La guerra in Ucraina, che va avanti ormai da 392 giorni, provoca ancora una volta tensioni in Europa e nuove minacce a ricorrere al nucleare da parte della Russia. Da Mosca, infatti, non è stata digerita la presa di posizione della Gran Bretagna che negli ultimi giorni ha aperto alla spedizione in Ucraina di munizioni all’uranio impoverito per i carri armati dell’esercito di Kiev. Una decisione, ha commentato il Cremlino, che potrebbe portare all’escalation nucleare.
Ma di che armi si tratta e quali sono gli effetti che potrebbe avere sulla guerra e quali i rischi per la salute?
Munizioni all’uranio impoverito all’Ucraina: cosa sono
Ad aprire alla possibilità di vedere utilizzate in Ucraine le armi all’uranio impoverito è stato il ministero della Difesa del Regno Unito che ha confermato che invierà delle munizioni in Ucraina, aggiungendo che l’esercito britannico ha utilizzato il materiale nei suoi proiettili “per decenni”. Secondo quanto riferito dal ministero britannico, si tratta di una componente standard che non ha nulla a che fare con armi o capacità nucleari. Ecco perché delle minacce russe, hanno fatto sapere, c’è poca paura, perché la Russia sta cercando “deliberatamente di disinformare”.
Quali proiettili arriveranno a Kiev? Si tratta dei Charm 1 e Charm 3 che possono essere usati come munizioni per i cannoni da 120 millimetri montati su alcuni carri armati dell’esercito del Regno Unito. I Charm 1 sono stati sviluppati a inizio anni Novanta, mentre i Charm 3 sono in servizio dal 1999. Entrambi sono a disposizione dei Challenger 2, tank pesanti da combattimento di standard Nato che il governo di Rishi Sunak ha promesso all’Ucraina.
Secondo Londra si tratta di proiettili “altamente efficaci” per sconfiggere i moderni carri armati e veicoli blindati. Inoltre, secondo quanto affermato dal ministero britannico, la ricerca scientifica mostra che qualsiasi impatto sulla salute personale e sull’ambiente derivante dall’uso di munizioni all’uranio impoverito è “probabilmente basso“.
Ma come funzionano? Data l’alta densità del minerale, una munizione all’uranio impoverito si muove ad alta velocità, conferendo notevole slancio ai dispositivi. Un utilizzo classico è quello sui citati cannoni da 120 millimetri montati sui tank. Un missile con uranio impoverito, che pesa 5 chilogrammi circa, ottiene quindi uno slancio tale da rompere l’armatura di un carro armato.
A contatto con l’armatura, dopo l’impatto la punta dell’uranio si disintegra per via del calore creato e le particelle di uranio impoverito iniziano a bruciare.
Uranio impoverito, come si ottiene
La decisione del Regno Unito di mandare in Ucraina munizioni all’uranio impoverito non viola alcuna convenzione internazionale, anche se l’uso di questo tipo di armi provoca sempre grande allarme per i rischi e i pericoli arrecati alle popolazioni colpite e ai militari stessi coinvolti nel dispiegamento di dispositivi di questo tipo. L’uranio impoverito, va detto, è un sottoprodotto del procedimento di arricchimento dell’uranio depleto. È quindi diverso dall’uranio arricchito, quello utilizzato come combustibile nelle centrali nucleari e come principale elemento nelle armi atomiche.
L’uranio impoverito viene ottenuto dall’estrazione dell’isotopo 235, quello che serve a creare armi atomiche, ma è una sorta di scarto del processo. L’elemento che lo rende interessante dal punto di vista militare è il suo peso specifico insieme alla capacità di reazione delle particelle. Viene quindi utilizzato nella costruzione di proiettili e bombe perché le sue caratteristiche permettono alle munizioni di perforare le spesse corazze dei carri armati.
L’uranio impoverito, va specificato, non è utilizzato solo in campo bellico. Infatti è presente anche negli yacht da competizione come componente della deriva, nelle frecce utilizzate per il tiro con l’arco a livello agonistico o come contrappeso nei dispositivi aerospaziali.
Armi all’uranio impoverito, i precedenti in guerra
L’eventuale utilizzo in guerra in Ucraina non sarebbe comunque un caso isolato. Infatti le munizioni a uranio impoverito sono state utilizzate per la prima volta nella prima Guerra del Golfo negli Anni Novanta dalle forze armate statunitensi e anche le guerre nei Balcani hanno assistito a un utilizzo massiccio di questi dispositivi.
I rischi per la salute
Come detto, di per sé l’utilizzo delle munizioni all’uranio impoverito non viola alcuna convenzione internazionale, ma il dispiegamento di queste armi è fortemente osteggiato da organizzazioni internazionali come l’Icbuw. A preoccupare sono infatti le conseguenze che potrebbero provocare sui civili.
Quando l’uranio esplode, come vi abbiamo spiegato in precedenza, si formano dei frammenti incandescenti che possono produrre un effetto altamente tossico. La possibilità di morire per soffocamento è molto alta e a questo si aggiunge la radioattività e il fatto che, se inalato, il metallo si deposita nei polmoni favorendo l’insorgere di vari tipi di cancro.
La reazione di Mosca
Alla notizia della decisione di Londra di fornire a Kiev le munizioni all’uranio impoverito non è tardata ad arrivare la presa di posizione della Russia, impegnata di suo in una “guerra sporca”. Dopo che Vladimir Putin ha messo in guardia il Regno Unito dal fornire all’Ucraina munizioni per i carri armati, è stato il ministro della Difesa di Mosca, Sergej Shoigu, ad avvertire che un simile passo avvicinerebbe sempre più a un conflitto nucleare. Il capo della diplomazia russa, Sergej Lavrov, ha poi ricordato che un passo del genere violerebbe “il diritto internazionale umanitario, come è successo in Jugoslavia nel 1999”.
Il ministro degli Esteri russo, citato dall’agenzia di stampa Ria Novosti, ha poi spiegato che “l’utilizzo di munizioni con uranio impoverito da parte dell’esercito di Kiev danneggerà l’agricoltura dell’Ucraina”. Dalla Duma, poi, il presidente Vyacheslav Volodin ha spiegato: “La Gran Bretagna ha annunciato che il regime nazista di Kiev sarebbe stato fornito di munizioni all’uranio impoverito. Questa decisione porta a una tragedia su scala globale, che colpirà principalmente gli stati europei”. Il leader bielorusso Aleksander Lukashenko ha invece svelato a Ria Novosti che la Russia potrebbe consegnare alla Bielorussia “munizioni con uranio vero“. “Se l’Occidente è così pazzo, darà impulso a questo processo”, ha aggiunto il leader bielorusso.