Bolletta luce, aumento del 12% a luglio per i clienti vulnerabili: l’aggiornamento Arera

L'Autorità dell'energia ha comunicato la tariffa dell'elettricità nel prossimo trimestre per i clienti vulnerabili: dall'1 luglio addio al mercato tutelato per i non vulnerabili

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Da luglio a settembre la bolletta della luce subirà un aumento del 12% per i clienti vulnerabili. Lo ha reso noto l’Autorità per la regolazione dell’energia Arera, fissando la tariffa dell’energia per il prossimo trimestre, a partire dal quale avrà fine il mercato tutelato per l’utenza cosiddetta “non vulnerabile” anche per l’elettricità. Come ricordato dall’agenzia pubblica, infatti, come già avvenuto a gennaio con il gas, dall’1 luglio saranno 3,7 milioni i clienti domestici che passeranno al servizio a tutele graduali e che quindi saranno assegnati all’asta a un fornitore.

Bollette elettricità: l’aumento a luglio

Come comunicato da Arera, il rincaro del 12% sulla tariffa dedicata ai clienti vulnerabili è stato determinato della fine della tendenza al ribasso dei prezzi del gas naturale e dell’elettricità. Le stime del prezzo dell’energia (Pun) per sono in crescita a circa 109 €/MWh.

Secondo l’aggiornamento, nonostante l’aumento, la spesa per la luce del cliente tipo negli ultimi 12 mesi, tra il 1° ottobre 2023 e il 30 settembre 2024, sarà di circa 514 euro, il 41,1% in meno rispetto ai 12 mesi precedenti (dal 1° ottobre 2022 al 30 settembre 2023), riavvicinandosi ai livelli precedenti alla crisi energetica.

Per il vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Marco Vignola, l’innalzamento del 12% del prezzo di riferimento della luce per il Servizio di Maggior Tutela a partire dal 1 luglio una “pessima notizia, anche se il rialzo era atteso, considerati i rialzi nei mercati all’ingrosso e la stagionalità, ossia i maggiori consumi elettrici estivi dovuti all’accensione dei condizionatori. La buona notizia – prosegue – è che scende la quota di commercializzazione fissa annua da 58,40 a 41 euro. Una riduzione che peraltro potrebbe rimanere anche nei prossimi trimestri”.

Stando alle stime dell’associazione dei consumatori, “per il nuovo cliente tipo che consuma 2mila kWh all’anno e ha una potenza impegnata pari a 3 kW, il +12% significa spendere 52 euro (52,20 euro) in più su base annua. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1 luglio 2024 al 30 giugno 2025, nell’ipotesi di prezzi costanti), sale così a 486 euro, che sommati ai 1140 euro dell’utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, determinano una spesa complessiva pari a 1626 euro“.

La fine del mercato tutelato per i clienti non vulnerabili

In vista dell’avvicinamento della fine del mercato tutelato per i clienti non vulnerabili, Arera ha inoltre fornito un quadro aggiornato delle utenze dell’energia elettrica: ad oggi, su un totale di circa 30,2 milioni clienti domestici, 22,7 milioni sono serviti nel mercato libero, mentre 7,5 milioni sono rimaste o rientrate nella maggior tutela, tra i quali 3,8 milioni sono i cosiddetti “vulnerabili” che rimarranno nel mercato tutelato e 3,7 milioni di non vulnerabili che passeranno al servizio a tutele graduali.

L’Autorità ha ricordato che le condizioni economiche del servizio a tutele graduali sono uguali in tutta Italia e includono la componente in quota fissa denominata “parametro gamma” pari a -72,65 euro/Pod/anno, che sarà aggiornata ogni 12 mesi, in funzione del numero di clienti che rientrano nel servizio. “Le condizioni economiche relative alla spesa per la materia energia – spiega ancora Arera – comprendono anche una componente a copertura dei costi di approvvigionamento dell’energia pari alla media mensile dei valori a consuntivo del prezzo all’ingrosso (PUN ex post) e una componente a copertura dei costi del dispacciamento.

Le condizioni di fornitura del servizio a tutele graduali per i clienti non vulnerabili dureranno per circa tre anni, fino al 31 marzo 2027, scadenza oltre la quale, in mancanza di una scelta espressa, gli utenti continueranno a essere riforniti dallo stesso venditore, ma sul mercato libero.

“Siamo in presenza di un momento importante per l’evoluzione del mercato elettrico – ha commentato il presidente di Arera, Stefano Besseghini – L’autorità si è attivata per tempo per consentire un passaggio al mercato libero progressivo, rispettoso delle scelte dei consumatori e in grado di evitare incrementi dei costi legati alla transizione. È importante la collaborazione che il sistema bancario sta garantendo per assicurare la continuità anche sul tema dei sistemi di pagamento automatici delle bollette, ad ulteriore garanzia dei clienti”.