Morto Paolo Pininfarina, aveva 65 anni: chi era il re del dell’auto torinese

Paolo Pininfarina è morto dopo una lunga malattia all'età di 65 anni: era nell'azienda di famiglia dagli anni '80 e ne era diventato presidente nel 2008.

Foto di Riccardo Castrichini

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

È morto Paolo Pininfarina, erede e presidente dell’omonima azienda di car design fondata dal nonno, Battista “Pinin” Farina. Da tempo malato, l’imprenditore si è spento all’età di 65 anni tra l’affetto di sua moglie Ilaria, dei suoi cinque figli e della madre Giorgia Gianolio. La sua carriera è stata tutta, o quasi, all’interno dell’azienda di famiglia, con la quale ha curato, tra gli altri, gli interni del nuovo stadio della sua squadra del cuore, la Juventus.

La storia imprenditoriale di Paolo Pininfarina

Nato a Torino il 28 agosto 1958, Paolo Pininfarina si è laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino agli inizi degli anni ‘80, per poi iniziare la propria attività lavorativa: prima negli Stati Uniti alla Cadillac e poi in Giappone alla Honda. Dopo questo giro del mondo e di esperienza, Paolo Pininfarina è tornato alla base e, nel 1987, è a capo della Pininfarina Extra s.r.l., la società del gruppo Pininfarina specializzata in disegno industriale, arredamento, architettura, nautica. Di questa stessa società Paolo Pininfarina è rimasto presidente e amministratore delegato fino a oggi. Molti i progetti di successo portati avanti dall’imprenditore con aziende di caratura internazionale, da Coca-Cola a Samsung passando per Unilever, Calligaris, Chivas Regalb Alenia Aermacchi, Motorola e Bovet, ma il progetto che senza dubbio lo aveva reso più orgoglioso era stato quello relativo agli interni del nuovo stadio della sua amata Juventus.

La presidenza della Pininfarina

Gli ottimi risultati conseguiti a guida con Extra, hanno permesso a Paolo Pininfarina di assumere la vicepresidenza della società di famiglia a maggio del 2006, mentre dal 12 agosto 2008 ne è stato presidente dopo la prematura scomparsa del fratello Andrea, causata da un incidente in scooter. È stato inoltre Program Manager in Engineering GM 200 per la General Motors e membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Europeo di Design di Torino.

Premi e riconoscimenti

Molto i premi e i riconoscimenti ottenuti da Paolo Pininfarina, tra cui quello di Personalità dell’anno in Francia nel 2011 per il suo grande contributo al successo del programma Electric car sharing Autolib per il Comune di Parigi. Nel 2020, invece, la Città di Torino l’ha nominato Ambasciatore delle eccellenze del territorio in virtù della sua storia professionale e di quella dell’azienda da lui presieduta. In oltre 90 anni di storia, infatti, la Pininfarina ha curato il design di oltre 600 modelli di auto, molti dei quali rimasti nella lista dei più prestigiosi di tutti i tempi dell’industria italiana dell’auto.

Le parole dell’Ad di Pininfarina

Molti i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia di Paolo Pininfarina espressi da personalità di spicco del mondo dell’imprenditoria e dalle istituzioni, tra i quali spicca quello dell’attuale Ad di Pininfarina, Silvio Angori: “Gli sono personalmente grato per avermi confermato alla guida dell’Azienda, in seguito alla scomparsa di Andrea Pininfarina nel 2008. In questi anni abbiamo condiviso tanti trionfi e anche tante sfide, sempre consigliandoci e sostenendoci a vicenda. Il modo migliore per onorare la sua memoria è continuare, come lui vorrebbe, a impegnarci al massimo per il futuro della Pininfarina”.