Efficientamento energetico: cos’è e quali sono le detrazioni nel 2024

Scopri cos'è l'efficientamento energetico, e quali sono gli interventi che si possono richiedere

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Pietro Boniciolli

Esperto in Scienze Ambientali

Con una doppia laurea in scienze naturali, scrive articoli per diversi blog che trattano di tematiche ambientali ed è presidente del WWF FVG.

L’efficientamento energetico, come suggerisce l’espressione, indica una serie di interventi possibili su strutture sia pubbliche che private che mantengano alta la performance sfruttando al meglio le risorse energetiche. Ottenere il massimo rendimento senza compromettere il risultato finale apporta vari benefici tra cui la possibilità di ottenere detrazioni fiscali, minor spese future e magari un’entrata più corposa in caso di vendita grazie ad un aumento del valore commerciale.

Differenza tra efficientamento e risparmio energetico 

Prima di entrare nel vivo dell’argomento, può essere utile analizzare la differenza tra due concetti che a prima vista possono sembrare sinonimi: l’efficientamento e il risparmio energetico. Sono argomenti complementari e sovrapponibili, ma non identici.

Per risparmio energetico si intende un minor consumo per abbassare il livello di spreco, sia per venire incontro al fabbisogno energetico che all’investimento economico, in particolare ci si riferisce ai comportamenti virtuosi che consistono nell’utilizzare gli elettrodomestici in determinate fasce orarie della giornata e tagliare più in generale il consumo, diminuendo il tempo di attivazione degli impianti ad esempio. Non tutte queste attività tuttavia comportano un miglior utilizzo delle fonti, in quanto l’elemento prioritario è il risparmio.

In pratica, per comprendere la differenza tra i due temi, si può dire che se si vuole risparmiare si possono diminuire i tempi di accensione delle luci in casa ad esempio e comprare quelle più economiche, mentre se si parla di efficientamento energetico allora si può provvedere alla sostituzione delle classiche lampadine con quelle LED o optare per un diverso approvvigionamento come un sistema di pannelli solari.

Le operazioni di efficientamento energetico selezionano e razionalizzano al meglio una risorsa per trarne il massimo vantaggio. Più nello specifico, si tratta di acquisire consapevolezza sul mercato odierno tra tutte le chance possibili e confrontarle con le proprie esigenze, per poi validare quella che meglio si sposa con specifiche caratteristiche in termini di comfort, rendimento, sfruttamento energetico ed economico.

Efficientamento energetico: esempi d’interventi

La riqualificazione energetica consiste nel poter attingere a delle agevolazioni IRPEF o IRES quando si operano determinati interventi. In particolare, le detrazioni sono ottenibili per:

  • ridurre la quantità di fabbisogno energetico;
  • aumentare la performance dell’efficienza attraverso messe in opera di coibentazioni, pavimentazioni ed infissi specifici;
  • acquistare nuovi pannelli solari;
  • sostituire i vecchi climatizzatori

Inoltre, la detrazione spetta per la l’acquisto e la posa di:

  • schermature solari;
  • impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • domotica e in generale apparecchi per il controllo da remoto per il riscaldamento degli ambienti come dell’acqua e la climatizzazione;
  • micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti;
  • acquisto di generatori d’aria calda a condensazione;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi composti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.

L’efficientamento energetico per edifici o unità immobiliari riguarda strutture che risultino già presenti a partire dalla data che sancisce l’inizio dei lavori. Per presenti si intende che siano dichiarate al catasto o che la richiesta di accatastamento sia per lo meno in corso e che siano state rispettate le date di versamento di eventuali tributi. Non è importante invece il tipo di abitazione: si può trattare di un edifico o parte di esso di qualsiasi categoria catastale, sono comprese anche quelle rurali o strumentali per l’attività d’impresa o professionale.

Lo sgravio fiscale ammette tutte le spese affrontate fino al 31 dicembre 2024. La maggior parte degli interventi prevede una detrazione pari al 65%, mentre per i restanti si parla del 50% della somma totale.

Efficientamento energetico della casa: gli interventi condominiali

Esiste una procedura diversa che prende in esame date e regole a sé per quanto concerne invece gli interventi operati sulle parti comuni delle strutture condominiali o che includano le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio. In questo caso, lo sgravio fiscale è pari al 70% per una spesa massima di 40.000€, per procedere con l’isolamento termico delle parti comuni opache e con un’incidenza superiore al 25%. Per poter accedere all’agevolazione, il titolo edilizio deve essere stato presentato entro il 16 febbraio 2023.

Chi può accedere agli sgravi per efficientamento energetico

Possono accedere agli sgravi fiscali tutti i contribuenti, residenti e non, che possiedono un diritto sull’immobile oggetto di modifiche. Più nello specifico, possono accedere all’agevolazione sia le persone fisiche che le professioni, così come le società di persone e di capitali (contribuenti titolari di reddito d’impresa), le associazioni di professionisti e gli enti, sia pubblici che privati, che non operino in attività commerciale.

Rientrano tra le persone fisiche anche i titolari di un diritto sull’immobile, come ad esempio i condomini, nel caso in cui siano effettuati degli interventi sulle parti comuni del condominio, gli inquilini e coloro che hanno l’immobile in comodato d’uso.

Come ottenere la detrazione fiscale

Coloro che desiderano richiedere l’agevolazione dovranno avere 3 documenti a disposizione: asseverazione, l’attestato di prestazione energetica e scheda informativa degli interventi realizzati.

L’asseverazione viene elaborata da un tecnico abilitato come geometri, architetti, ingegneri; in alternativa è sufficiente la dichiarazione del direttore dei lavori che attesta la conformità dell’intervento realizzato in base ai requisiti tecnici specifici.

L’attestato di prestazione energetica, ossia l’APE è un documento che deve essere redatto dopo che sono stati eseguiti gli interventi ed ha lo scopo di raccogliere le informazioni riguardanti l’edificio in base agli interventi. Non è obbligatorio nei seguenti casi:

  • sostituzione di finestre con infissi in singole unità immobiliari e l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
  • sostituzione di climatizzatori invernale con altri dotati di caldaie a condensazione e messa in opera del sistema di distribuzione;
  • acquisto e successiva messa a punto delle schermature solari;
  • installazione di climatizzatori con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, se le detrazioni sono richieste per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (comma 347 della legge 296/2006);
  • acquisto e installazione di apparecchiature multimediali.

Sarà necessario pagare con bonifico bancario o postale, obbligo a cui non rientrano gli interventi effettuati nell’ambito dell’attività d’impresa. Il bonifico presenterà come da prassi la causale, il codice fiscale del beneficiario, partita IVA oppure il codice fiscale della persona alla quale è stato effettuato il bonifico (impresa o persona che sia). In seguito, bisognerà trasmettere all’ENEA la documentazione necessaria entro 90 giorni dalla fine degli interventi. L’unica modalità di presentazione è attraverso il sito web, collegandosi al seguente link https://detrazionifiscali.enea.it/

La scheda descrittiva dell’intervento (questo è il nome del documento) deve essere eventualmente accompagnata dall’APE (come già visto non sempre obbligatoria).

Detrazioni fiscali 2024: l’avvio sulla piattaforma di Enea e Agenzia delle Entrate

Come accennato, è possibile attraverso il sito di Enea inviare, tramite la sezione dedicata tutti i dati necessari per poter usufruire degli Ecobonus e dei Bonus casa per i lavori sostenuti fino al 2024. La data ultima non deve superare i 90 giorni dalla fine dei lavori.

I dati invece che riguardano le ristrutturazioni edilizie per il risparmio energetico fanno riferimento alla sezione Bonus casa. Enea, tramite la sua piattaforma, risponde ai dubbi grazie al suo Vademecum, un opuscolo ad hoc per le diverse tipologie di incentivi. Inoltre, si ha la possibilità di consultare le FAQ, le domande frequenti. Infine, si può fare riferimento alla Guida delle Agenzie delle Entrate nonché alla Guida Rapida Enea.

Per chi dovesse avere problemi di tipo tecnico-procedurale ci si può rivolgere dal lunedì al mercoledì, dalle ore 12:00 alle ore 15:00, al Servizio di Consulenza ENEA, chiedendo una consulenza tramite mail.