassette di sicurezza per il noleggio.