Dopo un periodo di raffreddamento dei prezzi dell’energia, il presidente di Arera, Stefano Besseghini, in audizione davanti alle commissioni riunite Finanze e Affari sociali alla Camera, ha segnalato che nei prossimi mesi i costi in bolletta di gas ed elettricità torneranno a salire.
Per il 2023 ci sarà un “leggero trend rialzista” nell’andamento dei prezzi dell’energia elettrica, ha spiegato Besseghini, con un “andamento stabile e aumenti di circa il 10% nel terzo trimestre e del 25% nel quarto trimestre” rispetto alle quotazioni del secondo trimestre (qui puoi vedere di quanto erano scese le quotazioni).
Le preoccupazioni sul gas
Le quotazioni dei mercati all’ingrosso del gas naturale, ha proseguito il presidente di Arera, “per i prossimi mesi hanno recentemente nuovamente mostrato volatilità crescente e quotazioni per il terzo e quarto trimestre in rialzo, rispettivamente di più del 5% e del 15% rispetto alle quotazioni per il secondo trimestre”.
“Nello scenario attuale credo che seguire le dinamiche dei prezzi sia corretto anche dal punto di vista delle dinamiche di supporto ai consumatori” perché, ha sottolineato, “aspettiamo e auspichiamo” che la riduzione delle quotazioni “sia un percorso di consolidamento per tornare a valori di prezzi più ragionevoli, probabilmente non identici a quelli che conoscevamo prima della crisi, termine che comprende il biennio Covid, post-Covid e inizio della guerra”.
La risposta dei consumatori
“I dati di Arera confermano che l’emergenza energia non è ancora conclusa nel nostro paese – ha dichiarato il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – I prezzi salgono repentinamente seguendo la domanda e i consumi, e senza interventi si rischia nei prossimi mesi una nuova stangata a danno dei consumatori. Se infatti dovessero trovare conferma le previsioni di Arera di un incremento delle tariffe fino al 25% rispetto ai prezzi attuali, la maggiore spesa in bolletta, solo per la luce, sarebbe pari a +160 euro annui a famiglia”.
Secondo il Codacons sui prezzi dell’energia pesano ancora le speculazioni sui mercati, con le quotazioni che si impennano quando aumenta la domanda da parte delle famiglie.
Le richieste al governo
Le associazioni chiedono quindi un intervento dell’esecutivo, anche se il Ministro Giorgetti ha anticipato che arriverà un nuovo decreto emergenza. “Il Governo non deve farsi trovare impreparato, ed è necessario studiare interventi volti a minimizzare gli effetti del futuro rialzo dell’energia sulle tasche degli italiani, considerato che l’inflazione alle stelle e due anni di caro-bollette hanno già impoverito gli italiani e ridotto sensibilmente i consumi” , ha dichiarato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
Posizione condivisa anche da Truzzi di Assoutenti: “considerata la volatilità dei prezzi dell’energia, riteniamo che il Governo farebbe bene a valutare un nuovo intervento sugli oneri di sistema, reintrodotti ad aprile e che oggi pesano per il 12,7% sulle bollette della luce, appesantendo la spesa energetica degli italiani”, ha dichiarato Truzzi.
Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, ha chiesto invece la reintroduzione dello sconto ora vigente sugli oneri di sistema del gas, “altrimenti, a parità di prezzo, vi sarà un aumento della bolletta pari, a regime, a 459 euro su base annua”.