Con l’arrivo dell’inverno e la guerra in Ucraina ancora lontana da una soluzione, si pensa al taglio obbligatorio ai consumi di elettricità, almeno nelle ore di punta.
Caro energia, il piano UE
Bruxelles, infatti, si appresta a varare la prima parte del pacchetto sull’energia mettendo sul tavolo innanzitutto la riduzione della domanda elettrica, oltre alla tassazione sugli extra-profitti per le multinazionali dell’energia e al contributo di solidarietà da parte delle società che lavorano i combustili fossili. Nel dettaglio, il taglio ai consumi sarà obbligatorio nel target ma non nella forma.
L’Ue, infatti, individuerà una cifra mensile di riduzione del consumo – che dovrebbe aggirarsi attorno al 10% ma la percentuale sarà oggetto di discussione fino all’ultimo – che ogni Paese dovrà rispettare. Il raffronto sarà fatto rispetto al medesimo mese di riferimento e sulla base di una media di consumi dei 5 anni precedenti al 1 novembre 2022.
Verso taglio consumi obbligatorio
Spetterà poi ai governi nazionali decidere in quali ore far scattare il taglio. Nella bozza della proposta si legge che “la riduzione obbligatoria “dovrebbe risultare” da un taglio operato “in 3-4 ore per giorno lavorativo in media, che normalmente corrispondono alle ore di picco dei consumi. Tale fascia – si legge ancora – può includere “anche la generazione di elettricità di fonti rinnovabili”. Nella scelta di queste ore gli Stati membri “hanno un margine di discrezionalità”, prevede la proposta.
Il piano
Discrezionalità che si estende anche agli ambiti di applicabilità del taglio ai consumi. Ma con il pacchetto – che seguirà l’iter ex articolo 122 dei Trattati, che non richiede unanimità – per i cittadini europei usare due elettrodomestici in contemporanea in alcune ore della giornata potrebbe essere di fatto impossibile.
Grande assente nel pacchetto che oggi la Commissione discuterà a Strasburgo, salvo colpi di scena dell’ultima ora, sarà il price cap che, per ora, giace in un limbo dal quale si spera di uscire nelle prossime settimane.