Trenitalia annuncia il controllore con la bodycam, la svolta per la sicurezza a bordo

L’introduzione delle bodycam per i capotreni è una misura importante e innovativa che segna una svolta nelle politiche di sicurezza ferroviaria

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 24 Febbraio 2025 16:30

Per una maggiore sicurezza, i controllori di Trenitalia indosseranno una bodycam durante le ore di lavoro, pensata come da deterrente contro le aggressioni e per registrare gli incidenti, in caso di necessità, fornendo le prove certe alle forze dell’ordine e ai magistrati.

Poiché le aggressioni ai danni del personale di bordo continuano a essere una realtà per i capitreno delle ferrovie italiane, in particolare su treni locali e regionali. I dati più recenti parlano di violenze verbali e fisiche, come quella subita da un capotreno su un treno regionale tra Genova e Busalla lo scorso novembre. Per questo motivo, Trenitalia ha deciso di intervenire con misure innovative per tutelare la sicurezza dei propri dipendenti e, indirettamente, anche dei passeggeri.

Trenitalia annuncia le bodycam per i capotreno, ma solo in alcune regioni

Non è una novità, perché già nel 2024 Trenitalia aveva lanciato un progetto pilota in Emilia-Romagna con l’introduzione di telecamere indossabili (bodycam) per il personale di bordo, in particolare per i capitreno. Questi dispositivi, posizionati ben visibili all’altezza del taschino, svolgono due funzioni fondamentali: da un lato, fungono da deterrente contro le aggressioni, poiché la semplice presenza della telecamera può scoraggiare i malintenzionati; dall’altro, in caso di necessità, le riprese vengono effettuate dal nell’intento di perseguire il legittimo interesse di raccolta di mezzi di prova ai fini di tutela del personale rispetto a possibili aggressioni, furti e rapine.

A seguito dei risultati positivi della fase iniziale, Trenitalia ha deciso di ampliare l’uso delle bodycam a un numero maggiore di regioni italiane, tra cui Liguria, Toscana, Piemonte e Puglia, che nel 2023 avevano registrato i numeri più alti di aggressioni ai danni del personale. La nuova fase del progetto, che include anche l’implementazione di Fs Security per affiancare i capitreno, prevede che i dispositivi vengano distribuiti in quantità maggiore, con l’obiettivo di proteggere ulteriormente il personale durante gli orari più critici e sui treni più a rischio.

Come funzionano le bodycam di Trenitalia

Le telecamere sono dotate di una memoria da 64 GB, che consente di registrare video con una durata di 12 ore. Il dispositivo, robusto e resistente è in grado di sopportare polvere e immersioni brevi in acqua (ha infatti una certificazione IP67, ovvero si tratta di bodycam che non si deteriorano a contatto con la polvere e protette dal contatto). Le registrazioni vengono attivate manualmente dal capotreno o da un addetto di Fs Security, in caso di minaccia o violenza.

È importante sottolineare che i capitreno non hanno accesso ai filmati, che vengono registrati in modalità criptata e protetta. Solo il personale autorizzato di Fs Security può visionare i video e, se necessario, condividerli con le forze dell’ordine in caso di denuncia. Per i dispositivi indossabili, una spia rossa accesa e lampeggiante indica che la funzionalità di videoripresa è attiva.Verranno, comunque, rispettate, tutte le prescrizioni a tutela della privacy dei viaggiatori.

Lo strumento, verrà adottato secondo gli accordi già presi con i sindacati per la sperimentazione partita in Emilia Romagna e si affiancherà ai controlli sul posto degli agenti della Polizia ferroviaria e ai sistemi di sorveglianza.