Questa diretta è stata chiusa alle 18 di mercoledì. Qui le notizie in diretta di giovedì 7 novembre.
La Borsa del 6 novembre, è già terminato l’effetto Trump sui mercati, rosso a Piazza Affari
Puntano al rialzo anche gli indici europei, in un mercato tutto votato al risk-on dopo la vittoria di Donald Trump come 47esimo presidente degli Stati Uniti
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Piazza Affari chiude in rosso
Il Ftse Mib chiude la giornata in calo dell’1,54%, scendendo sotto la soglia dei 34.000 punti, fermandosi a 33.940. Tra le blue chip, i titoli di Unicredit e Inwit segnano forti perdite (-5,3% ciascuno), seguiti da Campari, che arretra del 4,8%. In controtendenza, Tenaris registra un incremento del 6,7%, Diasorin cresce del 5,7% e Leonardo chiude a +3,5%. Intanto, lo spread Btp/Bund supera i 132 punti.
Anche le altre borse europee terminano in territorio negativo: Francoforte cede l’1,1%, Parigi perde lo 0,5%, e Londra limita le perdite chiudendo quasi invariata (-0,1%). Madrid è la peggiore, con un calo del 2,9%. Al contrario, Wall Street si mantiene tonica, con i tre principali indici statunitensi in rialzo tra il 2% e il 3% a circa due ore dall’apertura.
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Chi è andato meglio questa mattinata
Tenaris mostra un forte rialzo del 6,2%, spinta dalle prospettive di ripresa nelle esplorazioni petrolifere. Di contro, le società energetiche più esposte alla produzione di energia rinnovabile, come Erg (-0,4%) ed Enel, inizialmente in calo, recuperano terreno, con la seconda che torna stabile dopo un avvio difficile. In forte rialzo anche Stellantis e Iveco, che avanzano del 4% grazie a ricoperture dopo recenti ribassi e dopo aver già incorporato le attese di possibili dazi con il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Diasorin segna un +4,3%, sostenuta dai risultati trimestrali superiori alle attese.
Nel settore del lusso, si registrano forti acquisti: Brunello Cucinelli avanza del 3,4%, Ferragamo dell'1,7% e Aeffe del 5,8%, nonostante i timori di eventuali dazi negli Stati Uniti. Anche UniCredit è ben raccolta, con un incremento dell'1% grazie a risultati trimestrali oltre le aspettative e a una revisione al rialzo della guidance per il 2024. Popolare di Sondrio registra una crescita del 3,3%, premiata da un trimestre superiore alle previsioni.
In controtendenza, Inwit arretra del 2% dopo risultati in linea con le attese e una revisione al ribasso della guidance sul fatturato 2024. J.P. Morgan ha inoltre ridotto il prezzo obiettivo da 14,1 a 13 euro.
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Calano le Borse
L’effetto Trump sui principali listini europei si affievolisce rapidamente. Dopo le prime due ore di scambi, Milano riduce il rialzo a +0,5%, seguita da Francoforte a +0,6%, mentre Parigi e Londra si attestano entrambe a +1,1%. Madrid, al contrario, registra un calo più marcato, scendendo a -1,65%. Intanto, i future statunitensi mostrano un deciso rialzo, con Tesla in forte guadagno del 13% nel pre-market.
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A Milano soffrono le utilities, sale Leonardo
Oggi Piazza Affari apre con grossi rialzi; Tenaris vede il titolo crescere del 5,79%, portandosi a 16,36 euro. Segue Diasorin, con un guadagno del 3,55%, raggiungendo un valore di 105,05 euro. Bene anche Leonardo, che cresce del 3,06%, toccando i 23,26 euro; una vittoria di Trump può impattare positivamente sulle aziende che operano nel settore della difesa.
Stmicroelectronics, che sale del 3,02%, arrivando a 25,215 euro. Altri titoli in evidenza sono Brunello Cucinelli (+2,50%, a 92,10 euro), Iveco Group (+2,46%, a 9,58 euro) e Amplifon (+2,39%, a 26,16 euro).
Nonostante la giornata molto positiva, ci sono anche dei ribassi: tra i titoli in calo, Erg registra la perdita più significativa visti i problemi legati al petrolio, scendendo del 1,92% a 19,87 euro. A seguire, Inwit perde l'1,37%, portandosi a 10,05 euro, mentre Pirelli & C scende dell'1,15%, a 5,00 euro. A2a subisce un ribasso dello 0,58%, scendendo a 2,055 euro, e Enel perde lo 0,54%, arrivando a 6,96 euro. Prysmian diminuisce dello 0,41%, fermandosi a 63,82 euro, mentre Terna scende dello 0,28%, a 7,928 euro. Italgas perde lo 0,27%, scendendo a 5,615 euro, e infine Hera chiude in calo dello 0,17%, a 3,48 euro.
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Borse tutte in rialzo dopo la vittoria di Trump, ma cala il petrolio
I mercati europei reagiscono positivamente alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa, con avvii di seduta in rialzo: Dax +0,48%, Cac40 +0,65%, Ftse100 +0,79%, e Ftse Mib +1% a 34.535 punti, mentre lo spread Btp/Bund rimane stabile a 124,5 punti base e il rendimento del Btp decennale scende al 3,63%. Si assiste anche a una ripresa dei cosiddetti "Trump trades", con i futures azionari statunitensi che registrano forti guadagni: +1,93% per il Dow Jones e +1,78% per l’S&P500. Il dollaro cresce nei confronti dell’euro (1,073), dello yen (153,846) e della sterlina (1,28), mentre i rendimenti dei Treasury Usa decennali salgono al 4,42%. Il bitcoin sale del 7,8%, toccando i 68.436 dollari.
D’altro canto, il prezzo del petrolio è in calo: il Wti perde l'0,99%, scendendo a 71,28 dollari al barile, e il Brent cala dell’1%, a 74,75 dollari al barile. La forza del dollaro rende infatti più costose le materie prime denominate in valuta statunitense, come il petrolio, per i detentori di altre valute, riducendo la domanda.
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Spread a 125 punti
I rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona si discostano dalla tendenza dei Treasury americani, registrando un calo all'apertura dopo la vittoria elettorale del repubblicano Donald Trump. Il rendimento del BTp decennale benchmark scende al 3,63%, rispetto al 3,68% della chiusura precedente, con lo spread rispetto al Bund tedesco di pari durata stabile a 125 punti base.
Mentre i titoli di Stato statunitensi, trainati dal voto, vedono il rendimento del decennale superare il 4,4%, gli analisti di UniCredit si attendevano una minore debolezza sui governativi europei. Intanto, il mercato guarda con attenzione ai prossimi meeting di politica monetaria di Banca d’Inghilterra e Federal Reserve, previsti per domani.
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I titoli da tenere d'occhio oggi a Piazza Affari
Sul listino milanese, riflettori puntati su UniCredit, che ha chiuso il terzo trimestre 2024 con un utile netto in crescita dell'8% rispetto all'anno scorso, raggiungendo 2,5 miliardi di euro, e a 7,7 miliardi nei primi nove mesi (+16%) con un Rote del 19,7%. La banca ha rivisto al rialzo la guidance per l'utile netto 2024, ora previsto sopra i 9 miliardi di euro. In giornata sono attesi anche i risultati di Poste, Banco BPM, Terna, Snam ed Enel.
Particolare attenzione su Leonardo, che potrebbe beneficiare della vittoria di Donald Trump. Trump, infatti, ha storicamente favorito l’aumento della spesa militare, come dimostrato nel suo mandato precedente (2017-2021), sostenendo potenzialmente il settore della difesa.
Di contro, l’adozione di nuove politiche protezionistiche come i dazi potrebbe impattare negativamente settori italiani come il lusso. Aziende come Moncler, Salvatore Ferragamo, Tod’s e Ferrari, che ha recentemente pubblicato i risultati del terzo trimestre con un utile netto adjusted di 375 milioni di euro (+13% rispetto allo stesso periodo del 2023), potrebbero subire ripercussioni per la loro forte esposizione al mercato statunitense.
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Borse attese in rialzo dopo la vittoria di Trump
Il future sull’Eurostoxx50 guadagna terreno (+0,47% alle 08:30), spinto dalla notizia della vittoria di Donald Trump a 47° presidente degli Stati Uniti. Trump è il primo a ottenere due mandati presidenziali non consecutivi dai tempi del democratico Stephen Grover Cleveland, alla fine dell’Ottocento. Con un'età di 78 anni, è anche il presidente più anziano ad assumere la carica e il primo con una condanna penale.
I mercati traggono fiducia da un risultato elettorale netto, che allontana i timori di uno stallo politico, in un contesto in cui il Senato è a maggioranza repubblicana e la Camera dei Rappresentanti rimane incerta.