Fleximan abbatte un altro autovelox, sindaci si arrendono: “Li togliamo, ascoltiamo i cittadini”

I sindaci del Nord Italia si arrendono al fenomeno di Fleximan, il giustiziere degli autovelox: ecco perché i rilevatori di velocità non torneranno al loro posto

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Fleximan, il demolitore di autovelox in giro per Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia, colpisce ancora tanto da portare i sindaci della zona a sventolare bandiera bianca. Un segno di resa per i primi cittadini che, messi con le spalle al muro dal “giustiziere” dei rilevatori di velocità, non faranno tornare al loro posto quegli autovelox distrutti. E intanto sulla questione velocità in città, legato al limite dei 30 km/h, prosegue la polemica.

Fleximan fa arrendere i sindaci

Fleximan ha fatto tredici. Non al totocalcio, va specificato, ma nel numero di autovelox abbattuti da quando è entrato in azione nelle Regioni del Nord Italia. Dal Veneto alla Lombardia, passando anche per Piemonte ed Emilia Romagna, sono stati infatti ben 13 i rilevatori fatti fuori dal “giustiziere”, soprannominato il vendicatore dei velox.

L’ultimo segato è stato quello di Villa Del Conte, in provincia di Padova, con tanto di firma che sa di minaccia: “Fleximan sta arrivando“. Un chiaro messaggio del demolitore che punta a essere l’eroe dei cittadini per far cambiare il trend dei Comuni.

L’Italia, infatti, con 11.130 autovelox è il Paese che ne ha di più in Europa, con la traduzione ovvia di maggiori multe comminate agli automobilisti. Ma i danneggiamenti di Fleximan non passeranno inosservati, perché quelli abbattuti non torneranno a loro posto. Lo ha detto la presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, di cui fa parte il Comune di Villa del Conte, che ha sottolineato che i rilevatori non saranno reinstallati.

“I cittadini vanno ascoltati”

La sindaca di Villanova, nonché presidente della Federazione, Sarah Gaiani, ha infatti sottolineato: “Dobbiamo tenere conto anche del dissenso delle persone, se c’è chi arriva a tanto non possiamo ignorarlo”. Un segnale di resa? Forse sì, con i primi cittadini della zona che hanno raccolto il messaggio chiaro di Fleximan.

“Già in passato i fatti di Cadoneghe ci avevano portato a riflettere” ha sottolineato, specificando che quello degli autovelox danneggiati è un argomento che sta a cuore alle amministrazioni locali. Dello stesso avviso anche tanti altri sindaci della zona che si sono schierati, con le loro decisioni di non mettere nuovamente al loro posto gli autovelox, dalla parte di Fleximan.

Le gesta di Fleximan

Tredici, se non quindici, sono gli autovelox abbattuti da Fleximan, chiamato così per il modus operandi messo in atto nel suo lavoro da demolitore di autovelox. Il giustiziere, infatti, taglia i pali con un flex a batteria lasciando intonsi i cavi.

Non è però ancora chiaro se si possa trattare sempre della stessa persona o se in giro ci siano emulatori. Di certo, chiunque sia, potrebbe presto pagare un conto salato con la legge. La magistratura, infatti, indaga per reato di danneggiamento che prevede sino a tre anni di carcere.

Inoltre la condanna prevede il risarcimento del danno causato. E Fleximan è avvisato, perché un autovelox nuovo costa dai 20 mila euro in su. Non pochi centesimi, insomma, con i rilevatori fin qui abbattuti che non fanno altro che aumentare il possibile debito del giustiziere nei confronti delle amministrazioni comunali interessate dagli atti vandalici.