Elisabetta Belloni, la direttrice generale del Dipartimento per le informazioni e la sicurezza (Dis), organo che coordina le due agenzie che compongono i servizi segreti italiani, ha annunciato le proprie dimissioni. La decisione sarà operativa dal 15 gennaio e anticipa di alcuni mesi la naturale scadenza del mandato di Belloni, fissata per maggio.
Il Governo sta valutando quale potrebbe essere il miglior sostituto di Belloni. Quasi tutte le persone considerate provengono dagli stessi servizi segreti, dalla polizia o dalla guardia di finanza. Il candidato più quotato sembra essere Bruno Valensise, ma rimane aperta una questione mai risolta anche durante la direzione Belloni: i carabinieri non hanno nessuna rappresentanza ai vertici dei servizi segreti.
Le dimissioni di Belloni: la lista dei possibili sostituti
Dopo le dimissioni di Elisabetta Belloni da capo dei servizi segreti, il Governo sta cercando il sostituto migliore. Belloni era stata scelta a maggio del 2021 da Mario Draghi e avrebbe terminato in poco più di 4 mesi il suo mandato quadriennale. Le sue dimissioni sarebbero già state anticipate all’esecutivo prima di Natale. Belloni era stata anche la prima donna a ricoprire la carica di direttore del Dis, ma secondo quanto riportato da diverse fonti di stampa, il suo sostituto potrebbe essere un uomo.
I nomi più quotati sono:
- Giuseppe Del Deo, ex vicedirettore dell’Aisi (l’Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna) e vice di Belloni al Dis, considerato vicino a Fratelli d’Italia;
- Alessandra Guidi, anche lei vicedirettrice del Dis, già vice capo della polizia e prefetto di Firenze;
- Vittorio Pisani, il primo dei candidati esterni ai servizi segreti, attualmente a capo della polizia;
- Andrea De Gennario, comandante della guardia di finanza e quindi altro candidato esterno;
- Mario Cinque, vice comandante dei carabinieri, vicino al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano;
- Bruno Valensise, attuale direttore dell’Aisi.
Bruno Valensise e la questione dei carabinieri
Al centro della scelta del nuovo direttore del Dis c’è una questione rimasta aperta durante tutta la direzione Belloni. Al momento infatti i carabinieri non sono rappresentati in nessun modo, né con un direttore né con un vice direttore, ai vertici dei servizi segreti italiani. Essendo una delle forze di polizia più importanti del Paese, questa circostanza è considerata anomala e il Governo di Giorgia Meloni potrebbe cercare di risolverla.
Al momento, però, il candidato più quotato per assumere la direzione del Dis è Bruno Valensise, che viene da una lunga carriera nei servizi segreti interni cominciata nel 2004 quando ancora esisteva il Sisde. Dopo la riforma del 2007 passa all’Aisi e nel 2012 intraprende la sua prima esperienza al Dis, come Direttore della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Dal 2015 passa alla direzione dell’Ufficio centrale per la segretezza del Dis e, infine, nel 2019 arriva a ricoprire il ruolo di vicedirettore. Ad aprile del 2024 Valensise torna all’Aisi, come direttore.
Lo spostamento di Valensise alla direzione del Dis non risolverebbe però la questione dell’assenza dei carabinieri dai vertici dei servizi segreti. Entra quindi in gioco Mario Cinque, vice comandante dell’Arma e possibile rivale di Valensise. Qualora la nomina di Cinque a direttore del Dis non dovesse concretizzarsi, il vice comandante dei carabinieri potrebbe sostituire lo stesso Valensise all’Aisi.