Infortuni in casa, scade l’assicurazione obbligatoria per si occupa della cura della famiglia

Tutto quello che c'è da sapere sull'obbligo d'assicurazione per gli infortuni in casa: ecco tutti i soggetti coinvolti, costi e sanzioni

Foto di Luca Incoronato

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Esiste un obbligo assicurativo per gli infortuni in casa, da sottoscrivere o rinnovare attraverso il portale Inail. Qualcosa che in molti ignorano, eppure non si tratta di un pagamento opzionale da sottoscrivere. Riguarda tutti colori che sono impegnati nella cura dei componenti della famiglia, a titolo gratuito. Lo stesso dicasi per coloro che si occupano della gestione dell’ambiente in cui dimorano. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono i costi.

Assicurazione obbligatoria

Come detto, non si parla affatto di una novità. Il riferimento va infatti alla legge 493 del 1999, che ha reso obbligatoria una copertura assicurativa Inail contro gli infortuni in ambito domestico. Si torna a parlarne oggi perché il 31 gennaio 2024 scadrà la l’assicurazione, che dovrà essere rinnovata.

I cittadini chiamati al pagamento sono coloro che svolgono un’attività atta alla cura dei componenti della famiglia e dell’ambiente in cui dimorano. Il tutto gratuitamente e senza vincolo di subordinazione. È stata col tempo impropriamente rinominata “assicurazione casalinghe”, ma è facilmente intuibile come la platea degli interessati sia ben più ampia.

Si pensi soltanto che all’interno di una stessa famiglia possono assicurarsi più persone, come padre e madre ad esempio, a seconda della divisione dei compiti. Una notizia che giunge come un fulmine a ciel sereno per milioni di italiani, che dovrebbero essere tutelati contro i normali incidenti domestici. Tutti possiamo incappare in situazione del genere, ma chi si occupa in maniera attiva della cura di casa e famiglia, è ovviamente più esposto.

Assicurazione infortuni casalinghi: quanto costa

Ripetiamo come non si faccia riferimento a chi svolga tali mansioni dietro retribuzione. Si tratta di attività a titolo gratuito, per il proprio benessere e quello della famiglia. Nel novero dei soggetti potenziali rientrano anche i pensionati, a patto che siano under 67, gli studenti, gli stranieri con soggiorno in Italia, così come i lavoratori in Cig o con Naspi o Dis-Coll, così come lavoratori temporanei, stagionali o a tempo determinato. Altro che “assicurazione casalinghe”.

Il costo annuale è esiguo, pari a 24 euro, da pagare attraverso il portale Inail entro il 31 gennaio 2024, in caso di rinnovo. Esiste però anche una platea di cittadini esonerata da questo pagamento. Chi ha un reddito basso e vive in un nucleo familiare dal reddito basso, non è tenuto a corrispondere al pagamento obbligatorio.

Lo stesso dicasi per chi ha un reddito personale complessivo lordo fino a un tetto di 4.648,11 euro annui. Ciò vale anche per chi fa parte di un nucleo familiare dal reddito complessivo lordo non superiore ai 9.296,22 euro annui. Per tale determinazione di fa riferimento al reddito dichiarato ai fini Irpef (non sarà considerato l’Isee).

Come detto, chi deve procedere al rinnovo, dovrà farlo entro il 31 gennaio 2024. Differente invece il discorso per chi non è ancora in possesso della copertura assicurativa. In questo caso si potrà procedere in qualunque momento.

Novità e sanzioni

Altra motivazione per la quale si torna a parlare di questa assicurazione obbligatoria Inail è data dalle novità previste per il 2024. Il riferimento va soprattutto ai casi di omesso o ritardato versamento.

È prevista una sanzione pari a 6 euro, in caso di iscrizione effettuata entro 90 giorni dalla data di maturazione dei requisiti assicurativi. Altra novità è data, poi, dal Decreto Lavoro di novembre 2023, che fa salire a 30 i giorni della maturazione del requisito. Oltre il termine dei 90 giorni, infine, la “multa” sale a 12 euro.

Considerando come in molti in Italia non ne siano a conoscenza, cosa accade per gli arretrati dovuti? Occorre fare un semplice calcolo, sommando i 24 euro dovuti annui ai 12 euro di sanzione prevista, annua anch’essa. In caso di mancata iscrizione pluriennale, infine, ci sarà da corrispondere una sanzione extra di un massimo di 12 euro. Ipotizzando 5 anni mancanti, dunque, ci si ritroverà a pagare 192 euro.

Incidenti e indennizzi

Non soltanto quote da pagare. Occorre guardare anche al tipo di copertura garantito. Partiamo dunque dal concetto di infortunio di tipo domestico. Per essere riconosciuto come tale, comportando un corrispettivo economico ricevuto, deve prevedere la compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute di una persona.

Ciò in riferimento a lesioni di vario genere. Ovviamente il tutto dovrà avvenire in maniera indipendente dalla propria volontà. Ciò a tutela contro i tentativi di truffa. L’incidente dovrà essere avvenuto all’interno di un’abitazione, comprendendo anche eventuali estensioni esterne come giardino, garage o balcone. Infine, dovrà avvenire nel corso dello svolgimento delle attività domestiche. Inciampare e rompersi un braccio salendo le scale, non rientrerà mai nel novero degli infortuni domestici, a meno che non si stessero pulendo quelle scale, ad esempio.

In caso di inabilità permanente al lavoro, pari o superiore al 16%, viene corrisposta una rendita vitalizia. Il calcolo è sulla base della retribuzione minima convenzionale, stabilita per le rendite del settore industria. Ciò oscilla da un minimo di 119,23 euro, dato da inabilità del 16%, a un massimo di 1.454,08 euro, per un’inabilità del 100%. L’assicurazione prevede inoltre un indennizzo anche in caso di decesso del soggetto.