Le migliori scuole superiori d’Italia dove iscrivere i figli, la classifica

La nuova classifica Eduscopio 2025 mostra quali scuole preparano meglio all’università e quali licei eccellono a Roma, Milano e Napoli

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

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Eduscopio ha pubblicato i risultati della 12esima edizione del lavoro della Fondazione Agnelli, ovvero i dati aggiornati relativi alle migliori scuole secondarie di secondo grado. Il team che ha coordinato lo studio ha analizzato un’enorme mole di informazioni per determinare quali istituti preparino meglio al mondo universitario o al lavoro dopo il diploma.

Analizzando i dati di 1.355.000 diplomati provenienti da 8.150 scuole, Eduscopio propone una classifica pensata per aiutare studenti e famiglie nella scelta del percorso di studi dopo la terza media.

Al primo posto figura il liceo Giovanni Battista Ferrari di Este, in provincia di Padova.

Dai dati emergono anche due importanti focus sulle principali città italiane che mostrano buoni risultati nei diversi indirizzi, dagli scientifici ai classici, fino agli artistici. Novità di quest’edizione sono inoltre i dati relativi alle scuole quadriennali, ovvero i percorsi di studio di quattro anni avviati dall’anno scolastico 2018-2019.

La classifica dei migliori licei d’Italia

Secondo l’edizione 2025 di Eduscopio, il miglior liceo del Paese è il Giovanni Battista Ferrari di Este (Padova), uno scientifico delle scienze applicate che sostituisce il latino con l’informatica. Alle sue spalle, fra i migliori istituti italiani, compaiono lo scientifico Giovenale Ancina di Fossano (Cuneo) e il Giorgio Dal Piaz di Feltre (Belluno).

Le analisi della Fondazione Agnelli, basate su 1.355.000 diplomati di 8.150 scuole, valutano due indicatori: la capacità degli istituti (licei e tecnici) di preparare agli studi universitari e, per tecnici e professionali, l’efficacia nell’inserimento lavorativo.

A livello nazionale, emergono delle eccellenze, ovvero istituti storici dei capoluoghi:

  • a Torino il liceo classico Cavour;
  • a Bologna il liceo Galvani e il liceo Copernico;
  • a Firenze il liceo Galileo e liceo il Machiavelli.

I migliori di Roma, Milano e Napoli

Nelle grandi città, Eduscopio disegna una geografia delle migliori scuole.

A Milano:

  • il miglior classico è il liceo Giovanni Berchet, seguito dal paritario Sacro Cuore e dal Carducci;
  • tra gli scientifici dominano il Volta e il Leonardo da Vinci;
  • nei linguistici si distingue il Civico Manzoni;
  • nel settore economico-sociale emerge il liceo Virgilio;
  • per gli istituti tecnici i risultati migliori sono ottenuti dal Manzoni, Verri e Curie.

A Roma:

  • il miglior classico è l’Ennio Quirino Visconti, davanti al Mamiani e al Tasso;
  • il miglior scientifico è il liceo Righi, seguito dal San Giovanni Battista e dal Peano;
  • tra i linguistici emerge il Renzo Levi;
  • tra tecnici e professionali si distinguono gli istituti Einstein-Bechelet, Di Vittorio-Lattanzio, Amerigo Vespucci e Tor Carbone.

A Napoli:

  • il miglior liceo classico e scientifico è il Convitto Vittorio Emanuele II;
  • nei linguistici spicca il Piero Calamandrei;
  • per le scienze applicate guida la classifica l’Eleonora Pimentel Fonseca;
  • nelle scienze umane e nell’indirizzo economico-sociale buone valutazioni per il liceo Galileo Galilei, il Comenio e la stessa Pimentel Fonseca;
  • tra i tecnici il Galiani, il Sannino-De Cillis e il paritario Modigliani.

I licei quadriennali vanno peggio

Novità dell’edizione 2025 è l’inclusione delle scuole che hanno partecipato alla sperimentazione del percorso quadriennale, avviato nel 2018/19. Eduscopio ha analizzato gli esiti di 2.112 diplomati provenienti da 142 istituti tra statali e paritari.

I risultati ci raccontano che ci ha frequentato un liceo quadriennale ottiene risultati universitari peggiori rispetto ai coetanei dei percorsi quinquennali. La differenza riguarda sia i voti agli esami sia il numero di crediti ottenuti nel primo anno di università, seppur con scarti non enormi.

Il campione è composto per circa l’80% da studenti dei licei, in larga parte scientifici, mentre il resto si suddivide tra indirizzo tecnico economico (12%) e tecnologico (9,5%). Il 72% dei diplomati proviene da scuole statali, il 28% da scuole private e paritarie.

Intanto l’ultima indagine di AlmaLaurea ha mostrato quali sono le lauree con più disoccupati in Italia, altro elemento fondamentale per la scelta della scuola superiore e del percorso di studi globale.