La carriera nel mondo dell’economia e delle finanze di Daniele Franco è stata lunga e prestigiosa. Ha ricoperto diverse posizioni di rilievo sia a livello nazionale che internazionale e nel corso degli anni ha sviluppato una vasta esperienza nel settore economico e finanziario, diventando un esperto riconosciuto nel suo campo. Negli anni, sono molti i libri che ha scritto in ambito economico. Ecco i più importanti.
Analisi del sostegno pubblico
Scritto nel 1991 insieme all’economista Nicola Sartor, il suo libro Stato e famiglia. Obiettivi e strumenti del sostegno pubblico dei carichi familiari tratta i cambiamenti riguardo al sostegno pubblico per i carichi familiari, sia negli obiettivi che negli strumenti utilizzati. La monografia inizia fornendo un quadro teorico fondamentale per comprendere le motivazioni dell’intervento dello Stato a favore dei carichi familiari, attraverso un’analisi critica della letteratura esistente.
Vengono identificati i mezzi più adatti a raggiungere le principali finalità dell’intervento: supporto contro la povertà, obiettivi demografici e redistribuzione del reddito alle famiglie numerose. Si procede quindi con una ricostruzione dell’evoluzione delle relazioni finanziarie tra lo Stato e le famiglie nel nostro paese a partire dalla prima metà del secolo, tenendo in considerazione sia gli aspetti previdenziali che quelli tributari.
L’espansione della spesa pubblica
L’espansione della spesa pubblica in Italia si concentra sull’analisi dell’espansione della spesa pubblica nel nostro Paese, come il titolo suggerisce, durante un periodo di tre decenni, compreso tra il 1960 e il 1990. Nel testo, Franco esamina in dettaglio questa evoluzione e analizza i fattori e le ragioni che hanno contribuito a tale crescita nel corso di questi trent’anni. Il libro offre una prospettiva storica sulle politiche fiscali e i bilanci pubblici italiani, fornendo una panoramica delle politiche economiche e finanziarie adottate durante questo periodo cruciale della storia economica del Paese.
Attraverso l’analisi delle politiche, Daniele Franco cerca di comprendere gli obiettivi dietro le decisioni di bilancio e di valutare l’impatto di tali politiche sull’economia italiana. Potrebbe esaminare il ruolo della spesa pubblica nel promuovere la crescita economica, affrontare questioni sociali o sostenere specifici settori dell’economia nazionale.
La tutela degli invalidi in Italia
Scritto nel 1990, La spesa per la tutela degli invalidi in Italia si propone innanzitutto di ricostruire l’evoluzione dei tre tipi di interventi nel nostro Paese, fondamentale per comprendere appieno il loro attuale assetto, che rappresenta il risultato di molteplici decisioni adottate in tempi diversi per soddisfare le esigenze di diverse categorie di lavoratori e cittadini. La protezione dei cittadini disabili rappresenta uno degli obiettivi principali dei moderni sistemi di sicurezza sociale. In Italia, le prestazioni volte a garantire tale tutela costituiscono uno dei principali mezzi di redistribuzione del reddito: nel 1988 sono state erogate quasi 7 milioni di pensioni e rendite, con una spesa superiore ai 40.000 miliardi.
Gli aiuti finanziari per i disabili, sia in Italia che in vari altri paesi occidentali, si sono sviluppati lungo tre linee guida non sempre ben coordinate: l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, l’assicurazione contro l’invalidità dei lavoratori e l’assistenza pubblica per i cittadini disabili senza copertura.
In difesa del Patto di stabilità
Scritto nel 2003, Revisiting the Stability and Growth Pact: Grand Design Or Internal Adjustment? è una difesa al Patto di stabilità e crescita, al tempo oggetto di critiche e dibattiti, poiché sono emersi problemi nel rispettare le sue regole.
Solo un livello più elevato di integrazione fiscale eliminerebbe l’inflessibilità intrinseca nell’uso di regole di bilancio predefinite. Ciò non significa che le regole di bilancio dell’UE non possano essere migliorate, ma data l’attuale integrazione politica nell’Unione Economica e Monetaria (UEM), sembra più adeguato apportare adeguamenti interni piuttosto che cercare di ridisegnare le regole da zero per progredire.
Ridefinire l’obiettivo di bilancio a medio termine, migliorare la trasparenza, affrontare le distorsioni di bilancio procicliche nei periodi favorevoli, adottare un’applicazione imparziale delle norme e migliorare la trasparenza dei dati possono portare a una maggiore disciplina fiscale e a una maggiore flessibilità nel quadro delle regole di bilancio dell’UEM.
Fiscal Policy in Economic and Monetary Union: Theory, Evidence and Institutions esplora in dettaglio le origini, le ragioni, i problemi e le prospettive del quadro della politica fiscale europea. Franco sostiene che la politica fiscale è stata sempre al centro delle discussioni riguardanti l’Unione Economica e Monetaria. I criteri di Maastricht e il Patto di stabilità e crescita rappresentano elementi costitutivi particolarmente controversi dell’architettura istituzionale dell’UEM: sin dalla loro adozione, hanno suscitato forti dibattiti tra accademici e politici. Con l’attuale crisi delle regole di bilancio, l’Europa è ancora alla ricerca della sua identità fiscale.
La premessa fondamentale del libro è che non si può comprendere appieno il quadro fiscale e il recente dibattito sulla sua riforma senza inserirli in una prospettiva storica e istituzionale, e prendendo in considerazione il contesto unico dell’UEM, in cui i paesi sovrani mantengono un certo grado di indipendenza fiscale e monetaria, mentre la politica monetaria è affidata a una banca centrale indipendente con il mandato prioritario di mantenere la stabilità dei prezzi.