Dazi acciaio e alluminio al 50%, la reazione Ue: negoziati a rischio

L'Ue ha risposto duramente all'annuncio di Trump di un aumento dei dazi su acciaio e alluminio al 50%, minacciando la chiusura dei negoziati con gli Usa anche prima di luglio

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 1 Giugno 2025 11:11

L’Unione europea ha reagito alle minacce di Trump. Un portavoce della Commissione europea ha dichiarato che il nuovo aumento dei dazi su acciaio e alluminio da parte degli Usa, che passerebbero dal 25% al 50%, mina i negoziati sulle cosiddette tariffe doganali reciproche. Se gli Stati Uniti non dovessero cambiare linea, le trattative potrebbero saltare anche prima di luglio.

Trump ha improvvisamente assunto un atteggiamento ostile sui dazi, non solo verso l’Ue. Anche la Cina è stata minacciata, nonostante il recente accordo favorevole a Pechino. Il cambio di linea è cominciato dopo che il presidente degli Usa ha scoperto un acronimo coniato per descrivere la sua “strategia” di negoziato: Taco, Trump always chickens out (Trump scappa sempre).

La reazione dell’Ue ai nuovi dazi di Trump

Il cambiamento di linea di Donald Trump sui dazi, con il nuovo aumento di quelli sull’acciaio e sull’alluminio, sembra aver dettato anche un mutamento dell’atteggiamento dell’Unione europea nelle trattative. Fino a questo momento, l’Ue aveva tentato di venire incontro alle richieste di Trump, per placare il presidente degli Stati Uniti e al contempo tranquillizzare i mercati, molto suscettibili alle minacce di tariffe doganali, sempre più frequenti.

Una strategia che sembrava funzionare, coronata dalla recente telefonata tra Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. All’improvviso però, un nuovo scossone, forse questa volta definitivo, ai rapporti commerciali tra Unione europea e Stati Uniti.

I negoziati sono a rischio

Il portavoce della Commissione europea è stato chiaro: “L’Unione europea deplora profondamente i nuovi dazi di Donald Trump su acciaio e alluminio, che minano gli sforzi in corso per raggiungere una soluzione negoziata con gli Usa”. Le trattative quindi possono saltare, fin da subito, senza nemmeno aspettare la data fissata da Trump per la nuova entrata in vigore dei dazi “reciproci”, il 14 luglio.

I dazi su cui l’Ue stava trattando, infatti, non riguardavano acciaio e alluminio. Si trattava del pacchetto di tariffe doganali universali, del 20%, annunciato e ritirato da Trump in 14 ore all’inizio di aprile. Una misura contro cui l’Ue ha già preparato una risposta.

Due pacchetti di controdazi mirati, pronti a entrare in vigore anche fin da subito, se Trump non dovesse ritirare le sue minacce. Ma soprattutto una chiara minaccia da parte della Commissione: “Tutte le opzioni sono sul tavolo”.

Il riferimento è alle sanzioni contro le società tecnologiche americane. Per Meta, Alphabet, Apple, Microsoft e Amazon, l’Ue è un mercato imprescindibile e le politiche fiscali di alcuni Stati sono cruciali per il funzionamento delle loro filiali internazionali.

L’effetto Taco

L’annuncio di Trump arriva pochi giorno dopo la scoperta, da parte del Presidente degli Stati Uniti, dell’acronimo coniato per la sua strategia dal giornalista del Financial Times Robert Armstrong: Taco, Trump allways chickens out. Tradotto spesso in Italiano con “Trump si tira sempre indietro”, ha in inglese una sfumatura diversa. Il termine “chickens out“, letteralmente “fa il pollo”, esprime una fuga per paura o codardia.

L’acronimo fa riferimento al fatto che, nei primi mesi della sua presidenza, Trump ha continuamente annunciato o imposto dazi spropositati, per poi ritirare le sue minacce e ridimensionare le tariffe doganali, o farle sparire del tutto. È successo prima con Messico e Canada, poi con i cosiddetti dazi reciproci, quindi con la Cina e, pochi giorni fa, anche con l’Ue stessa. Trump aveva minacciato un aumento dei dazi reciproci dal 20% al 50% e si era detto “non interessato alla trattativa”, per poi ritirare ogni minaccia in meno di 24 ore.