Italia devastata dal maltempo: morti per alluvione, allerte rosse, scuole chiuse. La mappa

Sono continuati per tutta la notte e senza sosta gli interventi di assistenza alla popolazione a causa del maltempo; tre morti in Toscana

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Sei morti in Toscana per il maltempo, mentre anche oggi l’Italia è in allerta per le forti piogge e il vento in molte parti d’Italia, con la perturbazione, partita da nord, che si sposta verso il centro della penisola.

Le vittime sono state una donna di 84 anni, scomparsa a causa di un malore mentre cercava di liberare la sua abitazione dall’acqua in eccesso, e un uomo di 85 anni, ritrovato riverso nell’acqua all’interno della sua casa allagata, entrambi a Montemurlo, uno dei comuni più colpiti nella provincia di Prato. Il terzo decesso è stato registrato a Rosignano, nella zona di Livorno.

Su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, il Consiglio dei ministri ha deciso di dichiarare uno stato d’emergenza della durata di dodici mesi nelle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato. Questa decisione è stata presa in risposta agli eventi meteorologici straordinari che si sono verificati a partire dal 2 novembre 2023, i quali hanno causato una grave minaccia per la sicurezza delle persone, con vittime, allagamenti, isolamento di varie zone e l’evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni.

Al fine di fornire una risposta immediata alle necessità della popolazione colpita, è stato stanziato un finanziamento iniziale di 5.000.000 di euro. Questi fondi saranno utilizzati per affrontare le situazioni più urgenti, compreso il soccorso e l’assistenza alla popolazione, nonché il ripristino delle infrastrutture pubbliche e delle reti strategiche, insieme alle operazioni di gestione dei rifiuti e delle macerie.

Il presidente della Toscana Giani in un videomessaggio ha spiegato che “il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza nazionale per le alluvioni in Toscana e la dichiarazione prevede che vi sia una condizione d’emergenza e di intervento straordinario in sette delle nostre 10 province: Firenze, Pisa, Livorno, Prato, Pistoia, Lucca, Massa”. E ha aggiunto: “Sta migliorando la situazione da un punto di vista atmosferico nelle zone gravemente colpite nella giornata di ieri, l’emergenza oggi sta diventando il vento che batte sulle coste della Toscana”

I disagi all’ospedale di Pontedera

La situazione è talmente critica che persino l’ospedale di Pontedera è stato sommerso dall’acqua. Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha invitato i cittadini a rimanere al sicuro, evitando di uscire e cercando rifugio nei piani superiori delle loro abitazioni.

Oltre ai tre deceduti, si registrano anche tre persone disperse: una coppia a Lamporecchio (Pistoia) che stava attraversando un ponte crollato successivamente e una persona a Campi Bisenzio (Firenze) che si è allontanata con la sua auto ed è ora considerata dispersa. Inoltre, ci sono ancora ricerche in corso per un’altra persona dispersa nella zona di Belluno.

Interrotta la linea ferroviaria Prato-Pistoia, riaperta l’A11 Firenze-Pisa

A causa dei danni causati dal maltempo in Toscana, la linea ferroviaria Prato-Pistoia è attualmente interrotta a causa dell’allagamento. I treni in partenza da Firenze arrivano solo fino a Prato. Inoltre, il traffico portuale a Piombino (Livorno) è stato bloccato a causa del forte vento di ponente che sta interessando il canale. I traghetti da e per l’isola d’Elba sono fermi dall’ultima sera, come confermato dalla capitaneria di Piombino, e il traffico commerciale è anch’esso attualmente bloccato.

Dopo essere stata chiusa al traffico per alcune ore a causa del maltempo, la A11 Firenze-Pisa tornerà completamente percorribile entro le ore 13 di oggi. La riapertura avverrà in entrambe le direzioni, nel tratto compreso tra Prato ovest e Prato est. Questo è stato reso possibile grazie al progressivo miglioramento delle condizioni meteorologiche e agli sforzi della task force di Aspi, che ha lavorato incessantemente dal tardo ieri sera per affrontare i disagi causati dal maltempo.

Tuttavia, la superstrada “Fi-Pi-Li” rimane ancora chiusa nei due sensi di marcia nel tratto tra Livorno e Lavoria. Inoltre, la SP 2 via della Cerreta, nel comune di Collesalvetti, è ancora interrotta al traffico a causa di una frana. Nella regione toscana, il traffico portuale è stato bloccato anche a Piombino, situato nella provincia di Livorno, a causa del forte vento di ponente che sta soffiando sul canale.

Caduti 200 millimetri di pioggia in tre ore

Secondo quanto riferito dal direttore operativo per il coordinamento delle emergenze della Protezione Civile, Luigi D’Angelo, in un’intervista a ‘Sky Tg24’, la situazione sta gradualmente migliorando. Ha spiegato che in un periodo di sole tre ore, sono caduti 200 millimetri di pioggia in una zona che va dalla costa di Livorno al Mugello. Nel frattempo, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ordinato al Comando Operativo di Vertice Interforze di fornire il massimo supporto a tutte le prefetture che ne facciano richiesta. Inoltre, ha disposto l’invio di personale e mezzi della Difesa per assistere le zone colpite e affrontare l’emergenza.

Per le 12 attesa la piena dell’Arno

Le province più colpite dalla tempesta in Toscana includono Prato, Pistoia e la zona di Firenze. Ci sono segnalazioni di rotture su vari corsi d’acqua, come il Bisenzio a Santa Maria a Campi, il Marina a Villa Montalvo, il Fosso Reale, l’Agna a Montale, la Stella a Casini di Quarrata, il Bardena e il torrente Iolo. Anche se ci sono segni di calo nei livelli dell’Ombrone Pistoiese e del Bisenzio, la situazione rimane estremamente critica. È prevista per le prossime ore una pausa nelle precipitazioni, ma i livelli idrometrici del fiume Arno saranno in aumento fino al presumibile raggiungimento del primo livello di criticità, fissato a tre metri. “Alle ore 10.20 già passata la piena dell’Arno a Firenze senza criticità; prevista nelle prossime ore a Pisa all’interno delle soglie di riferimento”, ha spiegato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani sui social.

Anche la provincia di Pisa è stata colpita dalla tempesta, con l’ospedale di Pontedera che è stato allagato. La stessa sorte ha colpito l‘ospedale di Prato, e c’è anche un’alluvione in corso all’ospedale di Borgo San Lorenzo, nel Mugello.

Scuole chiuse, ecco dove

Molti sindaci soprattutto del Nord-Italia, tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, ma anche al Sud in Campania, in queste ore stanno firmando ordinanze per tenere chiuse le scuole oggi, a causa della allerta meteo. Anche nei giorni scorsi diverse scuole erano rimaste chiuse.

In Veneto, a causa del maltempo resteranno chiuse tutte le scuole della provincia di Belluno. Scuole chiuse a Conegliano (Treviso), come annunciato dal sindaco sui social, e in altri comuni della Marca: si tratta di Caerano, Cappella Maggiore, Ciso di Valmarino, Colle Umberto, Cordignano, Cornuda, Crocetta del Montello, Farra di Soligo, Follina, Fregona, Giavera, Maser, Miane, Montebelluna, Moriago, Nervesa, Pederobba, Pieve di Soligo, Possagno, Refrontolo, Revine Lago, San Fior, San Pietro di Feletto, San Vendemiano, Sarmede, Segusino, Sernaglia, Susegana, Tarzo, Valdobbiadene, Vidor, Asolo, Borso del Grappa, Castelcucco, Fonte, Monfumo, Pieve del Grappa, San Zenone degli Ezzelini, Vittorio Veneto, Volpago del Montello. Anche in tutti i comuni di Vicenza e Verona le scuole resteranno chiuse per tutta la giornata di oggi, dai nidi all’Università.

Nel Friuli Venezia Giulia, a Muggia, le scuole sono state chiuse a causa dell’arrivo di un’onda di maltempo particolarmente intensa, che ha generato nei giorni scorsi il fenomeno dell’alta marea con allagamenti nel centro cittadino. Il Comune di Muggia ha deciso di sospendere tutte le attività scolastiche e didattiche nelle scuole dell’infanzia e negli asili nidi pubblici e privati per la giornata di venerdì. Le altre scuole erano già chiuse a causa del ponte festivo. Le scuole sono state chiuse anche nelle ex province di Gorizia, Udine e Pordenone, ad eccezione di Doberdò del Lago.

In Toscana, diverse scuole rimarranno chiuse oggi a causa delle condizioni meteorologiche avverse, come a:

  • Prato
  • Empoli
  • Sesto Fiorentino
  • Calenzano
  • Pistoia
  • Isola d’Elba
  • Livorno
  • Capraia
  • Limite
  • Cerreto Guidi
  • Fucecchio
  • Montelupo Fiorentino
  • Vinci

Forte dei Marmi e Pietrasanta rimarranno aperte, insieme ai comuni della costa apuana come Montignoso e Massa.

Scuole chiuse anche in alcuni comuni della Campania, anche a Napoli. La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato l’allerta meteo per piogge e forti temporali valido a partire dalle 21 di giovedì fino alle 21 di venerdì 3 novembre, sull’intero territorio regionale. Diversi sindaci, soprattutto nei territori dove sarà allerta arancione, hanno deciso di sospendere le lezioni. Scuole chiuse a Nocera Inferiore, Sarno, Monte di Procida, Somma Vesuviana, Portici, Pagani, Angri, Pellezzano, Capua, Sant’Egidio del Monte Albino, Pozzuoli, Casoria, Afragola, Caserta, Cava dei Tirreni, Benevento, Piedimonte Matese, Torre del Greco.

Appello dei sindaci: “Evitate gli spostamenti”

Il Comune di Montemurlo, situato in provincia di Prato, è stato uno dei più colpiti dall’ondata di maltempo straordinario che ha colpito la Toscana a partire dal 2 novembre. Alle 3 del mattino, il pluviometro di Javello ha registrato 180 mm di pioggia (aumentati a 200 mm alle 6 del mattino). Il sindaco Simone Calamai ha attivato il Centro Comunale di Protezione Civile (Coc) il pomeriggio del 2 novembre e ha seguito le operazioni di soccorso durante tutta la notte. Sono state mobilitate 10 squadre di volontari di protezione civile e la squadra di protezione civile comunale, composta da tecnici e agenti della polizia municipale di Montemurlo. Il sindaco ha anche invitato la popolazione a limitare gli spostamenti non essenziali e a prestare attenzione a potenziali pericoli stradali, come avvallamenti e allagamenti.

Il sindaco Calamai ha espresso le condoglianze per le vittime della tragedia, tra cui un uomo di 85 anni trovato riverso nell’acqua all’interno del suo appartamento, situato in via Riva 21 a Bagnolo, e una donna di 84 anni in via Garda, che è deceduta a causa di un malore. L’evento meteorologico sembra non essere direttamente correlato al decesso di quest’ultima.

Anche il Comune di Campi Bisenzio, anch’esso gravemente colpito dalle avverse condizioni meteorologiche, ha invitato i cittadini a rimanere in casa e a evitare spostamenti per non mettere a rischio la propria sicurezza e per non ostacolare le operazioni di soccorso. Sono state attivate tutte le squadre di soccorso disponibili, e la Regione sta inviando impianti idrovori per affrontare l’emergenza.

Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, ha diffuso un messaggio invitando i residenti, in particolare coloro che vivono nelle zone vicino al fiume Bisenzio, a rimanere nei piani alti delle loro abitazioni e a non uscire di casa. Ha sottolineato la gravità della situazione e ha esortato a non recarsi sopra gli argini del fiume a causa del rischio connesso alle persistenti precipitazioni. La situazione meteorologica rimane critica, e si teme un ulteriore peggioramento.

Bisenzio, picco di 6 metri d’altezza

Il fiume Bisenzio ha raggiunto una quota di 6 metri al rilevamento di San Piero a Ponti, subito dopo il capoluogo, che è stato allagato. Questa quota rappresenta un aumento di oltre 4,5 metri in sole due ore, superando così il secondo livello di guardia. Il secondo livello di guardia è stato superato anche ai rilevamenti di Gamberame e Prato. Il Consorzio di bonifica del Medio Valdarno ha riferito che il Bisenzio ha esondato alle 21 del 2 novembre, superando gli argini ma senza romperli, all’altezza di via Santo Stefano, vicino alla Rocca Strozzi nel centro storico di Campi Bisenzio. Nel frattempo, a Montemurlo (Prato), sono state registrate cumulate di pioggia di 100 mm in due ore (dalle 18 alle 20), un dato che ha influito in modo significativo e preoccupante sul Bisenzio.

Durante la notte, la piena del fiume Sieve ha raggiunto Dicomano (Firenze), dove il fiume è esondato tra il capoluogo e la frazione di Contea. Alcuni campi e la pista ciclabile sono stati sommersi, ma non ci sono segnalazioni di criticità per le abitazioni, come riportato dall’Unione dei Comuni del Mugello.

Quarrata, in provincia di Pistoia, è stata completamente allagata, con strade trasformate in fiumi e diffusi allagamenti. Sono stati riportati danni alle abitazioni e alcune persone sono rimaste isolate. La protezione civile ha lavorato durante tutta la notte, utilizzando mezzi anfibi per soccorrere la popolazione. Le situazioni più critiche si sono verificate nei centri della Piana, in particolare Quarrata e Casalguidi, dove le strade sono diventate dei torrenti, con case e negozi allagati. La viabilità è stata compromessa, e molte auto sono state portate via dall’acqua. I vigili del fuoco hanno ricevuto numerose chiamate di emergenza, e i volontari della Vab hanno fornito sacchi di sabbia per proteggere le porte. Anche il personale dei Comuni è stato coinvolto nelle operazioni di soccorso. Nella parte della Valdinievole, la situazione peggiore si è verificata nei comuni di Lamporecchio e Larciano. A Pistoia città, sebbene sia piovuto, al momento non si segnalano danni particolarmente gravi.

In Veneto ora si teme l’ondata di piena

Il Veneto è stato colpito dall’onda di maltempo, e il presidente regionale, Luca Zaia, ha dichiarato che la situazione è complessa. Le precipitazioni hanno raggiunto i 160 millimetri d’acqua in 24 ore, causando problemi in diverse località. La zona della Pedemontana è stata colpita da frane e smottamenti su alcune strade.

Zaia ha espresso preoccupazione per i grandi fiumi della regione, tra cui l’Adige a Verona, che è stato messo in sicurezza tramite l’apertura di un collettore per sgravare le acque nel lago di Garda. Altri fiumi come il Bacchiglione, il Brenta, il Tagliamento, il Meduna e il Livenza sono tutti sotto stretta osservazione. Nonostante le previsioni indichino schiarite e una cessazione delle precipitazioni durante la giornata, rimane la grande preoccupazione per i punti di massima piena sui fiumi, data la mole significativa d’acqua in transito.

Zaia ha ribadito l’invito ai cittadini a non avvicinarsi ai fiumi e a non camminare sugli argini per osservare il flusso d’acqua, poiché il vero pericolo riguarda gli eventuali cedimenti degli argini. Ha anche consigliato di evitare scantinati e di non trovarsi in zone troppo vicino ai corsi d’acqua.

Inoltre, il presidente regionale ha segnalato che le forti raffiche di vento, che hanno superato i 130 chilometri orari, hanno causato problemi come alberi abbattuti e erosione delle coste venete. La regione resta preoccupata per un vigile del fuoco che non era in servizio e che si era offerto come volontario; al momento, risulta disperso. La situazione richiede una continua vigilanza e monitoraggio.

Nubifragio a Milano, si teme per il Seveso

Il maltempo si è abbattuto anche sulla Lombardia, causatndo diversi danni in tutta la regione. Una delle zone più colpite è quella del Lago di Como. Questa mattina sono state posizionate tre idrovore in grado di pompare 10.000 litri al minuto ciascuna, insieme a due idrovore dei vigili del fuoco. Tuttavia, al momento, le idrovore non sono più utilizzabili, e sono state installate passerelle e sacchi di sabbia per affrontare l’allagamento. Nella stessa piazza, il livello dell’acqua ha raggiunto i 30 centimetri.

Nella località di Faggeto Lario, nel territorio del Comasco, la località di Molina è stata isolata a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Inoltre, a Lenna, in provincia di Bergamo, un muro privato è crollato sulla strada statale. La polizia locale è intervenuta, ma fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta nell’incidente. Infine, a Lavenone, nella provincia di Brescia, questa mattina ben 22 persone sono state isolate a causa del maltempo.

Dopo il nubifragio del 31 ottobre, i vigili urbani sono pronti a chiudere le strade limitrofe al Seveso in caso di esondazione. Il fiume non è ancora uscito dagli argini, ma secondo la polizia municipale i livelli sono in aumento ed è già stata superata la prima soglia di allarme. Soglia superata anche per il Lambro, dove al momento non si registrano allagamenti. Diverse le chiamate ai vigili del fuoco per allagamenti e infiltrazioni. Il Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia aveva diramato l’allerta gialla, cioè di rischio ordinario, per rischio idraulico, idrogeologico e per temporali, per ieri e oggi.